Garimberti: 'Un euro? Solo demagogia'
Ascolti record: 8,3 milioni per l'ultima puntata di Annozero
10 giugno, 18:27 (Ansa.it)"Io ho rispetto per lavoro mio e degli altri e lavoro va retribuito. Santoro è una star e non può essere retribuito con 1 euro. Il suo contratto va valutato secondo il mercato. Non scherziamo sul lavoro, tutto il resto è demagogia. Come dicevano e francesi 'per epater le bourgeois'. Io non sono né bourgeois né santoriano e non mi faccio 'epater'".
"Voglio dire una cosa su Santoro: Certo dal punto di vista della scenografia non è la stessa condizione, perché lui aveva un grande studio, un grande pubblico e tutte le telecamere della Rai. Devo dire che questo uso delle telecamere del servizio pubblico per parlare dei suoi contratti non lo condivido, è fuori regola". Lo ha detto il presidente della Rai Paolo Garimberti parlando ad una conferenza stampa sull'accordo Rai-Fgci. "Ora ho capito - ha aggiunto - perché ha annullato la conferenza stampa, lì avrebbe avuto un manipolo dei giornalisti, ieri ha parlato ad otto milioni di persone. Io, essendo il presidente della Rai, mi devo accontentare di una conferenza stampa".
SANTORO: STOP DIALOGO CON CHI IMITA PILATO - ''Visto che non ha nemmeno il coraggio di sottoporre al voto del Consiglio la mia proposta di continuare la collaborazione con la Rai, lo rassicuro sulla mia volonta' di finire qua la polemica''. Cosi' Michele Santoro replica al presidente Rai Paolo Garimberti, che oggi lo ha invitato a presentare una proposta al direttore generale. ''E' inutile continuare il dialogo con chi cerca di imitare Ponzio Pilato senza averne la statura'', dice inoltre il conduttore.
BERSANI: 'A RISCHIO SERVIZIO PUBBLICO' - ''Cio' che sta accadendo in queste ore alla Rai non e' piu' questione che riguardi questa o quella trasmissione. Con ogni evidenza e' in atto un tentativo di drastico ridimensionamento dell'azienda di servizio pubblico con la prospettiva di veri e propri danni economici e finanziari non rimediabili. Servono azioni immediate''. Lo afferma il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. ''Chiediamo quindi - afferma Bersani - ai presidenti di Camera e Senato di calendarizzare con urgenza il progetto di riforma della Rai presentato dal Partito Democratico volto a garantire l'autonomia aziendale fuori da ogni interferenza politica. Chiediamo che gli organi di controllo contabile svolgano a pieno il loro ruolo. Chiediamo inoltre che il direttore generale e il Consiglio di amministrazione della Rai provvedano immediatamente a scongiurare il rischio che vengano compromesse le prospettive dell'azienda pubblica''.
ASCOLTI RECORD PER CHIUSURA ANNOZERO, 8,3 MILIONI - Ascolti record per la puntata di chiusura di Annozero di ieri sera su Rai2. Il programma di Michele Santoro è stato visto da una media di 8 milioni 389 mila telespettatori pari al 32.29% di share. Per Prima di Annozero, ovvero l'anteprima del programma, gli spettatori sono stati 6 milioni 174 mila pari al 22.82%.
CDR TG5, OFFENSIVO VERSO GIORNALISTI MEDIASET - Il Comitato di Redazione del Tg5 "giudica ingenerose e offensive le affermazioni di Michele Santoro nei confronti dei giornalisti Mediaset maturate evidentemente dopo la sua passata esperienza professionale nel gruppo Mediaset". Il Comitato di Redazione e la redazione, spiega in una nota il Cdr, "sono impegnati ogni giorno nello sforzo di garantire che l'informazione di Mediaset sia completa, equilibrata e al servizio dei telespettatori. Il conduttore di Anno Zero sostiene che dopo avere lavorato in Mediaset 'di quelli che liberamente lavoravano insieme a me, non c'é rimasto più nessunò". "Noi semplicemente pensiamo - sottolinea il Cdr - che la libertà di stampa in Mediaset non sia iniziata con l'arrivo di Santoro e non sia nemmeno finita con il ritorno di Santoro in Rai. La libertà di stampa non è una conquista definitiva ma uno sforzo che ogni giorno i giornalisti, in tutte le testate, devono fare con un confronto diretto e a volte difficile con gli editori. Ed é questo lo sforzo che quotidianamente fanno i giornalisti Mediaset".
