TONY CARNEVALE – Tu Che Mi Puoi
Capire
Soundtrack
srl
Genere:
Alternative / Symphonic Rock
Supporto:
cd/lp – 2022
Entrare
nella musica di Tony Carnevale è come guardare in un caleidoscopio, le
sensazioni che si provano a ogni minimo movimento cambiano. Parlare poi della
sua carriera artistica è davvero difficile, in quanto il pianista, compositore,
orchestratore, direttore artistico, produttore, arrangiatore e chi più ne ha
più ne metta, ha navigato per lungo e largo fra mille generi e artisti. Solo
due nomi, Banco Del Mutuo Soccorso e Patty Pravo, ma la lista è decisamente più
estesa. Numerose anche le sigle televisive realizzate per Mediaset e la RAI.
E’
ideatore del metodo ANORA (l’acronimo di Approccio NOn Razionale), dove la
musica viene vissuta attraverso una lunga esperienza in maniera non
convenzionale, una ricerca sul pensiero espressivo-rappresentativo e sugli
aspetti psicoacustici e psicodinamici del processo creativo e del rapporto di
formazione. Al riguardo all’autore scrive nove libri e diversi articoli in
Narramusica, questo se siete curiosi di approfondire l’argomento: https://tonycarnevale.world/
“Tu
Che Mi Puoi Capire” ha come sottotitolo “Immagini per pianoforte e orchestra”,
ciò lascia intuire il contenuto sonoro, in realtà qui si apre un discorso molto
più articolato in cui la volontà di inserire del Rock dista anni luce da quello
che è accaduto negli anni ’70 quando il Progressive Rock sposa la causa sinfonica,
vedi i Pink Floyd con “Atom Heart Mother”, oppure i Deep Purple, i Nice e i nostrani
New Trolls con il famoso “Concerto Grosso”. In questi casi la scena Rock
impatta con la musica sinfonica in una sorta di fusione a freddo, anche se il
risultato è di gran lunga piacevole ed emozionante. Nel caso di Tony Carnevale
c’è una ricerca differente, non d’accompagnamento, bensì di protagonismo, un
insieme di movimenti stilisticamente difficili da collocare in un genere
predefinito.
L’album
Quasi strumentale è formato da sette movimenti, di cui uno soltanto già edito,
“La Vita Che Grida” scritto nel 1995 con Francesco Di Giacomo (Banco Del Mutuo
Soccorso) e Rodolfo Maltese (Banco Del Mutuo Soccorso).
Il
prodotto esce in formato vinilico con cd allegato, tutto questo per venire
incontro a un appassionato di musica e collezionista con lo scopo di fargli godere
al meglio l’impatto sonoro, ricco di particolari e frequenze atte a un impegno
e concentrato ascolto. Le sfumature sono importanti, come si dice spesso, sono
i particolari che fanno la differenza.
Giochi
di volumi in crescendo, voce su arie soavi , aprono il percorso come per una
colonna sonora di un film attraverso “Il Suono Della Voce” dove gli strumenti
sembrano divertirsi a giocare a nascondino nel pentagramma. La parte dei fiati
richiama per certi versi il lavoro di “Atom Heart Mother” (Pink Floyd) ma è
soltanto una breve percezione, perché come ho avuto già modo di esprimere, si è
in un continuo mutamento di stili e situazioni. Il Piano disegna paesaggi color
acquarello intramezzandosi nell’irruenza potente dell’orchestra.
“Quel
Discorso Che Non Abbiamo Mai Finito…” sussurra sensazioni amorevoli, nascoste
in genere dentro l’animo di ognuno di noi. Carnevale sgocciola note al
pianoforte che passeggiano nei ricordi, nei colori, negli odori, tutte quelle
situazioni che associano certe fasi della nostra vita a un suono, ed ecco che “Tu
Mi Puoi Capire” ne diventa vera e propria colonna sonora. “Ad Ogni Incontro” è
un brano da ascoltare con attenzione in cuffia. Qui il suono è greve, il cielo
si annuvola sopra le nostre teste con forza e determinazione, ma la solarità
presto giunge a riportare la quiete sottolineata dallo splendido lavoro d’arrangiamento
da parte dell’orchestra. Denoto in ogni passaggio, un uso della sinfonia
altamente professionale rispetto a molto di quello che generalmente ho potuto
ascoltare nel tempo. Pianoforte sempre protagonista anche in “Oltre Le Note”
dove l’artista sembra ragionare sopra ogni tocco. Il lato B del vinile si apre
con i nove minuti di “Pagine Del Libro Dei Sogni”, mai titolo più esplicativo.
Mi ritrovo ad isolarmi dalla realtà impegnato in un ascolto generalmente
affrontato ad occhi chiusi. Qui dominano lo stupore, la quiete tranquillizzante,
tutte sensazioni che fanno stare bene.
Ed
è la volta di “La Vita Che Grida” con la voce di Francesco Di Giacomo. In
questo caso si aggiunge la chitarra elettrica impegnata in un assolo finale
strepitoso, ed è quella di Rodolfo Maltese. Per chi è amante dello storico Banco,
questa è una gemma sinfonica imperdibile.
