Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

sabato 26 ottobre 2024

Raven Sad

RAVEN SAD - Polar Human Circle
AMS Records | BTF Vinyl Magic
Genere: Post Prog Moderno
Supporto: cd / Bandcamp – 2024





La creatura del polistrumentista Samuele Santanna ha nel tempo raggiunto connotati che rasentano la perfezione per quello che concerne il mondo Rock Progressivo influenzato dai suoni moderni psichedelici di matrice Riverside e Porcupine Tree. Ne hanno percorsa di strada dal debutto “Quoth” del 2008 attraverso quattro album che vede il progetto raggiungere nel tempo una vera e propria formazione di base a cinque elementi. La band oggi composta da Samuele Santanna (chitarra elettrica, chitarra acustica), Marco Geri (basso), Fabrizio Trinci (piano, organo, Hammond, synth, voci), Francesco Carnesecchi (batteria), e Gabriele Marconcini (voce), realizza il quinto album in studio intitolato “Polar Human Circle”. Le sette tracce che creano il disco, sono frutto di una maturazione tecnica e artistica notevole, dove il combo sembra aver trovato il proprio habitat stilistico. L’album vede la partecipazione di Morgana Bartolomei (cori), Andrea Benassai (pianoforte), Alessandro Drovandi (tromba), e Karoline Gierymski (speaker).
Il tema trattato nei testi riguarda il lato sociologico dell’essere umano, dove gli autori si auspicano la salvezza del genere umano che ultimamente sta percorrendo un percorso quantomeno preoccupante.
Durante gli ascolti si possono anche notare caratteristiche Hard, in cui il suono della band si approccia a quello dei Queensryche e al Metal Prog in generale, ma soprattutto al Neo Prog, a testimonianza di una cultura musicale di base quantomeno considerevole.
Il pianoforte di “Andenes” immerge immediatamente l’ascoltatore in questo viaggio mentale fatto di armonie delicate e malinconiche. Immaginate i Marillion approcciarsi nell’Hard sound, mentre la voce di Marconcini è perfetta narratrice delle arie. Tuttavia la peculiarità del sound Raven Sad deriva dagli assolo di Santanna, sempre toccanti e prossimi al mondo di David Gilmour (Pink Floyd).
Sale il ritmo attraverso “When The Summer Collapses Into Fall”, più vicina alla formula canzone gradevole nell’incedere, mentre la breve e pianistica “Coda: A Tiny Passage To Outer State” conduce verso atmosfere sognanti infarcite di sinfonia.
Uno dei momenti più alti del disco s’intitola “Point Nemo (Nautilus Last Voyage)” il quale attraverso una ritmica pacata sonda i meandri introspettivi che risiedono dentro ognuno di noi. Toccante il ritornello cantato con molta enfasi, così il solo finale di tromba in sordina. Torna l’elettricità attraverso “The Obsidian Mirror”, brano altalenante in un concetto di mordi e fuggi dove ancora una volta la chitarra di Santanna fa la differenza.
“The Bringer Of Light” mostra i muscoli approcciandosi al mondo dei Queensryche periodo “Promised Land”, anche per quello che concerne il criterio vocale. E si giunge al piatto grosso con la suite finale di quasi ventisette minuti intitolata “Polar Human Circle”, suddivisa in sei movimenti, qui c’è il sunto del DNA Raven Sad di oggi. Una scorpacciata di suoni curati e di cambi umorali che faranno sicuramente la gioia di ogni ascoltatore di Progressive Rock.
Il merito di quest’album risiede nell’aver dato corposità e identità al genere facendone una sorta di riassunto, amalgamando il tutto con personalità e ricerca per la melodia. Un disco da gustare centellinatamene, come un buon bicchiere di vino per assaporarne ogni minima sfumatura. Non preoccupatevi, verrà tutto naturale, tanto è gradevole. MS







Versione Inglese:


RAVEN SAD - Polar Human Circle
AMS Records | BTF Vinyl Magic
Genre: Modern Post Prog
Support: cd / Bandcamp - 2024


The creature of multi-instrumentalist Samuele Santanna has over time achieved connotations bordering on perfection when it comes to Progressive Rock influenced by modern psychedelic sounds of Riverside and Porcupine Tree matrix. They have come a long way since their 2008 debut “Quoth” through four albums that sees the project reach a true five-piece core lineup over time. The band now consisting of Samuele Santanna (electric guitar, acoustic guitar), Marco Geri (bass), Fabrizio Trinci (piano, organ, Hammond, synth, vocals), Francesco Carnesecchi (drums), and Gabriele Marconcini (vocals), makes their fifth studio album entitled “Polar Human Circle.” The seven tracks that create the album, are the result of a remarkable technical and artistic maturation, where the combo seems to have found its stylistic habitat. The album features Morgana Bartolomei (backing vocals), Andrea Benassai (piano), Alessandro Drovandi (trumpet), and Karoline Gierymski (speaker).
The theme dealt with in the lyrics concerns the sociological side of the human being, where the authors hope for the salvation of mankind, which lately has been going down a troubling path to say the least.
During listening one can also notice Hard characteristics, in which the band's sound approaches that of Queensryche and Metal Prog in general, but especially Neo Prog, testifying to a basic musical culture that is at least considerable.
The piano of “Andenes” immediately immerses the listener in this mental journey of delicate and melancholic harmonies. Imagine Marillion approaching in the Hard sound, while Marconcini's voice is perfect narrator of the tunes. However, the peculiarity of the Raven Sad sound comes from Santanna's solos, always touching and close to the world of David Gilmour (Pink Floyd).
The pace picks up through “When The Summer Collapses Into Fall”, closer to the formula song pleasant in its pacing, while the short, piano-driven “Coda: A Tiny Passage To Outer State” leads toward dreamy atmospheres infused with symphony.
One of the album's high points is titled “Point Nemo (Nautilus Last Voyage)” which through a calm rhythmic beat probes the introspective meanderings that reside within each of us. Touching is the chorus sung with much emphasis, so is the muted final trumpet solo. Electricity returns through “The Obsidian Mirror”, a swinging track in a biting concept where once again Santanna's guitar makes the difference.
“The Bringer Of Light” shows its muscles by approaching the world of Queensryche's ‘Promised Land’ period, also in terms of vocal criteria. And we come to the big plate with the final suite of almost twenty-seven minutes entitled “Polar Human Circle”, divided into six movements, here is the summary of today's Raven Sad DNA. A scorcher of curated sounds and mood shifts that will surely delight any Progressive Rock listener.
The merit of this album lies in giving body and identity to the genre by making it a kind of summary, blending it all with personality and a search for melody. An album to be enjoyed sparingly, like a good glass of wine to savor every little nuance. Don't worry, it will come naturally, so pleasant is it. MS








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