Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

mercoledì 8 agosto 2012

'O Rom

'O ROM - Vacanze Romanes
Terre In Moto

Distribuzione italiana: si
Genere: Folk
Support: CD - 2012




E' sempre piacevole ascoltare un disco di musica tradizionale Folk, in esso si concentra la cultura di un popolo e lo stile di vita, poi quando differenti etnie si incontrano, allora possono nascere connubi alquanto interessanti.
'O Rom è un progetto che si realizza nel 2008 a Napoli, con la fusione di musiche mediterranee italiane e musiche balcaniche di area Rom e Sinti. In definitiva quando uno zingaro è uno scugnizzo! Perfino il nome della band è la fusione di due lingue, così simpatico è il titolo dell'album che richiama quello importante dei Matia Bazar (che però non hanno nulla a che vedere con questa musica) giocando sulle sue parole.
Carmine D'Aniello (voce), Carmine Guarracino (chitarre) ed Amedeo Della Rocca (percussioni), sono l'anima partenopea della band che si completa nella parte Rom con Ilie Pepica (violino), Ion Tita (fisarmonica), Doru Zamfir (fisarmonica) ed Ilie Zbanghiu (contrabbasso).
Soltanto apparentemente le due culture musicali sembrano inconciliabili, nella realtà quello che ne scaturisce è un suono caldo, antico e di strada. Fisarmoniche, violino, chitarra, tutti strumenti che ti prendono nella semplicità delle ballate da focolare all’aperto, dove la sera sembrano riunirsi le famiglie per parlare, bere, ballare e cantare. Sembra quasi di sentire lo schioppettìo del fuoco.
Il disco è suddiviso in undici tracce tradizionali ed il ricco libretto interno accompagna con foto i testi sia in lingua originale che tradotti in quella italiana. Numerosi i tradizionali Rom, ben sei per la precisione, dove si tratta molto il valore della mamma e del papà nella comunità e della bellezza delle donne. Seguono anche tradizionali romeni, molto interessanti in quanto strumentali e mettono in evidenza le doti tecniche degli strumentisti. I brani si intitolano "Kalushua" e "Ciocarlia".
Più vicino alla nostra cultura musicale il tradizionale bosniaco "Nocas Mi Srce Pati", così caldo è "Kali Nifta", derivante dalla storia musicale greca. C'è spazio perfino per una piccola perla russa dal titolo "Solnuska", tanto per farvi capire la poliedricità di questo progetto.
Quello che sorprende è il risultato finale, perché tutto quello che vi ho descritto è da 'O Rom metabolizzato ed eseguito con inattesa personalità, tanto da sembrare succo di una sola natura etnica.
Brani semplici, popolari e di facile memorizzazione fanno il successo di questo progetto che nel napoletano sembra già riscuotere molti consensi. In effetti lo merita ed è un buon viatico per spezzare la solita routine musicale. La proposta insegna anche a non fermarsi alla superficie, ma di approfondire le culture altrui, visto mai che assieme alle nostre non diano buoni frutti?
La musica è un linguaggio mondiale comune, valorizziamolo. MS

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