Tg al centro delle polemiche
Tg1 sbaglia data. Pdl: 'Opposizione miope'. Napoli: 'Sconti a chi vota'. Numerose inziative nelle citta'
06 giugno, 12:02 (Ansa.it)di Teodoro Fulgione
Ad una settimana dal voto, resta alta la tensione sui referendum. L'attenzione e' tutta rivolta al raggiungimento del quorum necessario per la validita' della consultazione popolare. E proprio per questo si accende la polemica sul ruolo informativo svolto da televisioni e giornali. Mentre da parte dell'opposizione, ma anche di molti esponenti della societa' civile, si moltiplicano gli appelli per andare alle urne, i telegiornali di Rai 1, Rai 2 e Rete 4 finiscono sotto accusa.
L'ammiraglia della tv di Stato viene 'accusata' sul web di aver sbagliato la data del voto: nei titoli dell'edizione serale ha annunciato che le urne saranno aperte il 13 e 14 giugno. Un errore evidente, in quanto i giorni per votare sono il 12 e 13 giugno. Ma che fa gridare allo scandalo chi pensa ad un errore 'pilotato' dalla malafede. Roberto Zaccaria, deputato Pd ed ex presidente della Rai, accusa invece Tg2 e Tg4 di aver ignorato i temi referendari nelle loro edizioni serali: ''Solo i tg - spiega - possono raggiungere i 25 milioni di persone che determinano il quorum''. Anche l'Idv protesta. ''Acqua, nucleare e uguaglianza di fronte alla legge sono principi che non hanno colore politico e sui quali i cittadini hanno diritto di esprimersi, senza giochi di prestigio che scippino loro un sacro principio democratico'', tuona il capogruppo al Senato, Felice Belisario. Dalla maggioranza arriva, invece, un appello a non strumentalizzare i temi della consultazione referendaria per colpire il governo.
Anna Maria Bernini, portavoce vicario del Pdl, punta il dito contro ''le opposizioni politiche che per calcolo miope e antistorico vogliono alterarne la natura e svilirne lo spirito costituzionale''. Gli fa eco Gianfranco Micciche' che invita a non ''politicizzare'' i referendum. Intanto, c'e' attesa per la pronuncia della Corte Costituzionale, prevista martedi', in merito all'accoglimento del quesito sulla costruzione di centrali nucleari in Italia. Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, si dice fiducioso nel lavoro della Consulta e sostiene che ''l'accanimento del governo sul nucleare si spiega solo con gli enormi interessi economici che ruotano intorno all'affare atomico che vale oltre 30 miliardi di euro''. Nel Pdl, si leva la voce di Osvaldo Napoli.
Per il vicepresidente dei deputati pidiellini ''l'unica lobby, infiltrata da potenti interessi mafiosi, e' quella delle pale eoliche e delle energie alternative''. Un forte invito ad andare a votare arriva da Walter Veltroni. ''Prima di tutto andare a votare per i referendum il 12 e 13 giugno. Poi votare quattro volte si' '', scrive l'ex segretario del Pd sul suo profilo Facebook. L'obiettivo di chi 'sponsorizza' i referendum e' portare il maggior numero possibile di persone a votare. Il timore e' infatti che non si raggiunga il quorum e che le consultazioni vengano cosi' invalidate. Proprio per questo in tutta Italia si registrano iniziative per incentivare la gente a partecipare al voto. La piu' originale arriva da Napoli ed e' dei Verdi: sconti e omaggi da numerosi esercenti per chi, portando la tessera elettorale timbrata, dimostrera' di aver votato ai referendum
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