VERAEURIDICE –
VeraEuridice
SPB Produzioni
Genere: Metal
sinfonico
Supporto: EP – 2014
Con un concept alquanto intrigante, vengo alla conoscenza di
questo nuovo progetto svizzero dal nome Veraeuridice. In esso lavorano Fabrizio
Sassi (voce e chitarra), Giorgio Terenzani (basso anche in Arthemis, Absynth
Aura, Killing Touch, Angels and Demons e Mr. Pig), Maura Nardelli (voce), Laura
Scotti (voce lirica), Mauro Desideri (orchestrazioni, tastiere) e Paco
(batteria). Intrigante perché trattasi di un racconto a doppia lettura, la
prima riguardante il viaggio di Orfeo agli inferi per recuperare Euridice (opera
composta da Christoph Willibald Gluck), la seconda opzione è data dal dubbio:
…E se in “VeraEuridice”, Vera fosse il
nome di un altra donna? A voi la scoperta e la voglia di documentarvi anche in www.frammentiimmortali.com .
Il concept è cantato in italiano, ad iniziare da “Mi
Prenderò Gioco Di Te”, Euridice creatura senza scrupoli che inganna Orfeo.
Musica Metal sinfonica ed epica, con buone soluzioni di tastiere e giochi di
voce maschile/femminile. Molto orecchiabile e di certo adatta ad un pubblico
abbastanza ampio, non relegato esclusivamente al Metal.
Euridice è affascinante, per questo anche “Pericolosa” come
un lago ghiacciato che ti invita a camminarci sopra per poi ingoiarti nelle sue
gelide acque. Arie aperte, liricità e melodie semplici e dirette. Bellezza
dunque, quella che ti attira ne “La Trappola Dei Sensi”. Qui il ritmo sale, salvo
ritornare nell’epico durante il ritornello.
Imponente l’inizio di “Scritto Con La Luce”, per tornare nel
binario stilistico sino ad ora descritto nell’immediato susseguirsi. La formula
canzone spesso fa capolino fra le note, e questo è un fattore positivo che dona
freschezza all’ascolto. Invece cercando dei difetti si può rilevare l’assenza
di importanti assolo strumentali (esclusi sporadici e brevi istanti, seppur
gradevoli, proprio come in “Scritto Con La Luce”), questi avrebbero reso
l’ascolto certamente più fluido e probabilmente più profondo.
Più intima “Fidati Orfeo” e colgo l’occasione per
sottolineare la buona prova vocale ed interpretativa di Maura Nardelli.
Personalmente il pezzo che prediligo.
L’EP si conclude con “Io Come Mare D’Inverno”, altro frangente
ricco di pathos, giochi di voci ed epicità miscelata con la canzone.
Un bel lavoro, orecchiabile e comunque non scontato che
sicuramente vi farà passare ventidue minuti in compagnia di buona musica. Come
già detto, non solo per fans del Metal. (MS)
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