LA SFIDA A GARIMBERTI, PRONTO A RESTARE IN RAI
di Michele Cassano
Come in un deja vu, Michele Santoro lancia la sfida finale alla Rai e chiama in causa Paolo Garimberti. Un anno fa, quando l'uscita dall'azienda pubblica sembrava a un passo, il giornalista invoco' l'intervento del presidente che diede il suo via libera: ''Annozero puo' cominciare''. Ora la storia si ripete, con qualche variante. La rescissione del contratto e' gia' firmata, ma il dado non e' ancora tratto. ''Io non ho ancora firmato con nessun altro editore, sono pronto a restare anche al costo di un euro a puntata nella prossima stagione'', e' la provocazione lanciata dal conduttore nell'ultima puntata di Annozero. ''Nel mio accordo con la Rai c'e' scritto a lettere maiuscole che posso continuare a collaborare anche da domani - afferma Santoro rivolto a Garimberti - Mi piacerebbe che lei, artefice del suo destino, ne discutesse in Cda. Per una volta vorrei capire se la volete o no questa trasmissione, adesso che siete liberi dai giudici''.
La palla e' lanciata nel campo avversario. Proprio oggi che il consiglio di amministrazione si e' spaccato sui palinsesti. Proprio oggi che si e' accesa la polemica su Rai3 e sui conduttori con contratto in scadenza, che - secondo Santoro - ''fanno grande il servizio pubblico''. Proprio oggi che Silvio Berlusconi alla domanda se fosse dispiaciuto che dell'addio del conduttore ha risposto: ''Io sono sincero, non posso dirlo''. ''Ognuno e' artefice del proprio destino'', aveva commentato Garimberti dopo l'annuncio del divorzio. E Santoro quella frase pare non averla mandata giu'. ''Io sono artefice del mio destino, ma chi e' artefice del destino in Rai?'', si chiede dando il via al consueto monologo, questa volta nell'ultima puntata di Annozero, dopo l'annunciato addio alla Rai. ''Voi dicevate che andavo in onda perche' lo volevano i giudici - ricorda - Io non voglio piu' andare in onda perche' lo decidono i giudici''. Il contenzioso giudiziario del giornalista doveva concludersi in Cassazione proprio in questi giorni. ''Se avessi vinto - sostiene -, cosa che io ritenevo sufficientemente certa, sarebbe stata un'ulteriore sconfitta, perche' nessuno avrebbe riconosciuto che ero della Rai''. Santoro si rivolge anche al nuovo dg Lorenza Lei. ''Masi non solo non sapeva fare un bicchiere, ma non era artefice di niente - spiega -. Ora abbiamo un dg che vorrebbe essere artefice di tutto. Ma ha un problema: deve prendere le distanze dal conflitto di interesse''. Poi un appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sull'Agcom complice - secondo Santoro - delle vessazioni subite in questi anni. ''Ci rendiamo conto dello scandalo mondiale? - afferma - L'arbitro della comunicazione espresso dai partiti?''. Nella puntata dedicata al futuro del governo e ai referendum, interviene anche Adriano Celentano che si schiera contro il nucleare e da' il suo sostegno a Santoro: ''Hai fatto un discorso che piu' appropriato non si poteva fare''.
E alla fine, rispondendo a Roberto Castelli che lamenta di pagare il canone per gli interventi di Marco Travaglio, il conduttore s'infiamma e infiamma il pubblico al grido: ''dovete uscire dalla Rai'', ''noi non usiamo un soldo del canone'', ''avete rotto''. Tocca a Vauro, che saluta con una vignetta ''Grazie a tutti, grazie a Lei''. ''Viva la Rai'', dice il conduttore. ''Viva la liberta''', aggiunge il vignettista. Il pubblico e' tutto in piedi e applaude. La stagione, e probabilmente l'avventura in Rai di Santoro, si chiude cosi'. Come annuncia il giornalista, ''Al diavolo Annozero, comincia l'anno nuovo'' e da' a tutti appuntamento, ma questa volta in piazza, venerdi' 17 a Bologna.
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