PRANK + GIORGIO LI CALZI - Prank +
Giorgio Li Calzi
Machiavelli
Music
Genere:
Jazz – Post Prog – New Wave
Supporto: cd – 2024
Chi
ha il Jazz nel proprio DNA, può permettersi di suonare musica stilisticamente
differente, tanto che capita a volte di non saperla neppure collocare in un
contesto specifico. Ma serve veramente darle un marchio? Forse sì, per chi sta
per esempio leggendo una recensione, diciamo che è una scorciatoia per fare
intendere un suono specifico. Ma questo ai musicisti non interessa più di
molto, preferendo soltanto il termine “musica”. Ciò che conta veramente è la
creatività a briglia sciolta, senza paletti di sorta, ricercare, provare e
comunicare ciò che si sente al momento.
Prank
e Giorgio Li Calzi agiscono a Torino, e tramite quest’album omonimo tendono a
stupire l’ascoltatore con innesti a loro familiari come il Prog alla King
Crimson, il Jazz, la New Wave anni ‘80, la musica africana, il Postcore e molto
altro. Certo che letta così può fare intendere un polpettone inascoltabile, in
realtà ha un suo perché, per questo suggerisco sin da subito un metodo di
ascolto attento e concentrato.
Prank
è un trio che si forma nel 2018 con Enrico Degani (chitarra), Federico
Marchesano (basso) e Dario Bruna (batteria) nei locali del CLG
Ensemble di Chivasso, centro diurno nel quale Dario Bruna conduce gruppi e
attività di musicoterapia con musicisti disabili. Giorgio Li Calzi è un
trombettista e compositore. Realizza quindici album e collabora con numerosi
artisti come Wolfgang Flür dei Kraftwerk, Tiziana Ghiglioni, Lalli
e Pietro Salizzoni e altri ancora. Dal 2018 la Città di
Torino lo nomina alla guida del Torino Jazz Festival.
L’incontro
fra queste due realtà porta alla realizzazione di “Prank + Giorgio Li Calzi”,
un disco fuori dalle regole, come si poteva immaginare. Il prodotto esce solo
in digitale ed è anticipato dai singoli “Touching Hands” e “Fat man Vs
Bodybuilder”.
I
brani sono sette ed è proprio “Fat man Vs Bodybuilder” a mostrare il territorio
in cui questi artisti agiscono. Chitarre elettriche manifestano un riff
metallico in cui il basso e la batteria costruiscono una base ritmica possente
creatrice di un’atmosfera greve sulla quale la tromba elettrica sorprende per
fantasia. Il Jazz contemporaneo è una delle armi in possesso dei Prank,
adoperandolo con libertà creativa. L’insistenza dei giri armonici possono far
pensare a un modus operandi alla King Crimson, compreso di sound nervoso. Anche
nei momenti più pacati, come per esempio in “Cattedrale”, brano incentrato su
scale crescenti, si ha la sensazione di trovarsi in bilico fra Prog e Jazz. In
tutto ciò la tromba ricopre nuovamente un ruolo centrale, gli arrangiamenti
elettronici compiono il resto. La cover “Ghost Rider” dei Suicide spiega al
meglio la provenienza di questo stile sempre supportato dal ritmo incalzante in
cui resta difficile poter restare immobili durante l’ascolto.
Bellissima
“Ulrich Seidl”, qui si mette a nudo l’anima più tenera degli artisti in campo.
Le atmosfere diventano rarefatte lasciando in mente un vago sentore di anni
’70. Sono sempre i giri armonici ripetuti su differenti scale a fare da bandolo
della matassa, “Umbratile” ne è un altro esplicativo esempio. “Touching Hands”
è un abbraccio suadente per lo stato d’animo, giocando in prossimità del Post
Rock. Anche in questo caso le melodie sono funzionanti per immediatezza
emotiva.
“Prismatica”
conclude l’album senza nulla togliere o aggiungere a quanto detto.
Prank
e Giorgio Li Calzi sono musicisti rari, in tempi dove l’omologazione sembra
essere obbligatoria, per cui se anche voi amate trasgredire le regole del music
business, fanno proprio al caso vostro. Buon ascolto. MS
Versione Inglese:
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