Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

venerdì 2 gennaio 2015

Light Damage

LIGHT DAMAGE – Light Damage
Progressive Promotion Records
Distribuzione italiana: G.T. MUSIC Distribution
Genere: Neo Progressive Rock
Supporto: cd – 2014



Un cd con una copertina nera rappresentata da stracci manipolati attira la mia attenzione. Se li guardo bene cambiano significato a seconda della mia fantasia e si presentano a me con differenti soluzioni. Da musicologo amante del Prog ci scorgo in alto a sinistra un camaleonte, è la mia mente distorta dall’amore per i Marillion o è qualcos’altro che coglie l’attenzione? Non lo so, fatto sta che mi ha fregato, il disco oramai è nelle mani. A presentare il prodotto è la label tedesca Progressive Promotion Records, ultimamente anche sinonimo di qualità, il gioco si fa sempre più interessante. I musicisti sono i lussemburghesi Light Damage.
Si formano  nel settembre del 2005 durante lo Spirit of ’66 a Verviers in Belgio grazie all’incontro fra Sébastien De Landtsheer (primo batterista della band) e Stèphane Lecocq (chitarre). Assieme nutrono l’amore per questo genere musicale dal nome Progressive Rock, assieme ne parlano tornando a casa e realizzano il progetto ad oggi completato da Frèdèrik Hardy (basso e voce), Nicholas John (voce e chtarra) e Thibaut Grappin (batteria). Inizialmente suonano cover dei Genesis per poi diventare nel tempo band tribute dei Pink Floyd. Ma tutto questo resta stretto alla band, che con anni di esperienza alle spalle sente di dire qualcosa di differente, con la maturità nasce l’esigenza di creare materiale proprio. Il risultato è “Light Damage”.
L’album è ben registrato, i suoni sono puliti ed equilibrati (basta ascoltare il suono della bacchetta che tintinna sui piatti per farsene un idea) ed è formato da sei canzoni di breve, media e lunga durata, come un album Prog esige. Raccontano  la storia di una persona che perde qualcuno, chi? Nessuno lo sa, ma è una persona cara di sicuro.
”Eden” apre l'album, è il giorno della perdita ed un ragazzo va a piedi attraverso la città , verso la strada di casa. Si sente il rumore della pioggia e delle campane. Il brano di quasi dieci minuti fa intendere con l’intro che i ragazzi amano si Pink Floyd ma anche il suono New Prog, impreziosito da un giro armonico ripetitivo in stile Goblin. Per il resto il brano è legato alla formula canzone e ben cantato. Il camaleonte che intravedevo fra gli stracci a questo punto non credo che sia li messo a caso, specialmente per l’uso delle chitarre e delle tastiere d’accompagnamento. In " Empty" , il personaggio principale è tornato a casa e si sente triste, inutile e vuoto dentro . Beve da solo finché non si addormenta e sogna. Le chitarre ritornano protagoniste, così gli arpeggi inconfondibili di matrice New Prog, un velato senso di malinconia accompagna l’ascolto rendendolo intrigante e rappresentativo del testo.
Un sogno molto intenso, il tipo di sogno dal quale solitamente si desidera svegliarsi, perché è davvero sgradevole, ma, allo stesso tempo, si vorrebbe sapere come va a finire, anche se ti spinge alla follia e questo si chiama “The Supper Of Cyprianus”. Non è la prima volta che il cantato resta in bilico fra lo stile fino ad ora nominato ed il Post Rock di Radiohead e Muse. Le parti strumentali danno una carica in più al brano, fra brevi assolo e cambi di ritmo. Si arriva ad “Heaven”, un paradiso falso, quello del cervello del protagonista alterato anche da farmaci e droghe. La musica descrive le sensazioni, pur restando sempre gradevole ed ancorata alle melodie, arma vincente dei Light Damage. In “F.H.B. (For Helpful Buddies)” si vive la sospensione del tempo, in cui il ragazzo protagonista ricorda tutti gli amici che lo hanno aiutato ad uscire da questa brutta esperienza di vita. Le atmosfere si placano, le chitarre sono più sospese per poi crescere nell’insieme del brano e per chi vi scrive, questo è uno dei momenti più belli dell’intero lavoro. Infine si ritorna con i piedi per terra ed il brano “Touched” avvisa di questo, il ragazzo seppur triste torna alla realtà. Nuovamente cambi di tempo e crescendo accompagnano l’ascolto e terminano questo debutto che di certo non passerà inosservato.

I Light Damage ci hanno raccontato una storia attraverso le proprie corde sentimentali, le loro esperienze e le caratteristiche che li contraddistinguono, di certo saranno di gradimento a tutti coloro che seguono con il cuore e la mente i generi da me sottolineati. Buon debutto ed aspettiamo ulteriori sviluppi, intanto personalmente rischiaccio il tasto play. Prog e non solo. (MS)

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