Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

venerdì 20 dicembre 2024

Rock Progressivo Anno 2024

 

ROCK PROGRESSIVO anno 2024

Considerazioni libere

Di Massimo Salari




 
Scandito come gocce d’acqua che cadono lentamente e sistematicamente nello stesso punto, il tempo procede il suo cammino con o senza il consenso umano. Probabilmente il tempo è una delle poche cose in cui ancora non siamo stati capaci di fare danni, anche se lo sogniamo.
I lettori italiani sanno bene in che periodo viviamo, agli amici fuori nazione dico che qui da noi la libertà è solo un sostantivo per il dizionario italiano, la realtà è ben altra cosa. Gli strumenti tecnologici hanno visto maggiorata la funzione di controllo e manipolazione mentale.
Vi starete chiedendo il perché di questo preambolo incongruente all’argomento, ebbene così estraneo non è, moltissime band hanno preferito quest’argomento per i loro album concept, il più citato assieme all’AI e alle fiabe in senso generico.
Nel 2024 ciò che ho notato nell’indagare e leggere nel web, è ancora questa eterna e insanabile discrepanza sul significato del termine Progressive Rock (…e che palle!). Personalmente ho capito che a nulla è servito scrivere un libro sull’argomento (“Post Prog Moderno – L’Alba Di Una Nuova Era”), nemmeno per far discutere o chiarire dei concetti. Credo che dopo quattro libri musicali, mi dedicherò solamente ai romanzi, sicuramente sarà meglio.
Sono personalmente stanco di ripetere le stesse cose, ci sono ancora i talebani del Prog che non ritengono tale il genere moderno (che da solo non ha significato se non abbinato a un genere), come se per loro la sperimentazione fosse morta negli anni ’70. Come se tutta la vita bisogna suonare come i Genesis, allora si, che sei Prog! Come se tutta la vita devi avere una tecnica assurda per fare musica logorroica e complessa, allora si che sei Prog!
Il Progressive Rock è un’attitudine.
Vi giuro, è l’ultima volta che lo dico: Prog è l’abbreviazione di Progressive, cioè di “Progredire”, tentare di cambiare le coordinate di un genere, per cui Progressive Rock, Progressive Metal, Progressive Folk, Progressive Jazz e così via all’infinito sono tentativi di mutare un genere ben specifico. Dire “Io ascolto Prog” non ha alcun significato a meno che sei musicalmente parlando onnivoro e aperto a ogni tipo di contaminazione, ma così generalmente non è. Ad esempio è difficile che un Progghettaro Rock puro apprezzi il Metal Progressive, esclusi dei rari casi. Certo è che alcune band odierne a loro volta tentano nuove soluzioni, ma sono passati sessanta anni e il Progressive Rock di oggi non può essere uguale a quello passato. Sono cambiate le mode, le tecnologie strumentali e soprattutto il contesto sociale che ricopre il ruolo maestro nella musica dai tempi dei tempi. Ho persino sentito dire che oggi le band (o artisti), non hanno idee e neppure tecnica strumentale, ciò denota un’analisi superficiale e infondata sull’argomento. Chiaro che esistono realtà meno ferrate, ma queste ci sono sempre state, anche in passato! Sono cresciute in maniera esponenziale le uscite discografiche, per cui la matematica porta a un inevitabile calcolo delle probabilità. Però il buono c’è sempre stato in ogni periodo.
Venendo alle band attuali, queste sono sempre impegnate nella ricerca, ma non suoneranno più come i Genesis, tuttavia sono anche loro Progressive Rock! Chi suona oggi il genere come negli anni ’70, può essere conteggiato nel termine, ma soltanto per settoriale indicazione sonora, per questo esiste oggi il termine “Post Prog Moderno”,  ossia portare avanti la voglia di cambiamento distante dagli stilemi del passato. Un paletto per non mischiare per esempio gli Opeth con i suddetti Genesis.
Ognuno di noi è attaccato alla musica con cui è cresciuto, non accettando il nuovo, per cui questo mio discorso resterà a molti un’accozzaglia di stupidaggini, ecco l’incongruenza della mentalità “Progressiva”, l’elevarsi al dotto della musica con i gusti più raffinati e rimanere nella bolla del passato. Un poco come se oggi dovessimo ancora andare in giro a piedi e che l’invenzione della ruota non fosse servita a nulla.
I gusti musicali non si discutono, la musica più bella del mondo è solo quella che ti piace, ma la storia non s’inventa.
Potete non essere concordi con me, liberi ognuno di avere un proprio credo, questo è soltanto il mio.
Detto ciò, vediamo rapidamente una carrellata di dischi che sono usciti in questo 2024 e che mi hanno colpito maggiormente.
A livello estero, sono ancora i big a fare da traino, anche se qualche sorpresa non è mancata.
Ho apprezzato il ritorno dei SOLARIS con “Martian Chronicles III: I Or A.I.”, i VIIMA di “Väistyy Mielen Yö”, i RITUAL con “The Story of Mr. Bogd Part 1”, l’interessante ritorno degli OPETH con “The Last Will and Testament”, i THE ARISTOCRATIC con “Duck The Aristocrats”, l’inossidabile NEAL MORSE & THE RESONACE e il loro “No Hill For A Climber”, e poi TONY LEVINE, MADRIGAL, AGUSA, BIG BIG TRAIN, BENT KNEE, KARFAGEN, AMAROK, e soprattutto il Prog Folk dei francesi ODDLEAF nell’ottimo “Where Ideal and Denial Collide”.
Nulla di trascendentale, soltanto buona musica che di questi tempi credetemi non è poco.







