NONSOLO PROGROCK, blog di informazione musicale ed altro
a cura di MASSIMO SALARI
Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica
venerdì 10 gennaio 2025
Sailor Free
SAILOR
FREE – Spiritual Revolution 3 Tide
Records Genere:
Heavy Prog Supporto:
cd – 2024
Il
movimento Spiritual Revolution People chiude la propria trilogia suonata e
raccontata dalla band Sailor Free con “Spiritual Revolution 3”. Gli
Spiritual Revolution People sono una cerchia di persone che hanno una specifica
corrente di pensiero riguardo all’andamento sociale ed economico della nostra
era, e combattono per ottenere Entropia, un dispositivo che potrebbe dare
energia gratuita al mondo intero, spirituale e fisica. Così
descrivono le note che accompagnano il disco al riguardo: “E’ facile trovare in
questa nostra allegoria agganci con la realtà, specialmente ora che è davanti
agli occhi di tutti (coloro che vogliono vedere) la strategia di potere messa
in atto dagli oligarchi che, al contrario, vorrebbero cancellare qualsiasi
forma di condivisione delle risorse naturali, del sapere, dell’informazione,
dei mezzi per la tutela della salute…”. La
band attiva dal 1991 con alle spalle quattro album, è sempre composta da David
Petrosino (voce, tastiere, basso, chitarra), Stefano “The Hook” Barelli
(chitarra), Alphonso Nini (basso, cori), e Stefano Toni (percussioni, cori). Sono
passati otto anni dal secondo capitolo intitolato “Spiritual Revolution 2”, un
disco che convinse sia la critica di settore sia il pubblico, e oggi ci
propongono altri dieci brani a cavallo del Progressive Rock e dell’Hard Rock,
musica consigliata agli amanti dei Porcupine Tree e Riverside. Con
loro vengono reclutati special guest come Luca Calabrò (batteria), Stefano
Falcone (batteria), Claudio Mosconi (basso), Nando Citarella (tammorra),
Stefano Ribeca (sax, low whistle, shannai), Brian Petrosino (cori), e Cecilia
Amici (cori). Il
cd è accompagnato da un elegante booklet cartonato con la grafica diretta da
Marzia Maier. “Spiritual
Ouverture III” è il breve strumentale che apre l’album con tastiere, chitarra e
le percussioni di Stefano Toni, assieme conducono a “Incognito”, pezzo
elettrico d’atmosfera. Qui lo stile della band è a nudo, fra Heavy Prog e Post
Prog moderno. Il cantato in lingua inglese è cadenzato, di personalità, senza
mai tentare il passo più lungo della gamba, mentre le sonorità ariose
richiamano i primi Porcupine Tree e di rimbalzo i Riverside. Il
battito scandito di un metronomo apre la cadenzata “All I Need”, un brano
eccellente sia sul lato compositivo che di arrangiamento, questo grazie alle
coralità di Cecilia Amici. Effetti si aggirano durante i passaggi più vigorosi
alternati a momenti maggiormente riflessivi. Ma
è con “The Ghoul Within” che i Sailor Free mostrano i muscoli, aiutandosi con
la potenza distorta delle chitarre, a tratti roboanti. La formula “schiaffo e
bacio” ha sempre il suo fascino, così gli interventi malinconici in modalità Grunge
anni ’90. Non
esistono lunghi brani in “Spiritual Revolution Part 3”, a testimonianza di una
cura accurata per la sostanza, poche dunque le divagazioni inutili, si bada al
sodo, come accade in “So Beautiful”, quasi una ballata dal ritornello facilmente
memorizzabile. “Not
For Me” pone uno sguardo al passato in maniera più evidente rispetto quanto
ascoltato sino ad ora, fra Prog e interventi arabeggianti. Elettronica a
supporto per “Let Me In” con tanto di voice phone, un pezzo intricato e non
scontato fra tastiere e molte chitarre Heavy a destrutturare l’ascolto. E la
ricerca prosegue attraverso “Disappear”, a tratti ruffiana quanto basta per farci
smarrire fra le sue note. Indovinato l’intervento del sax di Stefano Ribeca.
