SALVO LAZZARA
Pensiero Nomade - Materia e Memoria
Fonosfere / Dodici Lune
Distribuzione italiana: si
Genere: Jazz / Folk / Post Rock
Support: CD - 2010
Pensiero Nomade è il progetto solista dell’artista Salvo Lazzara, ai più conosciuto come il chitarrista di una band italiana fondamentale per il Prog italiano, i pisani Germinale. Dopo “Per Questi E Altri Naufragi” (BTF/AMF Records 2008) e “Tempi Migliori” (BTF/AMF Records 2009), “Materia E Memoria”, per l’artista è il terzo disco da studio. In definitiva esso è il naturale proseguimento del lavoro precedente, un percorso personale, fra Folk, Jazz, Post Rock, Elettronica ed uno squarcio di King Crimson.
L’autore si avvale di artisti come Alessandro Toniolo (flauto anche con i Germinale), Davide Guidoni alla batteria (oramai anche lui sinonimo di qualità per il Prog italiano), Fabio Anile al piano e Luca Pietropaoli trombettista anche dei Fonderia. Nelle dodici tracce che compongono il cd si aggirano numerose e differenti influenze, per un totale di un suono prettamente mediterraneo. In queste combinazioni si denotano la cultura musicale di Lazzara e la sua capacità strumentale, arricchita di esperienza nel corso della decennale carriera musicale.
Il disco va ascoltato con attenzione, non è di certo il classico caso del mordi e fuggi, perché anche nella musica sperimentale Progressiva, esistono comunque casi di melodia diretta. “Alla Deriva” comincia il percorso sonoro con Pietropaoli alla tromba, un frammento psichedelico che porta alla successiva “L’Abbandono”. Qui le atmosfere diventano ancora più eteree, a tratti vicine anche ai Pink Floyd, ma le voci in sottofondo e la ritmica aprono a noi scenari degni della nera Africa. La chitarra tesse sopra a tutto ciò giri armonici caldi e penetranti. Aria e natura sono le cose che vengono in mente all’ascolto di questa musica, come in “Forse Altrove”. Qui si ha la sensazione di restare meravigliati avanti ad un immenso paesaggio. I titoli dei brani ben rispecchiano i contenuti sonori, l’artista cerca di entrare in sintonia con l’ascoltatore, cercando di rapirlo e condizionarlo nella maniera più coinvolgente. Titoli come “Nella Corrente”, “Di Nuovo Quiete”, “Dolcezza Del Tempo e “Mentre Tutto Cambia” rendono bene l’idea. “Il Vuoto Necessario” è più sperimentale, flessibile e malleabile, sia come forma armonica che come intelaiatura strutturale. Il gioco qui è duro, destinato a chi crede nella musica come mezzo per viaggiare fuori dal mondo.
La natura fa la propria parte, fra acqua ed uccelli in “Di Nuovo Quiete”, pezzo molto psichedelico. “Materia E Memoria” è un quadro di arte contemporanea, solo a tratti legato ad una logicità ritmica appena accennata. Percorso astratto in “Dolcezza Del Tempo”, più scosceso “Senza Radici”, molto vicino al materiale di band come Oresund Space Collective o Pharaoh Overlord, per chi li conosce. “Lontano Da Casa” è uno dei momenti a me più graditi, in quanto amante della psichedelia a cavallo fra lo sperimentale e gli anni ’70. Torna la solarità e la sensazione di benessere grazie a “Il Senso Delle Cose” e la conclusiva “Mentre Tutto Cambia” fa sfoggio anche della chitarra elettrica come protagonista.
Salvo Lazzara ci ha presentato un disco intimistico, a tratti solare e solo in qualche frangente oscuro, come il suono di certi King Crimson. L’artista gode nel viaggiare sulle note e spero che questo possa essere contagioso come lo è stato su di me. Consigliato a tutti coloro che vogliono estraniarsi dalla realtà, tutti gli altri sono avvisati. MS
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