Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

sabato 17 luglio 2021

Amedeo Giuliani

AMEDEO GIULIANI – Il Viaggio Di Chinook
Music Force – Egea Music
Genere: Cantautore
Supporto: cd – 2021




E’ sempre un piacere nel 2021 ascoltare un cantautore. Dopo aver passato anni di crisi profonda il genere sembra in questi ultimi periodi scrollarsi di dosso quella polvere gettata dai cambiamenti musicali dettati dai tempi moderni. Il cantautore spesso è impegnato, ha qualcosa che vuole esternare e condividere, relegando il concetto voluto in diverse formule che possono variare dalla poesia (vedi De Andrè e moti altri) al linguaggio popolare duro e diretto come spesso sanno fare i più Rocker (vedi Ivan Graziani). Quante perle negli anni abbiamo ascoltato e soprattutto cantato con loro.
Questa musica fa pensare, al di la di ogni pretesto. E’ coraggiosa perché mette alla luce l’anima di un artista che non esita a darsi in pasto al pubblico, tanto grande è la voglia di dire ciò che si pensa che sovrasta la timidezza. Nulla ferma colui che crede in ciò che dice e che “è”, perché l’”essere” è più forte dell’illusorio “apparire”.
Amedeo Giuliani è di Pescara, il suo curriculum è davvero invidiabile, nel 2000 vince il Festival Musica La Vita Live e nel 2009 porta a casa il premio nazionale La Canzone Del Sole nella categoria “Premio migliore musica” con un certo Mogol alla giuria. Dunque è chiaro che siamo al cospetto di un musicista che non soltanto dedica anima  e corpo alla causa, bensì dalle grandi qualità compositive. Certamente nascono da un attento ascolto rivolto al passato, a quei cantautori che già ho accennato, ma evidentemente la personalità qui gioca un ruolo importante.
Nel 2008 esordisce con l’album “Il Fantasma Del Buio” (Wide Production/Music Force), nel 2010 è la volta del concept “Monadi” (Wide Production) e oggi a dodici anni di distanza ritorna con “Il Viaggio Di Chinook”.
Il disco è accompagnato da un libretto esaustivo per testi e spiegazioni oltre che di immancabili foto che ritraggono l’artista con la sua chitarra. Dieci le canzoni contenute, suonate assieme a Adriano Guarino (chitarre, basso, batteria, tastiere), Fabio Petrella (organo in “La Gabbia Di Vetro”), Alessandra De Luca (pianoforte in “Vorrei Essere Il Mare”), Francesco Marranzino (contrabbasso in “Luna Cubana”), Cinzia Carla’ (voce in “Non Aver Paura”), Francesco Mazzeo (percussioni in “Mela Acerba”) e Fernando Giuliani (voce in “Non Aver Paura”).
Ma chi è questo Chinook che intraprende il viaggio (e che viaggio!)? E’ il pesce salmone, la sua è una odissea titanica, sin da giovane parte dal fiume per poi raggiungere le acque del Mare Del Nord. Dopo una esistenza in queste gelide acque ritorna a ritroso nel fiume, faticando controcorrente per raggiungere i luoghi natii. Qui Giuliani ne trae una metafora di vita per l’essere umano il quale come un salmone lotta contro vicissitudini, travagli e disavventure varie. Il Chinook si sposa alla perfezione alla causa.
Venendo alla musica  “Gabbia Di Vetro” è in qualche modo legata al cantautorato classico a cavallo fra gli anni ’70 ed ’80, mentre il testo ci ragguaglia sul fatto che  “C’è sempre un biglietto pagato e una valigia pronta alla porta, una stazione  e un treno che ti aspetta per portarti via”. Quello che tengo a sottolineare di questo brano molto orecchiabile è l’assolo di chitarra nel finale, finalmente qualcuno che impreziosisce sa valorizzare, usanza nel cantautorato purtroppo sempre meno adoperata. La dolcezza de “Il Casellante” è una ballata nostalgica avvolta in vecchi ricordi. Il ritmo sale con “Figlio Di Un’Idea” , qui tutta la crème de la crème riguardo il cantautorato impegnato degli anni ’70, ed un pizzico di Folk che rende tutto canticchiabile in perfetto stile Stefano Rosso. Gli arpeggi di chitarra aprono “Neve”, tassello ancora da cantare con Giuliani. Basta tanto poco per emozionare, ma attenzione all’interno convivono notevoli accenni storici a testimonianza che l’autore ha vissuto la materia in prima persona, più che studiata. “Luna Cubana” è un'altra ballata che mette in mostra le capacità tecniche nei dolci arpeggi, il calore delle note avvolge. “Artista Di Strada” alza la voce, l’argomento è molto sentito e così la musica perfettamente si adegua alla situazione. L’artista di strada è colui che suona ciò che gli pare, un anticonformista, trapela nel brano per certi versi un poco d’invidia ma ancora una volta è l’assolo di chitarra elettrica a centrare il bersaglio.
“Mela Acerba” volge lo sguardo nel mondo di Angelo Branduardi, mentre “Codice A Barre” fa capolino nel Rock, “siamo un avatar digitale” e a seguire un breve assolo di matrice Pinkfloydiana. Il mare di Pescara è in apertura di “Non Aver Paura”, coccola sonora per tranquillizzare, a chiudere “Vorrei Vedere Il Mare”, l’anima del cantautore è nuda e Amedeo Giuliani non ha paura di lasciarsi guardare.
Viva la musica italiana, viva la musica che ti fa cantare, ma soprattutto pensare. Bellissimo raffinato disco, dategli una chance. MS




 

Nessun commento:

Posta un commento