Per quello che concerne il Progressive Rock Italiano ne avete una ampia carrellata nel blog stesso, tuttavia tengo a nominare per primi i RAVEN SED.
Ho apprezzato molto la ricerca di CLAUDIO MILANO, TONY CARNEVALE, GIANNI VENTURI, il ritorno dei DAAL, MERGIN CLUSTER, il Prog classico e intramontabile dei CELESTE, LE ORME, BAROCK PROJECT, i MOONDBOUND, QUANAH PARKER, PHAEDRA, NORTHNER LINE, MOTO ARMONICO, PROWLERS, MACROSCREAM, IL CUBO DI RUBIK, MAURO MONTOBBIO, L’UOVO DI COLOMBO, CAMBIO DELLA GUARDIA, ALIANTE, TEODICEA, ODESSA, AETHER, DGM, LEVIATHAN, LETHE, NOTTURNO CONCERTANTE, IL SENTIERO DI TAUS, LUNOPHONE, CARMINE CAPASSO, G.O.L.E.M., NICOLA ALESINI e SARO COSENTINO, e TWENTY FOUR HOURS. Non li ho nominati per ordine di gradimento ma casuale, viste le buone proposte a livelli quasi equi.




Quindi tanta buona musica anche in questo 2024 e mi scuso con chi non ho nominato o che non ho ancora avuto modo di ascoltare.
La musica c’insegna che ogni periodo ha il buono e il meno buono, ma ricordiamoci sempre che dietro a un disco c’è un lavoro, un concetto, tanto tempo dedicato e passione, per questo consiglio di ritagliare più tempo libero per l’ascolto, ossia di dedicare attenzione a cosa si ascolta e non un fugace mordi e fuggi magari da un telefonino.
Ascoltiamo!
Buone feste a tutti, un augurio grande che possa giungere in ogni vostra casa e famiglia!
Prog on!


 Versione Inglese:


