Mesmerising
MESMERISING
– The Clutters Storyteller
Lizard
Records
Genere: Progressive Rock
Supporto: cd – 2020
Dietro
il nome Mesmerising c’è Davide Moscato, giovane autodidatta amante del piano.
Classe 1977 si adopera nel mondo della musica sin dalla fine degli anni ’90, lavorando
nei locali con il suo pianobar. Malgrado
la giovane età, le soddisfazioni ed i progetti si susseguono, passando anche
per Sanremo Rock. Con Mental Maze ottiene due Akademia Music Awards in Florida
per i singoli “Crossing The Infinity” e “From The Ashes” oltre al premio della
radio statunitense LJDNRadio come miglior video clip nella categoria Pop, per “From
The Ashes”.
Ma
lasciatemi subito dire una cosa che non esterno da anni: Finalmente una bella
voce nel Prog Italiano!
L’artista
ligure è dedito sia al Prog degli anni ’70 con piccole fughe nel mondo delle
Orme, e a quello più moderno. Con lui grandi artisti dell’ambito, la ZBand in
grande spolvero con Fabio Zuffanti (basso, produttore artistico), Martin Grice (anche
Delirium ai fiati), Giovanni Pastorino (tastiere), Paolo Tixi (batteria) e
Simone Amodeo (chitarra).
Il
risultato si intitola “The Clutters Storyteller”, contenente dieci canzoni per
un totale di 43 minuti di musica.
Il
disco comincia con un breve intro intitolato “Feel..” che porta all’adiacente “..My
Dream” aperta da un breve solo di chitarra già da brivido. Il mondo delle Orme
lascia spazio ad un Prog arioso e legato alla melodia in maniera forte. La voce
è malleabile, si plasma a seconda della necessità e si alterna alla chitarra
elettrica. Personalmente ci colgo affinità con gli ultimi The Pineapple Thief,
lo dico per chi li dovesse conoscere. Effetti sonori di tastiere aprono “Ballad
Of A Creepy Night”, un brano dall’incedere deciso impreziosito dai fiati di
Martin Grice. Sale il ritmo con “Slave Of Your Shell”, in un mix fra Marillion
e Blackfield, un brano gradevole e raffinato nella sua semplicità.
Il
cantato lo avrete capito è in lingua inglese. “Underground” è il pezzo più
lungo dell’album con sei minuti e mezzo. Il pianoforte accompagna sempre le
melodie, a tratti anche il Mellotron e l’Hammond, il Prog è sempre presente e
garbato. Gli assolo di chitarra di Simone Amodeo sono un piacere per l’anima e
quando parte della ZBand nel finale si scatena, c’è di che godere.
Segue
“The Vortex” che ha molta storia nel pentagramma, addirittura una cadenza
Beatlesiana. Ancora una volta il flauto dona all’insieme il profumo vintage,
così il sax. Non manca la ballata voce, basso, flauto e piano qui dal titolo “False
Reality”, così la bella voce di Davide tira fuori il meglio di se. Un momento
intimistico che non sfigurerebbe nella discografia dei Queen.
“In
A Different Dimension” è un altro brano d’atmosfera di quasi due minuti, aperto
alla coralità strumentale in crescendo come un certo Neal Morse sa fare, esso
accompagna a “The Man Who's Sleeping”.
L’ultimo
brano “The Last Time You Called My Name” mi fa scorrere qualche brivido sulla
pelle delle braccia, ciò sta a significare che l’obbiettivo è raggiunto.
Davide
Moscato fa della semplicità la carta vincente, si ai cambi umorali, si agli
assolo, alle fughe, ma tutto l’insieme è
sempre legato dal Pop, il che fa delle canzoni frangenti da ricordare,
fischiettare e cantare.
Bella
musica che potrete anche ascoltare e prendere su Bandcamp all’indirizzo
Troppo pop e ruffiano
RispondiEliminaIo questo disco lo metto praticamente in loop da mesi. Figo davvero perché riesce ad immergerti in scenari profondi e suggestivi e il vettore in questione è una costruzione melodica davvero insolita - oserei dire, imprevedibili in molti tratti -
RispondiEliminaDirei che considerato il tenore dell'attuale mainstream, questo lavoro spicca e squarcia il velo della disattenzione. Mi sono piaciuti anche gli altri due lavori precedenti, ma cavolo! Con "The Clutters Storyteller" percepisci l'evoluzione del compositore... che a quanto pare non ha limiti! E bravo MESMERISING! qui ogni tiro è un Goal!
Bravo Giuseppe!
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