FAR
VIBES – Time’s Up
Andromeda
Relix
Genere:
Dark Rock – Post Prog Moderno
Supporto: cd – 2024
Maurizio
Cucchiarini è cofondatore chitarrista e cantante dei Run After To, Fabio Marra batterista
della stessa band, ha esplorato ogni angolo della musica, dal metal al blues
fino a immergersi nella fusion, e assieme decidono di dare vita a questo nuovo
progetto nominato Far Vibes.
Con
loro suonano Dany Russo (chitarra e voce), Marco Terenzi (chitarra e voce), e
Andrea Giaro (basso).
Dopo
l’esperienza con i Run After To, Marra si trasferisce a Milano e si unisce a
diverse band locali, tra cui la fusion band Spike, e a seguire la
collaborazione con Enzo Fazi, chitarrista funk/blues.
Maurizio
Cucchiarini invece, dopo i Run After To, partecipa a diversi progetti musicali
tra cui Vicinicinici e i Backdoor Honey.
La
tematica scelta per il concept composto di nove brani, è la fase terminale
della vita di Gesù che va dall’ultima cena alla resurrezione, dove il Time’s Up
è il “tempo scaduto” che incontriamo nella vita, e nel caso di Gesù è la presa
di coscienza, la sofferenza, la paura, i tradimenti e i mille dubbi che ha prima
di abbracciare il Padre e lasciare alle spalle tutta la materia che l’ha
accompagnato fino a quel momento. Il nome della band significa in italiano “vibrazioni
lontane”, queste nascono nel periodo del lockdown forzato, dove la volontà dei
due musicisti di dare vita al progetto anche a distanza è grande.
Il
cammino alla ricerca della serenità e dell’elevazione spirituale inizia con
l’immancabile “Intro” il quale immerge l’ascoltatore nel mondo riflessivo dei
Far Vibes. In atmosfere scure e pacate, la chitarra rilascia arpeggi su note
sostenute che riportano al mondo dei primi Porcupine Tree. “Last Supper” trova
il punto di forza nel ritornello e negli arrangiamenti sempre in linea con
alcune leggi della Psichedelia. Fra i brani più lunghi dell’album grazie ai sei
minuti abbondanti c’è “Gethsemane”, partitura elettrica in cui il Dark sound è
sottolineato dalla voce di Cucchiarini. Il cantato spesso è al limite del
recitato e si adopera secondo la struttura armonica donando all’insieme un’enfasi
particolare. Il cambio di tempo riporta anche nel territorio del Progressive
Rock, ma non inteso come suono quanto per attitudine.
“Pilate”
ripropone una veste cadenzata ricca di energia, immaginate i Black Sabbath o i
primissimi Judas Priest, sposarsi con la band di Steven Wilson. In
“Flagellation” la drammaticità regna sovrana, il dolore di questo figlio che si
raccomanda al padre e alla madre si frappone fra le note al limite dell’Heavy
Metal. Si ammorbidisce il sound con “Way Of The Cross”, brano sicuramente
prossimo alla formula canzone rispetto quanto ascoltato sino ad ora. Buone le
melodie di fondo che fanno da tappeto. Il momento drammatico della crocifissione
è registrato in “Crucifixion”, altro tassello sonoro non scontato dell’intero
lavoro in cui le capacità compositive di Cucchiarini mostrano la propria
malleabilità. E sopraggiunge la morte di Cristo in “Death”, titolo di nome e di
fatto. In questo pezzo potrete scorgere molti punti di fusione con il passato
Rock. E non si poteva concludere se non con la risurrezione, il bel messaggio
di speranza a cui restiamo avvinghiati per dare un senso all’esistenza. Ed ecco
che “Resurrection – The End” è ricolmo di atmosfere eteree, magiche, solenni,
tuttavia sempre sotto il velo Dark con cui i Far Vibes agiscono.
Il
Dark proposto dai Far Vibes pone lo sguardo al presente, alternando parti
elettriche ad altre sognanti spesso adiacenti al Progressive Rock per un risultato
affascinante e di certo non scontato. “Time’s Up” è un prodotto che si fa
ascoltare con attenzione dal quale fuoriescono riff generosi di adrenalina. MS
Versione Inglese:
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