FLAMING ROW – Mirage
– A Portrayal Of Figures
Progressive Promotion
Records
Genere: Metal
Progressive
Supporto: cd – 2014
Quando mi capitano fra le mani sforzi realizzativi di
codesta portata, capisco che l’arte musicale Metal Prog non vedrà mai la fine dei suoi giorni. Una
produzione imponente che inevitabilmente fa riaffiorare alla memoria dei fans
quella del progetto Ayreon, ma in questo caso
la pasta è ben altra, qui si tratta della band tedesca Flaming Row alla
propria seconda realizzazione dopo tre anni dal “Elinoire”. 6 pagine digipak e
16 di libro descrittivo all’interno del cartonato che impreziosisce l’acquisto,
questo è quello che si presenta alle nostre mani e per mettere la ciliegina
sulla torta non si può ignorare il lavoro di registrazione e di mastering da
parte di Martin Schnella e Jost Schluter, una qualità davvero sopra la media
del periodo. La band è composta da Martin Schnella (chitarra, basso, tastiere,
percussioni, voce), Kiri Geile: (voce), Marek Arnold (tastiere, sax,
clarinetto) e Niklas Kahl (batteria), ma la serie di special guest fa tremare i
polsi ai Metal Prog fans. La lista che si può vedere e leggere all’interno
dell’artwork è lunga e ricca di artisti importanti, si trovano componenti dei
Shadow Gallery come Gary Wehrkamp, Brendt Allman e Brian Ashland, oppure dei
Spock’s Beard come Jimmy Keegan, Dave Meros e Ted Leonard (anche Enchant). E
poi Leo Margarit (Pain Of Salvation), Kristoffer Gildenlow (ex Pain Of Salvation,
Rust), Arjen A. Lucassen (Ayreon), Eric e Nathan Brenton (Neal Morse Band),
Diego Tejeida (Haken) e moltissimi altri ancora!
E allora partiamo con il concept: La storia di “Mirage”,
come da tradizione del settore Metal Prog, riguarda una trilogia incentrata nel
futuro. Ovviamente non esimono guerre di mondi annessi, con invasioni aliene da
parte della razza Minders, precisamente qui nella terra. L’uomo è diventato intelligente,
ma decisamente arido di spirito ed autodistruttore, a causa dell’ inquinamento
creato per i propri interessi tecnologici. Da qui la scelta del “magistrato”
dell’universo a voler distruggere la razza umana, vero pericolo cosmico. Ma
ecco l’immancabile eroe umano che tenta di salvare il mondo: ”Elite”.
Compratevi le patatine e prendete una birra fresca,
mettetevi comodi ed iniziate questo lungo viaggio sonoro di ottanta minuti che
si aprono con la stupenda suite “Mirage – A Portrayal Of Figures – Part 1”. Lo
stile? Inevitabilmente un mix di quanto detto, Dream Theater compresi, fra
Metal, Folk e Prog più acustico, in alcuni frangenti anche di classe. Cambi
umorali e musica totale, immenso insieme di stili differenti.
Malgrado il complesso pirotecnico di strumentazioni e di
soluzioni, la melodia è sempre l’arma vincente dei Flaming Row.
“Aim L45” è epicamente Folk, acustica ed inanella una
insieme di voci che la rendono ancora più magica. Blind Guardian docet? Forse,
ma si riparte nuovamente nel Metal canonico grazie a “Burning Sky”. Artisticamente
parlando, per coraggio di soluzioni, “Journey To The Afterlife” è generosa ed
anche inizialmente gioiosa. Godetevi le virgolette, ossia le chicche tecniche
che di tanto in tento impreziosiscono il suono, una volta tanto esaltiamo anche
la tecnica. Ci sono anche momenti dal groove marcato, stradaiolo, come in
“Alcatraz”, tanto per confondere ancora di più le idee. Ma basta annoiarvi, le
parole servono più a poco, serve ascoltare, vi dico solamente che le tracce
sono otto.
Musical fantascentifico.
Di questo album è stampata anche l’edizione limitata con un
cd aggiuntivo completamente strumentale. Vogliatevi bene. (MS)
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