Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

domenica 3 giugno 2018

Desounder


DESOUNDER – Desounder
Andromeda Relix
Distribuzione: G.T.Music
Genere: Rock
Supporto: cd – 2018



Il Rock racconta storie e situazioni sociali del momento, il Rock è sudore, passione, energia, il Rock muore presto, il Rock non muore mai, il Rock è un pugno o un bacio, il Rock è parte di noi, il Rock si odia oppure si ama, Il Rock è tutto ed il contrario di tutto.
Lo seguo con passione da sempre, è parte della mia vita ed è un viatico in cui rispecchio e conduco anche la mia personalità. Respiro Rock, non soltanto lo ascolto. Questo è quello che capita anche a molti artisti che si gettano anima e corpo in questo contesto, con tutte le caratteristiche qui sopra descritte.  Per chi suona ed incide i risultati non sempre sono positivi, capita anche di creare un prodotto non all’altezza delle volontà, altre volte si, tuttavia quello che resta ineccepibile e non criticabile è la passione con cui l’artista crea, così la sua sincerità. Ecco, si può dire che il Rock è sincero.
La storia dei Desounder è quella di molte altre band italiane, a testimonianza che il genere non morirà mai, i proseliti proseguono il loro cammino, la passione è grande, così come la voglia di emanare energia.
I Desounder si formano nel 2013 con il nome Rider’s Bone e partono come band live fra cover e brani propri. Nel 2017 iniziano la collaborazione con la casa Andromeda Relix di Gianni Della Cioppa e qui parte ufficialmente la storia dei Desounder.
Dopo cambi di line up il gruppo è formato da Eleonora Nory Mantovani (voce), Nicolò La Torre  (chitarra), Matteo Valle (basso) e Martino Pighi (batteria), ideatore della band assieme a Eleonora.
Il debutto in analisi dal titolo omonimo è formato da undici canzoni a partire da “Reverse”, un intro sonoro che accompagna a “Man From The Moon”. Salta subito in evidenza la bellezza della voce di Eleonora ed una struttura musicale non scontata, con un mix di stili musicali che mostrano i differenti gusti dei singoli componenti. Non esula un gran bel momento di Prog Rock con un breve uso delle tastiere. Notevole il gusto per la melodia ed una particolare attenzione al ritornello, oltre che all’uso delle coralità vocali. Nel disco si possono anche ascoltare i fiati di Davide Teramano (sax), Ermanno Luise (tromba) e Livio Marconi (Trombone), questo in “Dear John”, dal profumo jazzy. Ottimo il lavoro della chitarra elettrica di Nicolò, questo lo si evince spesso, ma anche della ritmica intera. Il cantato è in lingua inglese.
Le doti vocali di Eleonora sono molteplici, ha estensione e capacità interpretativa, una personalità importante che dona carattere ad ogni brano di questo debutto, ascoltate anche  “Pain” per averne una chiara descrizione.
Rock completo dunque sempre alla ricerca di nuovi innesti seppur sempre radicato alle basi principali del genere. Non mancano neppure cambi di tempo all’interno dello stesso brano, assolo brevi ma ficcanti, dello sguardo verso certo Metal, quello anche caro ai Queensryche e anche a del malinconico Grunge. E non può mancare neppure il momento più riflessivo, qui dal titolo “I Take My Time”.
Mid tempo granitico in “Prisoner”, quel Rock che la chitarra elettrica evidenzia come un polverone in una strada di breccia al passaggio di una  Harley-Davidson. Rock puro, ma anche ricercato e non mi sfuggono nuovamente interventi dal mondo Prog, specie nell’uso del tapping. La breve “The King’s Entrance” fa il primo piano alla ruota e al piede del succitato motociclista, la chitarra in modalità country la racconta tutta, e poi via per correre in “King Of Nothing”, altro momento in perfetto stile Desounder. Un arpeggio di chitarra è la spina dorsale di  “The Void Of Absence” e quando arriva la voce di Eleonora, l’atmosfera diventa magica, specialmente nel crescendo sonoro.
Il fantasma dei Soundgarden aleggia. Immediatamente adiacente sopraggiunge “Save Our Souls” per poi chiudere l’album con “You Fall Again”, macigno Rock.
Debutto ma dalle idee molto chiare, il quartetto esprime il messaggio Rock con diversi punti di vista, un disco non scontato, gradevole, da ascoltare in ogni momento della giornata e indipendentemente dallo stato umorale in cui ci si trova. MS


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