Anche “Gambilng” non scherza e si accosta ancora di più al mondo di Steven
Wilson e soci. Tante le coralità ancora una volta affidate a Cecilia Amici
questa volta supportata da Brian Petrosino, Alfonso Nini, e Stefano Toni. A
sorpresa, rispetto gli altri brani, si presenta un assolo di chitarra. Il
cerchio si chiude con la strumentale “The Watcher”, nuovamente tastiere,
chitarra e percussioni, proprio come nell’intro iniziale. La
musica dei Sailor Free è ad ampio spettro, senza restrizioni di sorta, adatta a
un pubblico sicuramente aperto di mente e alle contaminazioni, specialmente
quelle dei nostri tempi più recenti. Un disco che si ascolta con estremo
piacere, non fatevelo sfuggire. MS
Versione Inglese:
SAILOR FREE - Spiritual Revolution 3 Tide Records Genre: Heavy Prog Support: cd - 2024
The Spiritual Revolution People movement closes its
trilogy played and told by the band Sailor Free with “Spiritual Revolution 3”. Spiritual Revolution People are a circle of people who
have a specific current of thought regarding the social and economic trend of
our era, and they fight to obtain Entropy, a device that could give free energy
to the whole world, spiritual and physical. This is how the notes accompanying the record describe
it in this regard: “It is easy to find in this allegory of ours hooks with
reality, especially now that it is before everyone's eyes (those who want to
see) the power strategy put in place by the oligarchs who, on the contrary,
would like to erase any form of sharing of natural resources, knowledge,
information, means of health protection...”. The band, active since 1991 with four albums behind
them, is still composed of David Petrosino (vocals, keyboards, bass, guitar),
Stefano “The Hook” Barelli (guitar), Alphonso Nini (bass, backing vocals), and
Stefano Toni (percussion, backing vocals). Eight years have passed since the second chapter titled
“Spiritual Revolution 2”, a record that convinced both industry critics and the
public, and today they offer us ten more songs straddling Progressive Rock and
Hard Rock, music recommended for Porcupine Tree and Riverside lovers. With them are recruited special guests such as Luca
Calabrò (drums), Stefano Falcone (drums), Claudio Mosconi (bass), Nando
Citarella (tammorra), Stefano Ribeca (sax, low whistle, shannai), Brian
Petrosino (backing vocals), and Cecilia Amici (backing vocals). The CD is accompanied by an elegant hardback booklet
with artwork directed by Marzia Maier. “Spiritual Overture III” is the short instrumental
that opens the album with keyboards, guitar and Stefano Toni's percussion,
together leading to ‘Incognito,’ an electric atmospheric piece. Here the band's
style is bare bones, between Heavy Prog and modern Post Prog. The
English-language vocals are lilting, with personality, never attempting to
overstep the mark, while the airy sounds recall early Porcupine Tree and bounce
back to Riverside. The rhythmic beat of a metronome opens the cadenced “All
I Need”, an excellent song on both the compositional and arrangement sides,
this thanks to Cecilia Amici's choruses. Effects wander during the more
vigorous passages alternating with more reflective moments. But it is with “The Ghoul Within” that Sailor Free
show their muscles, helping themselves to the distorted power of the guitars,
at times bombastic. The slap-and-kiss formula always has its appeal, so do the
melancholy interventions in 90s grunge mode. There are no long tracks in “Spiritual Revolution Part
3”, testifying to a careful attention to substance; few therefore are the
unnecessary digressions, they cut to the chase, as happens in “So Beautiful”,
almost a ballad with an easily memorized refrain. “Not For Me” places a glance at the past in a more
obvious way than what we have heard so far, between Prog and arabesque
interventions. Supporting electronics for “Let Me In” complete with voice
phone, an intricate and unassuming piece between keyboards and many Heavy
guitars to deconstruct the listening. And the search continues through
“Disappear”, at times pandering just enough to make us get lost among its
notes. The intervention of Stefano Ribeca's saxophone is guessed. “Gambilng”
also doesn't mess around and gets even closer to the world of Steven Wilson and
co. Many choruses once again entrusted to Cecilia Amici
this time supported by Brian Petrosino, Alfonso Nini, and Stefano Toni.
Surprisingly, compared to the other tracks, a guitar solo shows up. The circle closes with the instrumental “The Watcher”,
again keyboards, guitar, and percussion, just as in the opening intro. Sailor Free's music is wide-ranging, with no
restrictions whatsoever, suitable for an audience that is certainly open-minded
and to contaminations, especially those of our most recent times. A record to
be listened to with extreme pleasure, do not miss it. MS
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