Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

giovedì 3 maggio 2012

Duello Madre

DUELLO MADRE – Duello Madre
Produttori Associati 1973
Ristampa Mellow Records 1993
Genere: Progressive Jazz Rock
Supporto: cd – 1993 



Quando si parla nel Progressive Rock italiano della scena genovese, non si ha che l’imbarazzo della scelta. Band a profusione, specialmente negli anni ’70 e di qualità. Come non citare i New Trolls e l’immenso lavoro produttivo di Vittorio De Scalzi e Nico Di Palo e poi i Latte E Miele piuttosto che Nuova Idea, Osage Tribe (sotto la supervisione di Franco Battiato), Picchio Dal Pozzo, Delirium, Garybaldi, Ibis, J.E.T. etc etc.
Una terra stupenda sia geograficamente che “Progressivamente”parlando. I Duello Madre sono uno dei cosiddetti gruppi “minori” del Rock Progressive italiano, dove “minori” non sta per scadenti o meno importanti, bensì coloro che hanno venduto di meno, vuoi per una cattiva distribuzione discografica o per una tiratura limitata di copie originali.
La band è composta da Marco Zuccheddu (chitarra e voce), Pippo Trentin (sax e flauto), Bob Callero (basso) e da Franco “Dede” Lo Previte (batteria).
Nei cinque brani che compongono l’album, unico tassello della loro breve e lampante carriera, si respira aria di band come Perigeo ed Area. Infatti i Duello Madre suonano un Prog Jazz che a tratti va a sfociare anche nel Canterbury Sound. Si sente che la band cerca una propria identità, ancora  non ben plasmata, tuttavia gia sono palesi le buone basi di partenza. Un disco ruspante, dove ci si lascia andare quasi all’improvvisazione, per godere nello spirito al meglio la sensazione musicale.
“Aquile Blu” è l’unico pezzo cantato, proprio quello che apre l’LP. Qui la presenza di band come Caravan e Perigeo è più marcata. In “Momento” fanno capolino i King Crimson, mentre il brano più interessante dell’intero lavoro è il conclusivo “Duello”, con i suoi cambi di tempo ed i 11/4.
I genovesi sono l’ennesimo tassello di un incredibile puzzle, quello del Prog italiano, dove negli anni ’70 le sorprese e le emozioni non finivano davvero mai! (MS)




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