Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

giovedì 26 dicembre 2024

Blind Golem

BLIND GOLEM – Wunderkammer
Andromeda Relix
Distribuzione: Ma.Ra.Cash Records
Genere: Hard Rock
Supporto: cd – 2024





L’inossidabile Hard Rock prosegue il granitico cammino anche in Italia grazie al ritorno dei Blind Golem e all’attenzione della Andromeda Relix di Gianni Della Cioppa. Sin dalla splendida copertina di Rodney Matthews, si evince lo stile proposto prossimo ai maestri del genere come Uriah Heep e Deep Purple. I Blind Golem si formano con il nucleo iniziale proveniente dai Forever Heep e dopo il buon debutto del 2022 intitolato “A Dream Of Fantasy” dove non a caso si avvalgono della partecipazione del tastierista storico Ken Hensley (Hriah Heep), si apprestano al secondo full lenght “Wunderkammer” aperto dal singolo “Born Liars”.
La storia del genere c’insegna di un mondo fatto di energia pulita, musica sempre supportata da una buona tecnica strumentale, ma quello che rende un disco Hard Rock pienamente godibile è il divertimento che solo una band ben amalgamata sa trasmettere. 
I componenti Silvano Zago (chitarre) e Francesco Della Riva (basso, voce) sono gli ideatori del progetto e suonano nei Bullfrog, solida band di Hard Rock Blues. Simone Bistaffa (tastiere) ha partecipato a progetti come Forever Deep, Tolo Marton (Le Orme), John Papa Boogie, Walter Mantovanelli (batteria) con All Souls Day, Paul Chain, Rocken Factory, mentre Andrea Vilardo (voce) con Moto Armonico, Trifase e Scorpions Tribute. Daniela Pase partecipa ai cori, così Fabio Serra alle tastiere aggiunte e cori, e Alessandra Adami voce narrante in “It Happened In The Wood”.
Il libretto cartaceo che accompagna il cd è piacevole nell’insieme, qui si può vedere nella foto centrale la band in azione, a seguire immagini di oggetti antichi che riportano a noi il tempo passato.
Le undici tracce che compongono l’album iniziano con “Gorgon” dall’incedere trascinante, un perfetto biglietto da visita con cui farsi conoscere. La stanza è invasa dagli anni ’70, un antiruggine per le orecchie, e non lo dico soltanto da vecchio nostalgico. Questi suoni senza tempo si danno staffetta con “Some Kind Of Poet”, mentre schegge impazzite di R.J. Dio s’infilzano di tanto in tanto nel corpo della struttura sonora. Eppure non tutto sembra datato, il ritornello ad esempio ha la propria contemporaneità.
In “Endless Run” le tastiere ricamano frange di Prog Rock, uno dei brani più curati anche in fase corale. “Man Of Many Tricks” riporta l’ascolto nel cadenzato e classico Hard Rock con semplicità, in maniera diretta ed efficace.
La band mostra i muscoli attraverso “How Tomorrow Feels” e lo fa con sapienza altalenando parti ruggenti a momenti pacati aventi lo sguardo rivolto agli anni ’80. Ancora una volta le coralità ricoprono un ruolo di primaria importanza apportando alla musica maggiore corposità. I quasi otto minuti di “Golem!” trasudano storia. Le chitarre elettriche si pongono in evidenza fra riff e buoni assolo. Vengono raggiunte dalle tastiere che donano un tocco d’inatteso Neo Prog.
 “How Tomorrow Feels” alterna ballata a energia Rock. Come ho avuto modo di dire, Alessandra Adami apre “It Happened In The Woods”, composizione ricercata dalle tinte dark. I Blind Golem dimostrano di alternare brani in maniera da tenere sempre alta l’attenzione.
Ed è la volta del singolo apripista “Born Liars”, trascinante, ruffiano al punto giusto, il classico pezzo che si stampa in testa. Il ritornello richiama di molto lo stile Toto. E avanti imperterriti negli intenti con “Green Eye”, altro tassello classic Hard Prog. La chiusura è in mano di “Coda... Entering The Wunderkammer”, fra voci incrociate e arrangiamenti ben strutturati, questi suggellano un disco che va applaudito per tanti motivi, oltre a quelli citati aggiungo freschezza ed emotività. Tutto ciò non sarebbe possibile se una band non possedesse tecnica, intesa e cultura storica della musica. Da avere senza ombra di dubbio. MS







Versione Inglese:


BLIND GOLEM - Wunderkammer
Andromeda Relix
Distribution: Ma.Ra.Cash Records
Genre: Hard Rock
Support: cd - 2024


