NONSOLO PROGROCK, blog di informazione musicale ed altro
a cura di MASSIMO SALARI
Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica
venerdì 20 settembre 2024
Teodicea
TEODICEA – Il Mondo Esausto M.P. & Records Distribuzione: G.T. Music Genere: Rock Progressive Supporto: cd – 2024
Per
molti artisti e ascoltatori di oggi, l’amore rivolto a un certo tipo di musica
anni ’70 non si è mai sopito. L’Italia specialmente si è saputa distinguere per
qualità nell’ambito Rock Progressivo, grazie alle sonorità mediterranee che
hanno saputo aggiungere solarità alle composizioni rendendole di gran lunga
melodiche rispetto a quelle di altre nazioni. Di certo la tecnica non è da meno,
specialmente se andiamo a considerare il lato più Jazz delle contaminazioni,
ecco quindi che il Rock cosiddetto “colto” ha sempre un qualcosa d’interessante
da elargire. Questo preambolo sta a significare che se una cosa è fatta bene,
dura nel tempo. Una
band recente che si è saputa fare apprezzare non soltanto in Italia, porta il
nome di Aliante. Si forma a Coltano nel 2017 e immediatamente da in pasto al
pubblico l’album “Forme Libere” (2017 - M.P. Records) con il quale si mette subito
in buona luce. Infatti, la musica proposta raccoglie il meglio del Prog
italiano, ed è completamente strumentale. Alle tastiere ha suonato Enrico
Filippi sino al secondo album intitolato “Sul Confine” (2019 - M.P. &
Records), per poi lasciare e intraprendere nuove avventure sonore. Il suo
risultato odierno porta il nome di Teodicea, un trio completato da Giacomo
Putrino (batteria e percussioni) e Jacopo Morandi (basso). Teodicea
è una branca della filosofia teologica che studia il rapporto tra la giustizia
di Dio e la presenza nel mondo del male, un messaggio forte per descrivere la
strada musicale da intraprendere. Essa si adopera come una colonna sonora
cinematografica grazie soprattutto alla cura degli arrangiamenti, mentre i
suoni di questo debutto intitolato “Il Mondo Esausto” vanno a raccontare,
attraverso le note, le sensazioni che proviamo quotidianamente nella vita.
Proprio per questo le nove composizioni dell’album sono pregne di cambi umorali,
variabili dall’euforia alla frustrazione. La
copertina di Luca Di Pietro descrive perfettamente le arie che si possono
incontrare durante l’ascolto, un trasporto che solleva anima e corpo. L’artwork
è opera di OndemediE. Le
prime note di “777” mettono immediatamente in evidenza le tastiere e
quell’amore atavico a cui ho fatto riferimento in precedenza per questa musica
intramontabile di nome Prog Rock, qui assolutamente di matrice Genesis e Orme. I
più ferrati di voi sobbalzeranno alla lettura del titolo del secondo brano,
ossia “Gioia E Risoluzione”, un chiaro richiamo a quel “Gioia E Rivoluzione”
degli intramontabili Area, in realtà nulla a che fare strumentalmente con esso.
Un dolce pianoforte apre per poi lasciare spazio al refrain più ritmato e
successivamente al ruggente Hammond. La melodia di base è davvero accattivante. La
batteria di Putrino introduce “L’Ineluttabile”, altro tuffo nel passato con
sfumature malinconiche e intramontabili. L’incedere crescente fa spaziare la
fantasia verso differenti stati d’animo, unici per ognuna della nostra
personalità ed esperienza. E si entra nell’introspezione attraverso “Weltschmerz”,
brano toccante che allo stesso tempo riesce a stampare nella mente un refrain
ipnotico; ottima vetrina per le qualità dell’insieme. L’ascolto acquista
ampiezza attraverso “Ripresa Di Coscienza” un disegno in acquarello, dove i
colori sembrano sbiaditi dal tempo. Moody Blues? Procol Harum? Non saprei,
questi i nomi che mi sono tornati in mente durante l’ascolto. Il
basso in arpeggio di Morandi apre “Intro 442”, una sorta di ninna nanna che
sembra ispirata dai Marillion era Fish. In “Lofoten” scorrono alcuni brividi
sulla pelle, la dolcezza del piano ha un qualcosa di magico scaturito dal
delicato tocco di Filippi, questo è uno dei brani che ho apprezzato
maggiormente. Una puntata verso il Banco Del Mutuo Soccorso e nel Jazz non
poteva mancare, ci pensa “Punto Di Fusione” a tappare la falla, mentre la
conclusiva “Il Viaggio Del Moro” ancora una volta ci lancia nelle lande della
fantasia eterea. Considero
“Il Mondo Esausto” una piacevole sorpresa, soprattutto per la qualità delle
composizioni che toccano vari stati d’animo e differenti lassi di tempo,
lasciando alla fine dell’ascolto la volontà di ripremere il tasto play.
