THE
PIANO ROOM – 2084
Irma
Records | Self distribuzione
Genere: Strumentale/elettronico
Supporto: cd – 2019
Dietro
al progetto The Piano Room risiede il musicista e compositore di musiche per il
cinema e tv Francesco Gazzara. “2084” è
il quarto titolo in studio, dopo “The Piano Room” (2006), “Early Morning”
(2007) e “Breath Feel” (2009).
Qui
l’artista vuole omaggiare “2084: The End Of The World” di Boulaem Sansal che riprende
a sua volta il romanzo “1984” di George
Orwell, pubblicato nel 1949. Altra fonte d’ispirazione è quel “1984” del
chitarrista ex Genesis Anthony Phillips.
Il
disco elettronico è supportato da numerose tastiere, molte delle quali donano
al lavoro quel profumo vintage che spesso è anche sinonimo di alta qualità.
Ecco allora Polymoog, Arp 2600, Arp Odyssey, Prophet 5, Korg MS20, Mellotron,
Hammond B3, pianoforte Yamaha CP80 e l’ inconfondibile drum machine Roland
CR-78 per intenderci quella usata dai Genesis in “Duke” e da Phil Collins in “In
The Air Tonight”.
“2084”
è composto fondamentalmente da quattro tracce di medio lunga durata, fra gli
otto ed i nove minuti l’uno, in più ci sono tre bonus tracks, “2084 Part1”,
“2084 Part2” e “Epilogue 2084” tutte e tre in versione piano acustica.
Molto
del lavoro è strutturato sul piano elettroacustico Yamaha CP80 e il sound
Genesis è inevitabilmente e fortemente
presente, così come certi passaggi strutturali.
Una
dolce melodia quasi nenia, si sciolina durante l’ascolto di “Prologue 2084”, e riesce
ad ipnotizzare l’ascoltatore trasportandolo in una dimensione di assoluta
tranquillità e rilassatezza. Questo è il brano più breve dell’album con i suoi
cinque minuti e mezzo.
Gli
anni ’70 si affacciano da “2084 Part1” in poi, la musica è molto semplice e
cura l’aspetto emotivo oltre che sonoro, senza strafare. “2084 Part2” non fa
altro che confermare l’andamento di quanto descritto sino ad ora, anche se in
maniera più gioiale ed aperta. Praticamente il disco si evolve in un suo
crescendo sia sonoro che emotivo.
La
conclusiva “Epilogue 2084” fa la gioia di tutti i sostenitori di queste
tastiere, drum machine compresa. Molti i ricordi che affiorano all’ascolto.
Le
tre bonus tracks solo piano trascinano l’ascoltatore ancora più in alto, in
lidi eterei e ariosi. Le versione di questi brani acquistano una nuova magia.
“2084”
è una vera e propria colonna sonora, sembra di guardare un film, tante le
sensazioni che ne scaturiscono, magari ognuno di noi ne abbiamo una differente,
ma tutte riconducibili a quegli anni che hanno saputo dare tanto alla musica
mondiale, gli anni ’70 e Francesco Gazzara lo sa. MS
PER ORDINARE COPIE: http://www.thepianoroom.it/
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