The stainless Hard Rock continues the granitic path also in Italy thanks to the return of Blind Golem and the attention of Gianni Della Cioppa's Andromeda Relix. Right from the beautiful cover art by Rodney Matthews, the proposed style close to the masters of the genre such as Uriah Heep and Deep Purple is evident. Blind Golem was formed with the initial nucleus coming from Forever Heep and after the good 2022 debut titled “A Dream Of Fantasy” where, not surprisingly, they availed themselves of the participation of the historical keyboardist Ken Hensley (Hriah Heep), they are getting ready for their second full-length “Wunderkammer” opened by the single “Born Liars”.
The history of the genre teaches us of a world made of clean energy, music always supported by good instrumental technique, but what makes a Hard Rock record fully enjoyable is the fun that only a well blended band can convey. 
Members Silvano Zago (guitars) and Francesco Della Riva (bass, vocals) are the creators of the project and play in Bullfrog, a solid Hard Rock Blues band. Simone Bistaffa (keyboards) has participated in projects such as Forever Deep, Tolo Marton (Le Orme), John Papa Boogie, Walter Mantovanelli (drums) with All Souls Day, Paul Chain, Rocken Factory, while Andrea Vilardo (vocals) with Moto Armonico, Trifase and Scorpions Tribute. Daniela Pase participates on backing vocals, so does Fabio Serra on added keyboards and backing vocals, and Alessandra Adami narrator on “It Happened In The Wood”.
The printed booklet that accompanies the CD is pleasing overall, here one can see in the central photo the band in action, followed by images of old objects that bring back to us the past time.
The eleven tracks that make up the album begin with “Gorgon” with its sweeping procession, a perfect calling card with which to make themselves known. The room is invaded by the 1970s, an anti-rust for the ears, and I am not just saying this as an old nostalgic man. These timeless sounds relay each other with “Some Kind Of Poet”, while mad shrapnel from R.J. Dio sticks in the body of the sound structure from time to time. Yet not everything sounds dated, the refrain for example has its own contemporaneity.
In “Endless Run”, keyboards embroider bangs of Prog Rock, one of the most carefully crafted tracks even in the choral phase. “Man Of Many Tricks” brings the listening back into the cadenced and classic Hard Rock with simplicity, straightforwardly and effectively.
The band shows its muscles through “How Tomorrow Feels”, and does so expertly by alternating roaring parts with quiet moments having its gaze turned to the 1980s. Once again the choruses play a major role bringing more body to the music. The nearly eight minutes of “Golem!” exude history. Electric guitars take center stage between riffs and good solos. They are joined by keyboards that lend a touch of unexpected Neo Prog.
 “How Tomorrow Feels” alternates between ballad and Rock energy. As I have had occasion to say, Alessandra Adami opens “It Happened In The Woods”, a searching composition with dark overtones. Blind Golem demonstrate alternating tracks in a way that always keeps the attention.
And it's the turn of the opening single “Born Liars”, dragging, pandering to the right point, the classic song that sticks in the head. The chorus is very reminiscent of the Toto style.
And forward undaunted in intent with “Green Eye”, another classic Hard Prog piece. Closing is in the hands of “Coda. Entering The Wunderkammer”, amidst crisscrossing vocals and well-structured arrangements, these seal a record that should be applauded for so many reasons, in addition to those mentioned I add freshness and emotionality. All this would not be possible if a band did not possess technique, understanding and historical culture of music. To be had without a shadow of a doubt. MS








4 commenti:

  1. Una scoperta. Chi come me ha una cultura musicale rock anni 70/80 si sente a proprio agio nell'ascolto. Bello il ritorno dalla variazione di solo della chitarra su una tonalità per niente "scontata". Grazie Max per i preziosi spunti musicali!

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  2. Ciao Roberto! Grazie a te per condividere con me questa musica senza tempo. Ti ringrazio di cuore.

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  3. Da fervente amante delle sonorità hard rock dei 70, ovviamente Deep Purple su tutti, per l'organo hammond del maestro (buon anima) Jon Lord, trovo questi due brani abbastanza piacevoli. L' hard rock con le venature blues come anche i primi Whitesnake, e senza la mancanza delle tastiere è un richiamo a cui non puoi non rispondere. Magari in futuro se riuscissero a trovare la loro strada senza essere per forza derivativi, potranno fare un bel salto di qualità. La stoffa c'è. Anche i Italia. Speriamo non spariscono come quelle band che nei primi 2000 riproposero questo stile ne spuntavano come funghi, poi quasi tutti spariti. Speriamo una lunga vita a questa band.

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