Complimenti. MS
Versione Inglese:
TEODICEA – Il Mondo Esausto M.P. & Records Distribution: G.T. Music Genre: Progressive Rock Support: cd - 2024
For many artists and listeners today, the love
directed toward a certain kind of 70s music has never died down. Italy
especially has been able to distinguish itself for quality in the Progressive
Rock sphere, thanks to the Mediterranean sounds that have been able to add
sunniness to the compositions making them far more melodic than those of other
nations. Certainly the technique is not to be outdone, especially if we go to
consider the more Jazz side of the contaminations, so here is that the
so-called “cultured” Rock always has something interesting to bestow. This
preamble stands to mean that if something is done well, it lasts. A recent band that has been able to make itself
appreciated not only in Italy bears the name Aliante. It formed in Coltano in 2017
and immediately fed to the public the album “Forme Libere” (2017 - M.P.
Records) with which it immediately put itself in a good light. In fact, the
music on offer gathers the best of Italian Prog, and is completely
instrumental. On keyboards Enrico Filippi played until the second album
entitled “Sul Confine” (2019 - M.P. & Records), and then left and embarked
on new sound adventures. His achievement today bears the name Teodicea, a trio
completed by Giacomo Putrino (drums and percussion) and Jacopo Morandi (bass). Teodicea is a branch of theological philosophy that
studies the relationship between God's righteousness and the presence in the
world of evil, a strong message to describe the musical path to take. It is
employed as a cinematic soundtrack thanks mainly to the care of the
arrangements, while the sounds of this debut entitled “Il Mondo Esausto” go to
tell, through notes, the feelings we experience daily in life. For this very
reason, the album's nine compositions are filled with mood changes, varying
from euphoria to frustration. The cover artwork by Luca Di Pietro perfectly
describes the tunes one may encounter while listening, a transport that lifts
body and soul. The artwork is by OndemediE. The first notes of “777” immediately bring out the
keyboards and that atavistic love I referred to earlier for this timeless music
named Prog Rock, here absolutely Genesis and Orme-esque. The more fervent of you will jolt at the reading of
the title of the second track, namely “Gioia E Risoluzione”, a clear reference
to that “Gioia E Rivoluzione” by the timeless Area, actually nothing to do
instrumentally with it. A gentle piano opens and then gives way to the more
rhythmic refrain followed by the roaring Hammond. The basic melody is really
catchy. Putrino's drums introduce “L’Ineluttabile”, another
dip into the past with melancholy, timeless overtones. The rising pacing makes
the imagination sweep to different moods, unique to each of our personality and
experience. And we enter introspection through “Weltschmerz,” a touching track
that at the same time manages to print a hypnotic refrain in the mind; an
excellent showcase for the qualities of the whole. Listening gains breadth
through “Riprendere Di Conscienza” a watercolor drawing, where the colors seem
faded by time. Moody Blues? Procol Harum? I don't know, these were the names
that came to mind while listening. Morandi's arpeggio bass opens “Intro 442”, a kind of
lullaby that seems inspired by Marillion era Fish. In “Lofoten” some chills run
over the skin, the sweetness of the piano has something magical triggered by
Filippi's delicate touch, this is one of the tracks I enjoyed the most. A punt
toward Banco Del Mutuo Soccorso and into jazz could not be missed, “Punto Di Fusione”
takes care of plugging the hole, while the concluding “Il Viaggio Del Moro”
once again launches us into the moors of ethereal fantasy. I consider “Il Mondo Esausto” a pleasant surprise,
especially for the quality of the compositions that touch on various moods and
different time lapses, leaving at the end of the listening the desire to press
the play button again. Congratulations. MS
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