Chiude
l’opera (perché di questo si tratta) “…Al Tempo Meravigliosamente Perso Insieme”,
un volteggio leggiadro delle dita sopra i tasti d’avorio.
“Tu
Che Mi Puoi Capire” è un disco che definirei terapeutico oltre che eseguito in
maniera impeccabile, una gemma fuori contesto, fuori tempo e luogo, un isola
felice in cui affidare la nostra anima che ha bisogno sia di ricordi sia di
sensazioni per vivere al meglio. Ecco, la musica di Tony Carnevale è vita! MS
Versione Inglese:
TONY
CARNEVALE – Tu Che Mi Puoi Capire
Soundtrack Ltd.
Genre: Alternative / Symphonic Rock
Support: cd/lp - 2022
Entering Tony Carnevale's music is like looking into a
kaleidoscope, the sensations one feels with every slightest movement change.
Talking then about his artistic career is really difficult, as the pianist,
composer, orchestrator, art director, producer, arranger, and you name it, has
sailed far and wide among a thousand genres and artists. Just two names, Banco
Del Mutuo Soccorso and Patty Pravo, but the list is definitely more extensive.
Also numerous are the television theme songs he has made for Mediaset and RAI.
He is the creator of the ANORA method (the acronym for
Approach NOn Rational), where music is experienced through a long experience in
an unconventional way, a research on expressive-representational thinking and
the psychoacoustic and psychodynamic aspects of the creative process and the
training relationship. In this regard the author writes nine books and several
articles in Narramusica, this if you are curious to learn more: https://tonycarnevale.world/
“Tu Che Mi puoi Capire” has as its subtitle ‘Images
for Piano and Orchestra,’ this hints at the sonic content, in reality a much
more articulated discourse opens up here in which the desire to include Rock is
light years away from what happened in the 1970s when Progressive Rock married
the symphonic cause, see Pink Floyd with ‘Atom Heart Mother’, or Deep Purple,
Nice and our own New Trolls with the famous ”Concerto Grosso”. In these cases
the Rock scene impinges on symphonic music in a kind of cold fusion, although
the result is by far pleasant and exciting. In Tony Carnevale's case there is a
different quest, not for accompaniment, but for protagonism, a set of movements
that are stylistically difficult to place in a predefined genre.
The album Almost Instrumental consists of seven
movements, only one of which has already been edited, “La Vita Che Grida”
written in 1995 with Francesco Di Giacomo (Banco Del Mutuo Soccorso) and
Rodolfo Maltese (Banco Del Mutuo Soccorso).
The product is released in vinyl format with an
accompanying CD, all in order to meet the needs of a music lover and collector
with the aim of making him or her enjoy the sonic impact to the fullest, rich
in details and frequencies suitable for committed and concentrated listening.
Nuances are important, as is often said, it is the details that make the
difference.
Volume games in crescendo, vocals on dulcet tunes ,
open the path as if for a film soundtrack through “The Sound Of The Voice”
where the instruments seem to enjoy playing hide and seek in the staff. The
woodwind part is in some ways reminiscent of the work in “Atom Heart Mother”
(Pink Floyd) but it is only a brief perception, because as I have already had
occasion to express, one is in a constant shifting of styles and situations.
The Piano draws watercolor landscapes interspersed in the powerful impetuosity
of the orchestra.
“That Speech That We Never Finished...” whispers
loving feelings, usually hidden inside everyone's soul. Carnevale drips piano
notes that stroll through memories, colors, smells, all those situations that
associate certain phases of our lives with a sound, and “Tu Mi puoi Capire”
becomes its true soundtrack. “Ad Ogni Incontro” is a track to be listened to
carefully on headphones. Here the sound is heavy, the sky clouds over our heads
with strength and determination, but the sunshine soon comes to bring back the
quiet underscored by the splendid arrangement work by the orchestra.
I denote in each passage, a highly professional use of
the symphony compared to much of what I have generally been able to hear over
time. Piano also always takes center stage in “Beyond The Notes” where the
artist seems to reason over every touch. Side B of the vinyl opens with the
nine-minute “Pages From The Book Of Dreams”, never a more explanatory title. I
find myself isolating myself from reality engaged in listening generally
approached with eyes closed. Awe dominates here, a tranquilizing stillness, all
feel-good sensations.
And it is the turn of “La Vita Che Grida” with the
voice of Francesco Di Giacomo. In this case the electric guitar engaged in a
resounding final solo is added, and it is that of Rodolfo Maltese. For those
who love the historic Banco, this is a symphonic gem not to be missed.
Closing the work (for that is what it is) is “...Al
Tempo Meravigliosamente Perso Insieme”, a graceful twirling of the fingers over
the ivory keys.
“Tu Che Mi puoi Capire” is a record that I would call
therapeutic as well as impeccably executed, a gem out of context, out of time
and place, a happy island in which to entrust our souls that need both memories
and sensations to live to the fullest. Here, Tony Carnevale's music is life! MS
...meraviglioso!
RispondiEliminaAnche a me è piaciuto moltissimo. Concordo.
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