PROGRESSIVE ROCK year 2024
Free Thoughts

By Massimo Salari




 
Punctuated like drops of water falling slowly and systematically in the same spot, time proceeds its path with or without human consent. Time is probably one of the few things in which we have not yet been able to do damage, even if we dream of it.
Italian readers are well aware of the times we live in, to friends outside the nation I say that here in our country freedom is just a noun for the Italian dictionary, the reality is quite different. Technological tools have seen an increased function of mental control and manipulation.
You may be wondering why this incongruent preamble to the topic, well so unrelated it is not, many bands have preferred this topic for their concept albums, the most cited along with AI and fairy tales in a general sense.
In 2024 what I have noticed in investigating and reading on the web, is still this eternal and irremediable discrepancy on the meaning of the term Progressive Rock (...and what the heck!). Personally, I realized that it was of no use to write a book on the subject (“Post Modern Prog - The Dawn Of A New Era”), not even to make people discuss or clarify concepts. I think that after four music books, I will devote myself only to novels, surely it will be better.
I am personally tired of repeating the same things, there are still the Prog Taliban who do not consider the modern genre (which by itself has no meaning unless coupled with a genre) to be such, as if experimentation died for them in the 1970s. As if all your life you have to sound like Genesis, then yes, you are Prog! As if all your life you have to have absurd technique to make logorrheic and complex music, then yes you are Prog!
Progressive Rock is an attitude.
I swear to you, this is the last time I'll say it: Progressive is short for “Progressive,” that is, attempting to change the coordinates of a genre, so Progressive Rock, Progressive Metal, Progressive Folk, Progressive Jazz and so on ad infinitum are attempts to mutate a very specific genre. To say “I listen to Prog” has no meaning unless you are musically speaking omnivorous and open to all kinds of contamination, but that is generally not the case. For example, it is difficult for a pure Progghettarian Rock person to appreciate Progressive Metal, except in rare cases. Certainly it is that some of today's bands in turn try new solutions, but sixty years have passed and today's Progressive Rock cannot be the same as the past. Fashions have changed, instrumental technologies have changed, and above all the social context that plays the master role in music since the days of yore.
. I have even heard that bands (or artists) today, do not have ideas or even instrumental technique, this denotes a superficial and unfounded analysis on the subject. Clearly, there are less fermented realities, but these have always been there, even in the past! Record releases have grown exponentially, so the math leads to an inevitable calculation of probabilities. There has always been good in every period, though.
Coming to current bands, these are always committed to research, but they will no longer sound like Genesis, yet they too are Progressive Rock! Those who play the genre today as they did in the 1970s can be counted in the term, but only by sectional sonic indication, which is why the term “Modern Post Prog” exists today, i.e., carrying forward the desire for change away from the styles of the past. A stake not to mix for example Opeth with the aforementioned Genesis.
 
Each of us is attached to the music we grew up with, not accepting the new, so this speech of mine will remain to many a hodgepodge of nonsense, here is the incongruity of the “Progressive” mentality, rising to the duct of music with the most refined tastes and staying in the bubble of the past. A little like we still have to walk around today and that the invention of the wheel was of no use.
Musical tastes are not debated, the best music in the world is just the music you like, but history is not invented.
You may disagree with me, free everyone to have their own beliefs, this is only mine.
Having said that, let's quickly look at a roundup of records that came out in this 2024 and impressed me the most.
Overseas, it is still the biggies that lead the way, although a few surprises were not lacking.





I enjoyed the return of SOLARIS with “Martian Chronicles III: I Or A.I.,” VIIMA's “Väistyy Mielen Yö,” RITUAL with “The Story of Mr. Bogd Part 1,” the interesting return of OPETH with ‘The Last Will and Testament,’ THE ARISTOCRATIC with ‘Duck The Aristocrats,’ the stainless NEAL MORSE & THE RESONACE and their ‘No Hill For A Climber,’ and then TONY LEVINE, MADRIGAL, AGUSA, BIG BIG TRAIN, BENT KNEE, YANG, KARFAGEN, AMAROK, and especially the Prog Folk of the French ODDLEAF in the excellent ”Where Ideal and Denial Collide.”
Nothing transcendental, just good music which in these times believe me is not little.
As far as Italian Progressive Rock is concerned you have an extensive roundup of it in the blog itself, however I would like to mention RAVEN SED first.
I really enjoyed the research of CLAUDIO MILANO, TONY CARNEVALE, GIANNI VENTURI, the return of DAAL, MERGIN CLUSTER, the classic and timeless Prog of CELESTE, LE ORME, BAROCK PROJECT, the MOONDBOUND, QUANAH PARKER, PHAEDRA, NORTHNER LINE, HARMONIC MOTION, PROWLERS, MACROSCREAM, THE RUBIK'S CUBE, MAURO MONTOBBIO, PIGEON'S EGG, CHANGE OF THE GUARD, GLIDER, THEODICY, ODESSA, AETHER, DGM, LEVIATHAN, LETHE, NOCTURNE CONCERTANTE, THE PATH OF TAUS, LUNOPHONE, CARMINE CAPASSO, G. O.L.E.M., INNER PROSPEKT, NICOLA ALESINI and SARO COSENTINO, and TWENTY FOUR HOURS. I have not named them in order of liking but random, given the good offerings at almost equal levels.





So a lot of good music in this 2024 as well, and I apologize to those I have not named or haven't had a chance to hear yet.
Music teaches us that every period has the good and the not-so-good, but let's always remember that behind a record there is work, a concept, a lot of dedicated time and passion, which is why I recommend carving out more free time for listening, that is, paying attention to what you are listening to and not a fleeting bite maybe from a cell phone.
Let's listen!
Happy holidays to all, a big wish may it reach every one of your homes and families!
Prog on!

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