ANDREA TORELLO – Appunti Di Viaggio
Lizard Records/ Zeit Interference
Genere: Progressive Rock
Supporto: cd – 2018
Parlare
di Andrea Torello in me fa tornare alla mente momenti di ottimo Prog italiano
anni ’90 quando i Quirsh ci regalavano lavori come “Sola Andata”, oppure i
Nightcloud cavalcavano pentagrammi di metallica memoria, progetti nei quali
figura sempre il nostro polistrumentista di Savona.
Andrea Torello con “Appunti Di Viaggio” intraprende la carriera solista, componendo
tutte le canzoni e suonando al suo interno moltissimi strumenti come il basso
elettrico, chitarra elettrica, tastiere, synth, batteria e anche voce. Nel
viaggio si coadiuva di musicisti che rispondono al nome di Simone Piccolini
(mellotron, synth, tastiere, piano e voci), Michele Torello (chitarra elettrica
in “Ninna Nanna”) e Luciano Giorda (chitarra elettrica in “L’origine Del
Mondo”).
Dieci
tracce che si aprono con l’immancabile “Intro”, sin da subito si estrapola il
messaggio di album intimista e riflessivo, con suoni sostenuti e spaziosi. Il
lavoro è legato brano per brano, da ascoltare e capire nella sua interezza, uno
strumentale che in trentasei minuti racchiude l’essenza di Torello uomo e
artista.
“Ed
E’ Quasi Per Caso” si lascia condurre dal basso elettrico il quale sciolina la
melodia aggraziata ed orecchiabile, impreziosita da piccoli interventi vocali.
Tutto molto semplice e diretto.
Tastiere
sono le protagoniste di “Risveglio”, altro momento riflessivo e marcatamente
Prog, come se le Orme dedicassero molto del proprio tempo ai passaggi più
melodiosi. Più solare “Solo Per Te”, ancora una volta dal sound caldo grazie al
lavoro del basso, paesaggi appaiono inevitabilmente avanti all’ascoltatore se
impegnato ad un ascolto con gli occhi chiusi.
La
musica esprime spesso grazia ed eleganza, come se avesse l’intenzione di non
disturbare, quasi sommessamente, ma attenzione, non proprio da sottofondo,
perché comunque il legame con l’emotività è davvero forte. Ascoltare “L’Origine
Del Mondo” per comprendere al meglio questo mio concetto.
Torna
il basso protagonista nella più breve “Te Lo Dico Così” con i suoi due minuti e
mezzo. Altro frangente in cui l’ascoltatore può sentirsi fluttuare a mezz’aria.
Suono sospeso, leggero anche in “Ninna Nanna”, vera e propria nenia dedicata
allo scopo e comunque elegante sia nella struttura che nell’esecuzione, in sunto una vera ninna
nanna Prog.
Fra
i momenti che più ho apprezzato nomino “Estate Di Sera”, vera fotografia di
momenti che riempiono il cuore e l’anima. Ricerca in “Melodia D’Autunno”, fra
elettronica e tastiere, mentre l’album si chiude con “Outro” e mi viene da
aggiungere giustamente.
La
musica di Torello è esaltata dalla ricerca del suono al quale l’autore tiene
molto, basta dire anche che per il concepimento di “Appunti Di Viaggio” sono
serviti ben due anni. Un delicato viaggio nell’interno del proprio io, se non
si ha paura di lasciarsi trasportare da certe emozioni che quando sono forti
potrebbero anche destabilizzare. Da ascoltare, non da sentire. MS
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