MONNALISA – In Principio
Andromeda Relix
Distribuzione: GT Music
Genere: Hard Prog / Metal Prog
Supporto: cd – 2017
Il
sunto fra Hard Rock e Progressive Rock è una scorciatoia per arrivare alle
forti emozioni che scaturiscono dalla musica. Il perché è semplice da dire, non
necessariamente servono sempre lunghe suite per fare Prog e neppure delle
distorsioni estreme per fare dell’Hard Rock un genere da amare, un equilibrio giusto porta
al risultato in breve tempo. Noi in Italia abbiamo diversi rappresentanti sul
genere, tuttavia sempre relegato ad un pubblico di nicchia, il quale però
dimostra di naufragare dolcemente in quel mare.
Il
gruppo veronese Monnalisa si forma alla fine del 2009 con il nome di Monnalisa
Smile e dopo cambi di line up, nel 2013 si stabilizza in Monnalisa con i
seguenti musicisti: Manuele Pavoni (Basso), Edoardo Pavoni (Batteria), Filippo
Romeo (Chitarra) e Giovanni Olivieri (Voce, Tastiera). La musica a cui si
ispirano varia dai Porcupine Tree,
Opeth, Rush, Dream Theater ai Queen, Led Zepplin, Deep Purple etc. etc. Si
fanno le ossa in sede live e vincono anche il “Tregnago Rock Contest 2015”,
premio che permette loro l’anno successivo di aprire il concerto di Pino
Scotto.
Il
disco è formato da sette tracce, mentre l’accurato artwork è dello stesso
Edoardo Pavoni. L’immagine di copertina è affidata a Maddalena Pastore Falghera
e la foto interna è di Mario Piemontese. La scelta del cantato è in lingua
italiana.
Sin
dall’iniziale “Specchio” si denota la cura della formula canzone, l’attenzione
per le melodie supportate maestosamente dalle tastiere. Aleggia un profumo di
anni ’70 che farà il piacere dei fans di band come Biglietto Per L’Inferno e
simili, perché quello che si ascolta in definitiva è Hard Prog. La tecnica
dimostrata è buona e mai asfissiante, proprio come già detto per lasciare
spazio alle giuste melodie relegate alla formula canzone.
Un
giro di basso apre “Il Segreto Dell’Alchimista”, canzone energica e attenta ai
passaggi tecnico strumentali che lasciano spazio al cantato vigoroso di
Giovanni Olivieri. In questo pezzo si è al limite fra Hard Prog e Metal Prog e
si resta incantati dai giri di tastiere per lasciare spazio ad un buon assolo
di chitarra. La più breve “Catene Invisibili” mostra la band rodata e
difficilmente si resta indifferenti dinanzi al tiro del brano, vi troverete a
battere il ritmo a vostra insaputa. Il Prog Rock più vicino al valore del suo
termine si approccia in “Infinite Possibilità”, canzone di sette minuti ricca
di cambi umorali. Molto gradita dal sottoscritto la strumentale “Oltre”, altra
vetrina per le capacità tecniche della band, dove le tastiere ancora una volta
accompagnano l’incedere del brano in maniera impeccabile, non nascondo che a tratti
mi sono venute in mente le storiche Orme. La chitarra si esibisce in un assolo
che di certo non può lasciare indifferenti, mentre la ritmica funziona precisa
e senza sbavature. Per i più accorti di voi, noterete il ritmico battito delle
mani alla Porcupine Tree. Segue la canzone più lunga dell’album, “Viaggio Di Un
Sognatore”, basso iniziale alla Tool e via verso un percorso fra Prog e Metal.
Si chiude con “Ricordi”, un brano più sognante, ancora una volta vicino a certi
passaggi dei Porcupine Tree per poi passare anche in ambito New Prog, tuttavia
la band resta di personalità, e questo è un fatto sia inopinabile che positivo
perché dimostra ancora una volta che in Italia abbiamo nuove leve che portano
avanti con grande personalità la musica Hard Prog. Complimenti anche
all’Andromeda Relix, altra casa discografica molto attenta a questi nuovi
fenomeni musicali, ora resta solo a noi saper supportare la nostra buona
musica. Bravi Monnalisa. MS
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