RESISTANCE - Lies in Black
Lion Music
Genere: Thrash Metal
Supporto: cd - 2005
Ecco un nuovo debutto, questa volta abbiamo a che fare con un gruppo americano e con le sue influenze Thrash della Bay Area, ma anche con un attento sguardo verso il nostro Power Metal. La formazione è quella classica a cinque elementi con due chitarre a discapito delle tastiere, assenti in tutto il disco.
Premetto che sono sconvolto dalla durata del disco, 28 minuti! Sono consapevole che i capolavori non si distinguono per il tempo d’ascolto ma per la qualità di esso, è altrettanto vero però che i tempi sono cambiati e che oggi i dischi costano quello che costano ed i capolavori non sappiamo più cosa sono… Comunque, si comincia con l’ “Intro” dell’inno Americano appositamente stonato per passare immediatamente a “War Paint”. Il brano è variegato con cambi di ritmo e gustosi passaggi di chitarra, ma nulla di nuovo, anzi il genere propostoci sembra essere inflazionato. I Resistance hanno comunque una buona fantasia compositiva e riescono a nascondere abbastanza bene questa falla.
“Lies In Black” è maligna, proprio come la simpatica copertina rappresentante quattro angeli intenti alla lettura di un libro, uno di loro però è distratto con lo sguardo verso di noi ed un ghigno demoniaco. Nel pezzo si ascoltano in pieno le influenze della Bay Area e l’assolo di chitarra è notevole. “Transgression” è un arpeggio chitarristico d’introduzione a “Wasted Time”. Il brano è potente, anche lui con i suoi bei cambi di ritmo, ma ancora una volta siamo al cospetto di musica già sentita centinaia di migliaia di volte. Il gusto compositivo è buono, l’esecuzione altrettanto, eppure non si decolla. “The Darkness Inside Me” conferma che non siamo al cospetto di un album storico, ma che siamo in possesso solamente di un debutto poco più che sufficiente. “Bidge To Nowhere” è oscura, l’inizio sembra uscito da un disco dei Metallica, ma il resto è quanto detto sin qui. Si finisce con la buona “Till Dust Return”, in essa si mettono in evidenza gli strumentisti, dimostrandosi non dei sprovveduti, anzi, molto preparati, specialmente la sezione ritmica composta da Matt Ohnemus alla batteria e da Paul Shigo al basso. Completano la formazione Robby Hett alla voce, Dan Luna e E.F. Martinez alle chitarre.
I Resistance debuttano facendo la voce grossa, ma oggi, c’è ancora davvero bisogno di questo genere? Se avete risposto si, per favore, non parlate più male del Progressive…. MS
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