DUALISMO ASINTOTICO – Quel Mare Che
E’ La Vita
Autoproduzione
Genere: Cantautore / Progressive
Rock
Supporto: Spotify – 2024
Quando
m’imbatto in giovani cantautori dediti al Progressive Rock di questi tempi, non
posso che essere contento. Sentiamo troppo spesso dire che oggi la musica non
regala più nulla di nuovo, che gli X Factor hanno monopolizzato le menti, e via
dicendo; ma per caso non è che saremo noi a non conoscere a fondo la scena? E
qual è la scena odierna in campo Progressivo? Servirebbero pagine e pagine
sull’argomento, per questo vi rimando al mio ultimo libro “Post Prog Moderno“
(Arcana) se siete curiosi su come la penso al riguardo. E’ senza dubbio
inconfutabile l’influenza che Steven Wilson ha avuto negli ultimi anni, per la
rabbia di molti “die hard” attaccati al buon vecchio Prog anni ’70 style.
Ma
ricordiamoci che l’evoluzione prosegue con o senza la nostra volontà, non si
può arrestare.
E
quindi, secondo me, quando oggi un cantautore infarcisce la propria musica attraverso
un equilibrio fra passato e presente, allora c’è di che ascoltare. Questo è un
poco il sunto dell’arte del polistrumentista ventitreenne romano Simone
Sangiorgio, in arte Dualismo Asintotico.
“Quel
Mare Che E’ La Vita” è il secondo album dopo l’omonimo del 2020. Il singolo
intitolato “Singolarità”, immerge immediatamente nel mondo di Sangiorgio
attraverso coralità sovra incise, cambi umorali, chitarre alla Porcupine Tree e
piccoli innesti di Prog vintage in stile Orme. Il brano di dieci minuti è sia
spiazzante sia orecchiabile, tanto da indurre l’ascoltatore più curioso a
ripremere il tasto play. Il brano “Quel Mare Che E’ La Vita” è una suite divisa
in sei tracce a partire da “La Giovinezza”, ballata che si aggira su arpeggi di
chitarra dal sentore passato, arrangiato molto bene grazie ad un uso di
tastiere elegante, poi l’ingresso della chitarra elettrica fionda la mente
nell’ ”albero del porcospino”. La cura per le coralità è ancora una volta
elevata, vera caratteristica peculiare dello stile Dualismo Asintotico. Il
capitolo “La Guerra” è maggiormente elettrico e spinge di più l’acceleratore
mentre ancora una volta gli anni ’70, questa volta quelli di certi Trip, fanno
capolino nel pentagramma. “E fu così” è ammaliante, suoni sospesi, aurei,
etnici, metallici, un mix di sonorità ancora una volta non scontate spiazzano
l’ascolto. La voce è buona interprete dei testi a loro volta intriganti. Il
cantautorato si presenta in “L’Oblio”, quarto capitolo della suite. La chitarra
elettrica spazia anche nel mondo della psichedelia.
Sentita
dall’autore “La Melodia D’Amor” che lascia spazio all’ultima parte della suite
intitolata “L’Epilogo”, effettata con registrazioni al contrario.
Ed
è la volta degli otto minuti abbondanti di “Passaggio”, in un sound cosmico
oltre che celestiale ispirato fortemente a quello dei Porcupine Tree degli anni
’90.
Per
concludere un'altra mini suite intitolata “Falena”, un inno all’esistenza di
questa bestiola notturna espresso fra metriche liriche particolari e un senso d’ironia
che non manca di certo a questo giovane cantautore.
Dualismo
Asintotico sta maturando, la consapevolezza si può respirare fra le note,
Sangiorgio ha argomenti da trattare, sarei davvero curioso di vederlo alla
prova con una vera e propria band alle spalle, sono certo che il risultato
sarebbe ancor più piacevole. Un disco di carattere, una vetrina sulla cultura
musicale dell’autore il quale non si nasconde dietro ad un dito, bensì si da in
pasto sia agli appassionati del Prog che della formula canzone. Complimenti
doppi. MS
ASCOLTO:
https://open.spotify.com/track/2LapEabnKOfaSHxSZy03Bn?si=V96kUqDyQfeWxoNfk3g5bg
Versione Inglese:
DUALISMO
ASINTOTICO – Quel Mare Che é La Vita
Self-production
Genre: Songwriter / Progressive Rock
Support: Spotify - 2024
When I come across young songwriters dedicated to
Progressive Rock these days, I can't help but be pleased. We hear too often
that today's music doesn't give anything new anymore, that the X Factors have
monopolized minds, and so on and so forth; but isn't it by chance that we are
the ones who don't know the scene thoroughly? And what is today's scene in the
Progressive field? It would take pages and pages on the subject, so I refer you
to my latest book “Modern Post Prog” (Arcana) if you are curious about how I
feel about it. It is no doubt irrefutable the influence that Steven Wilson has
had in recent years, to the anger of many “die hard” people attached to good
old 70s style Prog.
But let us remember that evolution goes on with or
without our will, it cannot be stopped.
And so, in my opinion, when a songwriter today infuses
his music through a balance of past and present, then there is something to
listen to. This is a little summary of the art of 23-year-old Roman
multi-instrumentalist Simone Sangiorgio, aka Dualismo Asintotico.
“Quel Mare Che E' La Vita” is the second album after
the self-titled 2020 release. The single titled “Singularity,” immediately
immerses the listener in Sangiorgio's world through over-enunciated choruses,
mood shifts, Porcupine Tree-esque guitars, and small grafts of vintage
Orme-style prog. The ten-minute track is both unsettling and catchy, enough to
prompt the most curious listener to repress the play button. The track “Quel
Mare Che E' La Vita” is a suite divided into six tracks starting with “La
Giovinezza”, a ballad that wanders over guitar arpeggios with a hint of the
past, arranged very well thanks to an elegant use of keyboards, then the
entrance of the electric guitar sends the mind into the Porcupine Tree.
Attention to chorality is once again high, a true hallmark of the Asymptotic
Dualism style. The chapter “La Guerra” is more electric and pushes the
accelerator more while once again the 1970s, this time those of certain Trip,
peep into the staff. “E Fu Così” is bewitching, suspended sounds, aural,
ethnic, metallic, a mix of sounds once again not taken for granted disorient
the listener. The vocals are good interpreters of lyrics that are in turn
intriguing. Songwriting shows up in “L’Oblio”, the fourth chapter of the suite.
The electric guitar also ranges into the world of psychedelia.
Heard by the author “La Melodia D'Amor”, which gives
way to the last part of the suite entitled “L’Epilogo”, effected with reverse
recordings.
And it's the turn of the eight-plus minutes of
“Passaggio”, in a cosmic as well as celestial sound strongly inspired by that
of Porcupine Tree of the 1990s.
To conclude another mini-suite entitled “Falena”, a
hymn to the existence of this nocturnal beast expressed between peculiar
lyrical metrics and a sense of irony that this young singer-songwriter
certainly does not lack.
Dualism Asymptotic is maturing, awareness can be
breathed among the notes, Sangiorgio has topics to deal with, I would be really
curious to see him try his hand with a real band behind him, I am sure the
result would be even more enjoyable. A record with character, a showcase on the
musical culture of the author who does not hide behind a finger, but rather
gives himself to both Prog and formula song fans. Double kudos. MS
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