Tony Pagliuca
TONY PAGLIUCA - Rosa Mystica
M.P. & Records
Distribuzione: G.T. Music
Genere: Elettronica - Progressive
Supporto: cd – 2021
Posso
dire con sincerità che non vedevo l’ora di poter ascoltare un nuovo lavoro
dell’ex tastierista delle Orme Tony Pagliuca. Troppo tempo è passato da un
disco con materiale proprio, la sua carriera solista inizia nel 1990 con
l’uscita di “Io Chiedo” (Philips) per poi passare all’anno 1993 con “Immagin-Arie”
(Freeland). Seguono una serie di dischi che in realtà sono rifacimenti di
alcuni brani delle Orme, questo assieme a importanti special guest, come David
Jackson & Massimo Dona Quintet oppure David Cross per giungere all’ultima uscita
compilation del 2018 intitolata “Canzone D’Amore” (Playaudio). Tuttavia
materiale di Tony lo si attende davvero da troppo tempo. Ci pensa l’attivissima
M.P. & Records che in questo periodo sembra essere illuminata da scelte
fortunate, a tappare questa falla.
Il
ritorno di Tony Pagliuca è coraggioso e segue un filo conduttore impegnativo,
“Rosa Mystica”, è la trasposizione in
musica, grazie alla collaborazione del compianto Maestro Vittore Ussardi, dei
Misteri Gaudiosi del Rosario. Trentatré minuti di musica concentrati in un solo
brano, per la realizzazione del quale si avvale dell’ausilio di Giuseppe Vio
(chitarre), Alberto Pagliuca (ukulele) e Paolo Vianello (Batteria) oltre che
delle voci di Elisabetta Montino (ex Quanah
Parker) e di Andrea Saccoman.
Sappiamo
bene cosa è il Rosario, questo susseguirsi di preghiere devozionali e
contemplative derivanti dal latino
rosārium, "rosaio". Sono preghiere rivolte alla Madonna che in
un'usanza medioevale consisteva nel mettere una corona di rose sulle statue
della Vergine.
Pagliuca
come sua usanza adopera le tastiere in
modo ricercato, ecco che il tutto applicato al cantato in latino di Montino e
Saccoman acquista un valore affascinante che accoppia l’antico passato al presente.
Una scelta attraente a nascondere la nenia delle preghiere che nelle
composizioni fanno scala crescente e discendente delle armonie. Nello
sciogliere il canovaccio sonoro incontriamo brevi frangenti allegri così come
contemplativi, il tutto sempre nel rispetto della spiritualità concentrata su
melodie ecclesiastiche. Le tastiere sono quindi le protagoniste al compendio
delle voci che alla lunga diventano ipnotiche.
Anche
ascoltando alcuni brani delle Orme degli anni ’70 si può cogliere un filo di
spiritualità, questo per dire che Tony non è nuovo ad immersioni tali
riguardanti un certo tipo di sonorità. Vorrei anche soffermarmi sull’artwork e
la confezione che accompagna l’opera, realizzata da OndemediE, con un libretto
impreziosito dalle opere realizzate a matita dall’artista romana Beatrice
Cignitti.
Con
il passare degli anni si acquisisce consapevolezza delle proprie capacità, ci
si affina smussando la veemenza della gioventù che spesso porta, seppur con
tanto entusiasmo, ad aggiungere cose superflue ai brani. Qui c’è tutta la
maturazione di un artista, soprattutto quella di un uomo che non ha problemi a
dare in pasto al pubblico la propria anima più riservata.
La
rosa in copertina sintetizza superbamente il tutto, il rosario di Pagliuca è
etereo e sublime. In un mondo sempre più freddo e distaccato c’è la possibilità
di regalarsi un momento di calma spirituale, grazie Tony, questo ci fa soltanto
che bene. MS
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