NONSOLO PROGROCK, blog di informazione musicale ed altro
a cura di MASSIMO SALARI
Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica
martedì 23 novembre 2021
Visionoir
VISIONOIR
– The Second Coming Revalve
Records Avantgarde - Prog Metal Supporto: mp3 – 2021
Dietro
al nome Visionoir si cela il polistrumentista (tastiere, basso, chitarre e
batteria) Alessandro Sicur proveniente da San Daniele del Friuli. Sin da
piccolo si avvicina allo studio delpianoforte per poi passare al basso, ma la folgorazione per la musica
Rock e sperimentale gli giunge con l’uso della chitarra elettrica. La
formazione culturale di Sicur è ampia, derivativa degli ascolti di generi come
il Progressive Rock, il Progressive Metal, la sinfonica e la psichedelia. Tutto
questo forma nell’artista un carattere deciso e ricco di forti spunti, i quali
lo aiutano a comporre musica di certo mai banale. Il
progetto Visionoir prende forma nel 1998 e poco dopo vede rilasciare il demo’EP
"Through The Inner Gate", ma subisce un lungo stop nel tempo che vede
appunto Sicur impegnato in queste numerose altre collaborazioni. Il debutto
ufficiale quindi risale al 2017 con il titolodi “The Waving Flame Of Oblivion" (autoproduzione), nove canzoni
che mettono in luce le caratteristiche dell’artista portandolo alla
visione/ascolto del grande pubblico grazie soprattutto a canali mediatici come
Bandcamp. Internet
si sa, per la musica è croce e delizia. Accasatosi nell'indipendente etichetta Revalve Records, Sicur ritorna con la sua musica in
questo nuovo album intitolato “The Second Coming”. Il disco è composto di nove
canzoni che si dilettano a sguazzare di genere in genere, toccando ogni tipo di
stile, questo per la gioia di chi crede nella musica totale. Mai banale,
sicuramente un prodotto destinato a chi non ha paura di variare e quindi ascoltatori
dalla mentalità aperta. Dieci
sono le canzoni che compongono l’album che grazie a “Lost In A Maze” si apre
massicciamente, con tutte le caratteristiche del Metal Progressive sul tavolo e
molti Blind Guardian. Il cantato è ad opera dell’ospite Fabio Vogrig. “The
Snooping Shadow” invece ha alla voce un amico del Metal avanguardistico,
Alessandro Seravalle che ha militato nei gloriosi Garden Wall, band che dai
primi anni ’90 ai 2.000 inoltrati ha saputo scrivere pagine importanti per la
storia del genere, e non solo del suolo italico. Con buoni arrangiamenti il
brano è ricercato, mai banale, con la forza della batteria esso si svolge in
scale che salgono e cambi di tempo. Per approccio mi ricorda molto il Metal
degli svizzeri Celtic Frost. “The
Vulture Eye” è graniticamente caracollante e sembra uscita dalla discografia
dei Candlemass ma con un finale alla “Mesmerized” (Celtic Frost). Tutti questi
accostamenti che sto facendo non sono perché la musica è una sorta di copia
incolla, al contrario, Sicur dimostra di aver assimilato la storia del Metal e
quindi la ripropone attraverso sfumature intelligenti, gli accostamenti servono
solamente per farvi focalizzare al meglio lo stile proposto. “Breathless”
batte violentemente il ritmo e in una staffetta di dai e vai propone stati
d’animo altalenanti, l’elettronica completa il tutto. Nella strumentale “Horror
Vacui” esce il lato progressivo dell’artista, le tastiere sono protagoniste ma
anche il sax di Clarissa Durizzotto in un ruolo importante per l’economia del
brano. Le atmosfere sono scure e rilassate, un bel modo di spezzare l’album a
questo punto dell’ascolto. Il piano apre “They Speak by Silences” altra vetrina
strumentale delle capacità di Sicur, qui siamo nel Metal Prog classico. Torna
Seravalle in “No More”, la voce dona all’ascolto dolore e rabbia, e il Metal
fuoriesce in tutto il suo fragore. “Born Like This” prosegue nella fase più
progressiva del Metal, così “Silent Sea” racconta un'altra storia elettrica. In
conclusione torna il sax nella ricercata “The Second Coming”. Visionoir
è un progetto davvero intrigante e adatto ai gusti di chi ama sia il Metal sia
il Metal Progressive anche quello più ricercato e il fatto che sia un disco
italiano ci riempiono d’orgoglio. Tante sensazioni, tante atmosfere.
Consigliato. MS
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