Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

domenica 29 dicembre 2024

Actionfredag

ACTIONFREDAG - Lys Fremtid I Mørke
Diger / A’Marxe
Genere: Scuola Di Canterbury
Supporto: lp / cd – 2024






La scena nordica in territori come Svezia e Norvegia, ha contribuito in maniera essenziale negli anni ‘90 alla ripresa del genere Rock Progressive. Mentre per il Neo Prog anni ’80 i punti di riferimento di band come Marillion, Pendragon, IQ, etc sono stati i Genesis, Pink Floyd e Camel, nel Prog nordico gli Anglagard, Landberk, Anekdoten e Sinkadus (per fare alcuni esempi) sono stati principalmente i King Crimson. Da questo connubio fuoriescono capolavori che ancora oggi si possono ascoltare con estremo piacere, ma non si tratta solo di nuovo Prog, anche la Scuola Di Canterbury ha avuto un forte rilancio grazie a gruppi come Tusmorke, Panzerpappa, e gli attuali Woobler.
Come in ogni genere, esistono collaborazioni fra band che scaturiscono nel classico “supergruppo”, come nel caso dei norvegesi Actionfredag, che comprendono musicisti di Tusmørke, Jordsjø, Panzerpappa, Lupa, Meer, la Maria Orieta Band e i Chronicles Of Father Robin. Si formano nel 2010 e suonano Progressive Rock / Jazz Rock con contaminazioni Heavy Metal. Già nel 2023 con l’album d’esordio intitolato “Turist I Eget Liv”, il gruppo formato da Ivar Haugaløkken Stangeby (tastiere), Aksel Valheim Lem (chitarra), Katrina Lenore Sjøberg (voce), Martin Hella Thørnquist (chitarra, voce), Espen Fladmoe Wolmer (batteria), e Ola Mile Bruland (basso), attira l’attenzione del pubblico canterburiano, oltre agli addetti ai lavori. Il livello compositivo ed esecutivo della band è ottimo, e dimostra come la cultura al riguardo sia fortemente radicata nel loro dna stilistico.
In questo secondo album “Lys Fremtid I Mørke”, la maturazione e l’intesa fra i componenti non è soltanto confermata, bensì consolidata.  Sin dall’iniziale “Angst Oppå Bordet", si può estrapolare l’interesse degli Actionfredag nei confronti del mondo King Crimson, grazie alle sonorità nervose e ai riff incessanti. Per la realizzazione di quest’album si avvalgono di una numerosa serie di special guest che ricoprono principalmente lo scenario dei fiati.
“Dalai Lama's Five Dollar Mamas I”, aumenta il ritmo e in certi momenti richiama il sound dei The Flower Kings, band svedese d’importanza storica proveniente dai Kaipa per la presenza del chitarrista e cantante Roine Stolt. Le fughe Jazz impreziosiscono ulteriormente l’ascolto.
Maggiormente riflessiva “Karesuando Camping”, qui la dolcissima voce di Katrina Lenore Sjøberg sposa a pieno la causa in cui il Jazz si palesa soprattutto grazie ai giri di basso di Ola Mile Bruland.
 “Planet Bygningsetaten” è il classico esempio di Scuola Di Canterbury, quella incontaminata e ricca di riferimenti anni ’70. Con un intro di chitarra arpeggiata “Cloudboy Blidbop” mostra il lato più orecchiabile e Folk della band, a testimonianza della capacità di apportare uno sguardo ulteriore al mondo musicale, capacità che in pochi artisti si può riscontare. A questo punto in maniera non convenzionale giunge “Ping Pong Lovesong”, bonus track che si può ascoltare soltanto nella versione cd dell’album, essa non fa altro che introdurre “Dalai Lama´s Five Dollar Mamas II”, altra fuga nel Jazz moderno e ricercato.
Fra i brani che ho maggiormente apprezzato per struttura e ricerca, specialmente per gli arrangiamenti orchestrali, è “Ja Noir”, e dico per chi dovesse conoscerla che qui ci sono richiami alla band Oiapok.
Ulteriore passo nella sperimentazione Jazz e dintorni giunge da “Slipp Ivar Fri”, qui sono i Gentle Giant a fare di tanto in tanto capolino, specialmente nella parte vocale che dialoga con la chitarra.
Il vociare della breve “Litt Mye” conduce alla conclusiva “Thank You Kleveland”.
“Lys Fremtid I Mørke” è un disco di una raffinatezza rara, ricercata, un esempio di come la Scuola Di Canterbury può vivere felicemente anche nei nostri giorni grazie alla freschezza delle composizioni. Bellissimo! MS







Versione Inglese:


ACTIONFREDAG - Lys Fremtid I Mørke
Diger / A'Marxe
Genre: School Of Canterbury
Support: lp / cd - 2024


