Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

lunedì 10 dicembre 2012

Garamond

GARAMOND - Quant'Altro
Lizard
Distribuzione italiana: Pickup Records
Genere: Prog
Support: CD - 2007




La scena Progressiva Italiana nel 2007 vive un periodo di fervore, non tanto per la quantità di uscite, ma per la qualità. Garamond è una creatura di Danilo Orlandini, un contenitore sonoro , di quadri musicali sperimentali e pittoreschi. In “Quant’Altro” ci sono brani composti nel periodo 2001-2005, sostenuti dalla prova vocale superba di Laura Agostinelli, anche autrice dell’artwork. Gli esercizi canori, non possono farci che tornare inevitabilmente alla mente quelli del mai troppo compianto Demetrio Stratos, degli Area. La musica si interseca alla perfezione con le interpretazioni astratte di Laura, fughe pianistiche sfiorano il Jazz, il violino di Cristiano Giuseppetti è perfetto legante fra le strumentazioni. Orlandini si coadiuva nel progetto con Elena Montali al piano, Maurizio Santini alla voce e drum Machine, Simone Giorgini al basso e Luca Vannicola allo scacciapensieri tibetano.
Situazioni assurde ed astratte anche per quello che concerne le liriche ed i titoli dei brani, prettamente dal profumo “Progressivo”. Più colorito il titolo “La (proverbiale) Fine Del Ca’ De Luzzi”, per chi è marchigiano come me e loro (sono di Ancona), ha un senso di crudele esistenza, ma non vorrei scoprire troppo l’arcano… Scherzi a parte, le parti strumentali che compongono i singoli brani sono tutti dei piccoli gioielli sonori, da ascoltare con il giusto stato d’animo ed una apertura mentale a 360 gradi. Il Sax è lo strumento principale e si diverte a cucire trame a volte ridanciane, allegre, quasi clownesche ad altri frangenti più vicini al Jazz. Il disco si articola in nove momenti, tutti allo stesso livello d’interesse. Non ci sono gravi stasi, “Quant’Altro” scorre via con piacere. Alcuni brani hanno il profumo degli anni ’70 e degli Area, come ad esempio il piccolo capolavoro “Il Gesuita Millantatore”, davvero un piacere per le orecchie. La personalità dei Garamond è grande, avrete capito che lo stile è davvero unico, musica per cultori, di non immediata assimilazione, malgrado ciò sono sicuro che può colpire anche i non addetti ai lavori.
Interpretazioni interessanti, arrangiamenti sopra le righe, sembra di assistere ad uno spettacolo teatrale, con personaggi buffi, come il Dottor Zoidberg, Drazil, Ofton Brunzig ed i suoi sogni. L’album è stato registrato in due studi differenti, a la Contradamerla di Castelfidardo ed allo Studio Fabj di Jesi. Ancora una volta la casa discografica Lizard ci sorprende per la sua attenzione verso certe proposte, piccole realtà che vivono nel nostro sottosuolo che senza questo apporto rimarrebbero ingiustamente ignorate.
E’ già difficile in questa sociètà odierna “Life Is Now…” poter dire qualche cosa che non sia scontato e vuoto, l’interesse nei confronti delle proposte difficili è pressoché vicino allo zero, per questo un encomio in più ad Orlandini e company. Il Progressive in realtà è un genere che non muore mai, anche se in verità sta passando davvero un brutto momento e bravi dunque i Garamond, per il coraggio e l’amore per l’arte, perché ci tengo a ricordarlo, visto che il significato è andato nell’oblio, la musica è arte! Art Prog. MS


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