NYL – Nyl
Psych Up Melodies
Genere: Psychedelic / Progressive Rock
Supporto:
cd – 2011 (1976)
Se
ci prendiamo l’onere di andare a spulciare accuratamente gli anni ’70 in ambito
Rock, allora ci accorgiamo che questo periodo è costellato di micro opere degne
di nota. Molteplici sono gli album che fanno della Psichedelia, oppure del Prog
Rock, Hard Rock e simili, un mondo tutto da scoprire. Non si finisce mai di
stupire, vuoi perché allora alcuni album sono stati male distribuiti e stampati
in poche copie, oppure vuoi per un pubblico probabilmente saturo di questo
genere di sonorità, visto che queste partono già dagli anni ’60, rimane il
fatto che i collezionisti hanno il loro bel da fare e curano con estrema
gelosia la copia a propria disposizione valutandola spesso con un prezzo
elevato. A questo punto subentrano le beneamate (o odiate a seconda se si
possiede la copia originale) ristampe, spesso ri-masterizzate, a portare
giustizia a questi lavori oramai impolverati giacenti nell’oblio. Nascono
addirittura case discografiche apposite per questo tipo di lavoro. Non è però
questo il caso della Psych Up Melodies di Fabrizio Di Vicino che invece lavora con
band odierne, ma resta anche attenta a certi prodotti datati e sempre
Psichedelici. Si va a riscoprire un album molto interessante, quello dei
francesi Nyl, nati dai Cheval Fou per mano del chitarrista Michel Peteau e del
batterista Stéphane Rossini. Qui si avvalgono di vari collaboratori fra i quali
spicca il bassista dei Magma, Jannick Top. Quest’unico album che ci relegano,
viene anche ristampato nel 1993 dalla Legend Music, e nel 2011 appunto dalla
Psych Up Melodies, mentre l’originale è datato 1976 per opera dell’Urus
Records.
Il
disco è suddiviso in due blocchi, il primo è l’album completo formato da otto
canzoni più una bonus track, il secondo è l’operato live della band.
La
musica proposta è infarcita d’influenze quali il Krautrock, Free Jazz e il
sound di alcune band come Amon Duul, Magma, Gravity Train, Pink Floyd e Ange.
L’artwork del libretto che accompagna il cd è documentato di foto degli anni
che furono. Il suono del disco è buono.
Il
disco si apre con un brano della durata di otto minuti dal titolo “Nyl”
impreziosito da un flauto. Subito le carte sono in tavola, le chitarre
psichedeliche giocano un ruolo fondamentale, così il ritmo insistente, tutto
molto Space Rock, ma anche Zeuhl. Basta chiudere gli occhi e vi troverete a
volteggiare nella stanza a braccia aperte. Si tira il respiro con la successiva
“Abery”, vera e propria canzone che questa volta non volge all’improvvisazione,
bensì alla melodia con strofe e ritornello. Voce leggermente acida ma gradevole
in un pezzo al confine della ballata. Il profumo degli anni ’70 si sprigiona in
tutto il suo fulgore in “Nyarlathotep”, da qui in avanti tutti brani brevi e
incisivi, ricchi di cambi di tempo e umorali, ecco l’accostamento anche al
Progressive Rock, come nella jazzata “Shatt” e il suo sax. Un encomio a parte
per l’acustica “Ailes D’Or” cantata in lingua madre, il francese. Il pezzo
gioca anche sulle voci maschili e femminili. A gusto personale, ritengo “Ibha”
uno dei momenti migliori dell’album, ottima Psichedelia, pur essendo la
conclusiva del primo blocco. Segue la breve bonus track, leggiera e
impalpabile, fra suoni insistenti di sottofondo fatti con la chitarra e il sax
in evidenza.
La
seconda ondata del disco, quella live, porta con sé altre sorprese, come una
scappata nel mondo improvvisato e rumoristico dei primi Pink Floyd in “Jaguar
I” e “Jaguar II”. Qui si evince la carica espressiva ed emotiva che queste band
in sede live riescono a rovesciare sul pubblico, veri e propri trip sonori
senza ritorno.
Un
complimento per la Psych Up Melodies, con l’auspicio di incontrare nel tempo
altre perle come questa, capisco che scavare è difficile e che non sempre si
trovino album di una certa qualità, tuttavia la speranza è sempre l’ultima a
morire. Un disco che consiglio vivamente
a tutti gli amanti del genere e degli anni ’70 in generale. Perla. MS
Versione Inglese:
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