Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

martedì 18 dicembre 2012

Alma Sideris

ALMA SIDERIS - Il Sole Oltre le Sbarre
Selfproduced
Distribuzione italiana: -
Genere: Prog
Support: CD - 2009



Il progetto Alma Sideris gira attorno all’artista Gustavo Pasini. In realtà, da buon navigatore del Prog italiano, questo nome non mi suona nuovo, ma non ricordo con chiarezza dove l’ho letto. Mi documento ed ecco avanti a me una delle band che mi hanno deliziato con musica eccellente: Pasini è il batterista dei Notabene. Ha fatto anche parte di altre buone band, quali Lithos e Corte Aulica. In Alma Sideris si circonda di amici, come Gianluca Avanzati al basso (Notabene), Giampietro Maccabiani alla chitarra (Notabene), Michele Savoldi alla voce (The Mugshot), Paula Kat alla narrazione introduttiva dell’artwork, Flavio Corvi al sax, Anna Paterni al flauto e di altri ancora. Tutto mi fa presagire ad un disco di Progressive Rock, in realtà alla fine dell’ascolto non sono proprio sicuro se questo sia il termine più adatto.
Non ci sono King Crimson, o altre influenze simili, neppure cambi di tempo repentini, ma solo tanta buona musica leggera. Attenzione, non dico leggera per riferirmi al cantautoriale o ad altro, intendo proprio il termine della parola. Passaggi morbidi, raffinati, come il bellissimo artwork che lo rappresenta. “Il sole oltre le sbarre” è atroce solo al pensiero, essere racchiusi e vedere che fuori c’è la vita, è una tortura. Lo stato d’animo viene raccontato in musica, anche con angoscia e se proprio vogliamo far entrare questo lavoro nel Progressive italiano, dico che a volte si possono incontrare stralci sonori stile Le Orme. Sono le tastiere di Pasini le vere protagoniste e non riesco proprio ad estrarre dall’album un brano preferito, in quanto la qualità contenuta viaggia costantemente sempre sullo stesso binario. “Senza Tregua” mi riallaccia al periodo degli anni ’70, ho questa sensazione che gradisco piacevolmente. In qualche antro della mente si aprono cassetti impolverati, nel quale si nascondono emotività seppellite dal tempo, quelle che negli anni ’70 elargivano certi passaggi nostalgici delle tastiere di Tony Banks. Nel disco non si grida mai, si ascolta con pacatezza e ci si lascia trasportare dal suono.
“Il Sole Oltre Le Sbarre” non è un disco trascendentale, ma è un mix di musica per la mente, tranquilla e senza fronzoli, gustosa e leggiadra. Forse ai fans del Prog più sperimentale questo disco non piacerà, ma io con questa recensione li ho avvisati. A tutti gli altri dico “buon ascolto”. MS

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