Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

giovedì 2 gennaio 2025

Pepe Maina

PEPE MAINA - Echoes From A Distant Land
Autoproduzione – CD Baby
Genere: Elettronica / Psichedelia / Prog Rock
Supporto: Digital – 2025





Nel circuito elettronico e psichedelico italiano, uno dei nomi più importanti da citare è senza dubbio quello del polistrumentista Pepe Maina.
La sua storia artistica inizia da molto lontano, discograficamente parlando dal 1977 con l’ottimo album “Il Canto Dell'Arpa E Del Flauto”. Frangenti Folk, Prog Rock e Psichedelici si fondono in un amalgama avvolgente, questo stile si ripeterà nel corso della carriera sino ai giorni nostri con l’aggiunta di elettronica. Maina realizza ben trentuno album in studio, questo invidiabile traguardo spetta solamente a chi è davvero un grande artista, soprattutto per la qualità delle opere, tutte interessanti e d’atmosfera. Il nome Pepe Maina probabilmente non è conosciuto ai più a causa del genere intrapreso, di certo non popolare ma espressamente mirato alla musica per la mente e sappiamo bene che, soprattutto di questi tempi, il genere non navighi in buone acque.
Ma il vero artista è questo, nulla piega la sua volontà nell’esprimere quello che è, e soprattutto di mettere a nudo la propria sensibilità.
E come ben rappresenta la copertina dell’album, “Echoes From A Distant Land” è un viaggio fantastico al limite del lisergico, pur restando con i piedi radicati al terreno del Prog Rock, questo soprattutto grazie all’uso del flauto. Certi fattori possono condurre all’inevitabile paragone con gli inglesi Ozric Tentacles, in effetti alcuni punti di congiunzione si possono estrapolare durante l’ascolto, ma anche Deuter, Jade Warrior e Peter Michael Hamel.
Le composizioni sono nove, tutte di media e lunga durata, a iniziare dalla splendida “Snow Eagle”, che da sola vale il prezzo del disco. Qui il mondo di Pepe Maina, si staglia in tutto lo splendore, soprattutto nei momenti delicati accompagnati dal flauto che fa da ponte fra il Folk e il Prog Rock. No, nulla a che vedere con i Jethro Tull, come la mia descrizione potrebbe fare intendere, bensì un sound gentile rivolto soprattutto alle band prima citate.
“Dance Of The Six Planets” apre al mondo lisergico attraverso una ritmica ammaliante impreziosita da suoni etnici. Un ascolto attento e concentrato spedisce l’immaginazione in un mondo incantato e ipnotico.
“A Psychedelic Winter Afternoon” cela nel titolo il paesaggio e le sensazioni di un pomeriggio invernale, leggermente malinconico ma espressamente adatto a scaldare l’animo. Ottimo il lavoro della chitarra elettrica. “Kintsugi” apre alla natura con il canto d’uccelli e una sensazione di pace avvolge la stanza. Non distante “Messages” pondera note in raffinata armonia, mentre “Otto Goes To None” spazia nella Psichedelia più onirica. Il cliché si ripete anche negli ultimi brani in cui la finale title track esplode in tutta la sua magnificenza. 
Questa è musica completamente strumentale, non servono le parole per declamare certe argomentazioni. “Echoes From A Distant Land” potrà essere sicuramente una colonna sonora per le vostre giornate di completo relax, e scoprirete un mondo incantato di colori e forme. MS 







Versione Inglese:


PEPE MAINA - Echoes From A Distant Land
Self-Production - CD Baby
Genre: Electronic / Psychedelia / Prog Rock
Support: Digital - 2025


In the Italian electronic and psychedelic circuit, one of the most important names to mention is undoubtedly that of multi-instrumentalist Pepe Maina.
His artistic history begins far back, discographically speaking since 1977 with the excellent album “Il Canto Dell'Arpa E Del Flauto”. Folk, Prog Rock and Psychedelic bangs come together in an enveloping amalgam, this style will be repeated throughout his career until the present day with the addition of electronics. Maina makes no less than thirty-one studio albums, this enviable achievement belongs only to those who are truly great artists, especially for the quality of the works, all of which are interesting and atmospheric. The name Pepe Maina is probably not known to most because of the genre undertaken, certainly not popular but expressly aimed at music for the mind, and we know well that, especially these days, the genre is not sailing in good waters.
But the true artist is this, nothing bends his will in expressing what he is, and especially to lay bare his sensibility.
And as the album cover well depicts, “Echoes From A Distant Land” is a fantastic journey bordering on lysergic, while remaining with its feet rooted to the Prog Rock ground, this especially thanks to the use of the flute. Certain factors may lead to the inevitable comparison with England's Ozric Tentacles, indeed some points of conjunction can be extrapolated while listening, but also Deuter, Jade Warrior and Peter Michael Hamel.
There are nine compositions, all of medium to long duration, starting with the splendid “Snow Eagle”, which alone is worth the price of the disc. Here the world of Pepe Maina, stands out in all its splendor, especially in the delicate moments accompanied by the flute that acts as a bridge between Folk and Prog Rock. No, nothing to do with Jethro Tull, as my description might imply, but rather a gentle sound aimed especially at the aforementioned bands.
“Dance Of The Six Planets” opens to the lysergic world through bewitching rhythmics embellished with ethnic sounds. Careful and concentrated listening sends the imagination into an enchanted and hypnotic world.
“A Psychedelic Winter Afternoon” conceals in its title the landscape and feelings of a winter afternoon, slightly melancholy but expressly suited to warm the soul. Excellent electric guitar work. “Kintsugi” opens to nature with birdsong and a feeling of peace envelops the room. Not far away “Messages” ponders notes in refined harmony, while “Otto Goes To None” ranges into the most dreamlike psychedelia. The cliché is also repeated in the final tracks in which the final title track explodes in all its magnificence. 
This is completely instrumental music; no words are needed to declaim certain arguments. “Echoes From A Distant Land” can surely be a soundtrack for your days of complete relaxation, and you will discover an enchanted world of colors and shapes. MS

 

 




Nessun commento:

Posta un commento