The Nordic scene in territories such as Sweden and Norway, made an essential contribution in the 1990s to the revival of the Progressive Rock genre. While for 1980s Neo Prog the reference points for bands like Marillion, Pendragon, IQ, etc. were Genesis, Pink Floyd, and Camel, in Nordic Prog the Anglagard, Landberk, Anekdoten, and Sinkadus (to give a few examples) were mainly King Crimson. Out of this union came masterpieces that can still be listened to today with extreme pleasure, but it is not just new Prog, the School Of Canterbury also had a strong revival thanks to groups like Tusmorke, Panzerpappa, and the current Wooblers.
As in any genre, there are collaborations between bands that result in the classic “supergroup”, as in the case of Norway's Actionfredag, which includes musicians from Tusmørke, Jordsjø, Panzerpappa, Lupa, Meer, the Maria Orieta Band, and the Chronicles Of Father Robin. They formed in 2010 and play Progressive Rock / Jazz Rock with Heavy Metal contaminations.
 As early as 2023 with their debut album titled “Turist I Eget Liv”, the group formed by Ivar Haugaløkken Stangeby (keyboards), Aksel Valheim Lem (guitar), Katrina Lenore Sjøberg (vocals), Martin Hella Thørnquist (guitar, vocals), Espen Fladmoe Wolmer (drums), and Ola Mile Bruland (bass), attracts the attention of the Canterburian public, as well as insiders. The band's compositional and performance level is excellent, showing how the culture in this regard is strongly rooted in their stylistic DNA.
In this second album “Lys Fremtid I Mørke”, the maturation and understanding among the members is not only confirmed, but consolidated.  Right from the opening “Angst Oppå Bordet”, one can extrapolate Actionfredag's interest in the world of King Crimson, thanks to the nervous sounds and incessant riffs. For the realization of this album they make use of a large number of special guests who mainly cover the woodwind scenario.
“Dalai Lama's Five Dollar Mamas I”, picks up the pace and at certain moments recalls the sound of The Flower Kings, a historically important Swedish band from Kaipa due to the presence of guitarist and vocalist Roine Stolt. Jazz fugues further embellish the listening experience.
More reflective “Karesuando Camping”, here Katrina Lenore Sjøberg's very sweet voice fully espouses the cause in which Jazz is manifested mainly through Ola Mile Bruland's bass turns.
 “Planet Bygningsetaten” is a classic example of the School Of Canterbury, the pristine one full of 70s references. With an arpeggiated guitar intro “Cloudboy Blidbop” shows the band's more catchy, Folk side, a testament to their ability to bring an additional look at the musical world, an ability that can be found in few artists. At this point in an unconventional manner comes “Ping Pong Lovesong”, a bonus track that can only be heard on the CD version of the album, it merely introduces “Dalai Lama´s Five Dollar Mamas II,” another escape into modern and sophisticated Jazz.
Among the tracks that I most appreciated in terms of structure and research, especially the orchestral arrangements, is “Ja Noir”, and I say for those who might be familiar with it that there are callbacks to the band Oiapok here.
Further step into Jazz experimentation and environs comes from “Slipp Ivar Fri”, here it is Gentle Giant that peeps in from time to time, especially in the vocal part that dialogues with the guitar.
The vocal of the short “Litt Mye” leads to the concluding “Thank You Kleveland”.
“Lys Fremtid I Mørke” is a record of rare, sought-after refinement, an example of how the School Of Canterbury can live happily even in our days thanks to the freshness of the compositions. Beautiful! MS



 
 



2 commenti:

  1. Carissimo Massimo, ero certo che un tale capolavoro prima o poi venisse recensito da te. Come ti ho scritto di recente, ritengo la Norvegia attuale, la capitale mondiale nel suonare un rock progressivo non banale e senza i soliti cliché. Di questo disco, che ormai, mi sta accompagnando in questi inutili giorni di feste, con guerre truculente vicine a noi, senza uno spiraglio di trattativa, per non pensare alla politica italiana, con personaggi di una incompetenza e ideologia rivolta agli anni 30 del Novecento, non ho trovato molto efficace l' intervento di Roine Stolt dei Flower Kings, che in un contesto così colto lo trovo molto fuori luogo. È certamente un ottimo esecutore, ma a parte le primissime pubblicazioni, trovo il gruppo svedese di una pacchianeria rivolta al mero esibizionismo. Altra cosa i Kaipa dei 70, anche loro oggi rovinati per sempre. Essendo alla fine di questo anno, dove ognuno fa la sua lista dei migliori dischi usciti, personalmente sono abbastanza d' accordo con le uscite che hai descritto, non tutte e io ne avrei aggiunte di altre più sul versante Jazz rock, R.I.O. magari anche i Jack'o the clock. Ma personalmente non faccio classifiche, e ritengo che non sia stata una grande annata per il nostro caro amato genere. Ma sicuramente metto sul podio questo lavoro, sperando possano continuare a sfornare tali delizie.
    Mi scuso per lo sfogo politico estero e soprattutto interno, ma soffrire altri 3 anni o forse anche 8 di questo governo che strizza l'occhio ai neo fascisti, ritira la patente a chi ha fumato cannabis 10 giorni prima ma risulta come un drogato alla guida è inaccettabile. Lo avessero fatto in Francia avrebbero bruciato il parlamento. Ma noi italiani siamo indifferenti, menefreghisti con un' analfabetizzazione di ritorno.
    Caro Massimo, ti auguro un buon anno e alla tua famiglia e per le tue prossime recensioni sempre interessanti.

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  2. Caro Ivano, come hai ragione... Ti auguro un felicissimo 2025, ne abbiamo tutti bisogno, oggi più che mai!

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