INSONAR
– L’Enfant Et Le Mènure
Lizard
Records
Genere: Sperimentazione/Avantgarde
Supporto: 2cd – 2013
Questa
volta vorrei cominciare a parlare della realizzazione a partire dal Packaging,
uno sforzo realizzativo che esula dai prodotti odierni. Un ritorno al piacere
di approcciare la musica anche con il tatto e l’occhio, cosa che si è persa nel
tempo con l’uscita (quasi definitiva, salvo ritorni di fiamma) dell’LP. Autografato
e numerato a mano, esso comprende un booklet di 48 pagine rappresentato dai
dipinti di Berlikete (Marcello Bellina) e dai mosaici di Arend Wanderlust. Chi
sono gli artefici creativi? Claudio Milano (Nichelodeon), personaggio di spicco
nel settore sperimentale italiano, conosciuto ai più per i suoi approcci vocali
anche in stile Demetrio Stratos e soprattutto
da Teatro Della Voce e Marco Tuppo, Musicista e poeta anche nei Nema
Niko e nei Notturno Volgare. In questo viaggio composto da diciotto brani, si
coadiuvano di numerosi artisti, ben sessantadue, tanti nomi di spicco
specialmente nel campo del Progressive Rock come Trey Gunn , Pat Mastellotto,
Elliott Sharp, Walter Calloni, Paolo Tofani, ma anche Ivan Cattaneo, Nik Turner
e a seguire tutti gli altri.
“L’Enfant”
è il titolo del primo cd che si presenta con pirotecniche manifestazioni
fonetiche eseguite in lingua latina. L’ascolto stereofonico esalta il
risultato, solo voci e marimba suonati da Calloni e Cacciola. Il titolo è “The
Simpsons Sing Gounod”.
Divertente
come una filastrocca ed ottimamente arrangiata “L’Estasi Di Santo Nessuno”
riporta a noi anche uno degli artisti che spesso ha saputo deliziarci negli
anni con le sue canzoni anche irriverenti, al confine fra il Punk e la
canzonetta, Ivan Cattaneo.
Parole
in movimento, sillabate, scandite ed esaltate in “La Stanza A Sonagli”, un
approccio alla struttura canzone differente, grazie anche all’alternarsi di
suoni e strumenti. Squarci di musica e frequenze in differenti tonalità, una
vetrina per l’ugola di Milano.
Cantata
in inglese “Thief Of Toys”, canzone in crescendo dal profumo antico, scorre
sopra un tappeto pianistico solo inseguito dal sax baritono di Ralph Carney.
Guardando un fiore nel ricco libretto che accompagna il doppio cd,
“L’Investigasogni” scava dentro, trattiene e lascia l’ascolto in sospeso, così
lo stato d’animo. Carillon ed elettronica riportano la mente ai tempi
dell’infanzia in “Menura Latham”,
operazione sperimentale non accademica ma prettamente sensoriale. Suoni per ricordare,
ma non per focalizzare se si tratta di sogno o realtà. Viviane Houle ci
stravolge con la voce in “Gallia#1” in una sensazione onirica predominante. In“Venus
In Furs” ci si accinge ad ascoltare uno dei momenti migliori del disco, con
Mastellotto alla batteria.
La
filastrocca è un arma che Milano adopera spesso, “Dieci Bambini Cacao” ne è
conferma, mentre “Hamelinvoice” chiude il disco con fragranze mediterranee
miscelate a stili vocali differenti, nuova vetrina per il vocalist.
A
questo punto non è certamente difficile intuire cosa attendersi dal successivo
cd2 “Ashima”. Una preghiera accoglie l’ascolto, “Liberami Tabernacolo Erotico”,
in perfetta sintonia con quanto ascoltato in precedenza. Claudio Milano non è
attratto dallo stile vocale di Stratos in tutto e per tutto, il cantante degli
Area negli ultimi momenti della sua vita ha tentato di avvicinare il proprio
lavoro sulla voce anche alla formula canzone, “1978 Gli Dei Se Ne Vanno, Gli
Arrabbiati Restano” ne è gradevole testimonianza. Quello che in questo monumentale
lavoro si percorre è invece un approccio più duro, ristretto e profondamente
legato al significato suono-parola, quasi una derivazione della lallazione.
“Song
To The Siren” è un altro movimento psichedelico ed etereo, cantato in inglese.
Oscuro e spettrale il finale. Ci si cimenta in spagnolo con “Canciòn Del
Jinete” per poi ritornare alla filastrocca ed alla polifonia in “La Torre Più
Alta”, uno degli impegni fonetici più impegnativi dell’album. Breve poesia in
francese “Plaisir D’Amour”, mentre “Warszawa” è pressoché il sunto dello stile
InSonar. “Gallia#2” e “Medina” chiudono il secondo cd con pacatezza e
leggiadria.
Ovviamente
avrete capito che non si tratta di un lavoro musicale banale ne tantomeno
scontato, serve all’ascolto concentrazione e voglia di lasciarsi trasportare.
Con questo Milano vuole soltanto spiegarci che la musica è un dono, dunque cogliamolo.
(MS)
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