Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

sabato 8 ottobre 2022

Dark Ages

DARK AGES – Between Us
Andromeda Relix 7 Ma.Ra. Cash Records / Kraken Promotion
Genere: Metal Prog
Supporto: cd – 2022




Quest’ultimo periodo della nostra esistenza ha mostrato la fragilità umana, eventi duri esercitano su di noi una pressione che spesso non sappiamo reggere, a partire dalle pandemie, dalle crisi economiche alle guerre con conseguenze societarie devastanti. Qui di argomentazioni da trattare ce ne sarebbero davvero a migliaia, non a caso molte band oggi riescono nell’intento proponendo dei veri e propri concept sonori, come nel caso dei veronesi Dark Ages. In questo quinto album intitolato “Between Us” trattano di paure e di coraggio, elementi che servono per l’odierna sopravvivenza.
La storica band che si forma nei lontani anni ’80, come sempre riesce a miscelare il Metal con il Progressive Rock attraverso una personalità ben definita. Sempre comandati dal leader Simone Calciolari (chitarra, voce), i Dark Ages sono composti da Roberto Roverselli (voce), Angela Busato (tastiere, flauto, cori), Carlo Busato (batteria) e Gaetano Celotti (basso). Una parola per l’artwork di Angela Busato e Kraken Promotion, colorato e ben realizzato con tanto di foto della band e testi annessi. In tutto questo l'omino nel centro della cover è il funambolico protagonista del viaggio, e che dunque si abbia inizio.
“Pristine Eyes” ci lancia immediatamente all’interno del mondo Dark Ages fatto di cambi di tempo, buoni passaggi di chitarra e interventi di tastiere che possono richiamare alla mente quelle dei maestri Dream Theater ma attenzione, come già espresso qui la personalità la fanno da padrona. Notevoli le capacità vocali di Roverselli, cantante che sa dosare le potenzialità con saggezza. Il ritornello del brano è contagioso, davvero un inizio al fulmicotone. In “Showdown” c’è lavoro per il basso di Celotti, un movimento che è esaltato da un assolo di chitarra piacevolissimo. Le atmosfere diventano maggiormente cupe in “The Villain King” con stacchi di ritmo e un andamento che mi fanno venire alla memoria i grandi Shadow Gallery. Qui le parti vocali mettono in luce le caratteristiche sopra accennate e anche i Savatage sono dietro l’angolo, specialmente nell’arpeggio di chitarra che introduce “Beyond”, ballata gradevolissima arrangiata molto bene e con interventi di flauto. Giochi di ritmo in “Our Lonely Shelter” fra le canzoni più Prog dell’intero disco con piccole scappate anche nel mondo del Neo Prog. “The Great Escape” vedono il protagonista uomo in fuga verso un’uscita che spero possa portare l’umanità verso un mondo migliore, ma questo è solo un mio pensiero che si forma anche durante l’ascolto del dolce flauto di Angela Bussato. Più marcatamente terrestre l’assolo di chitarra elettrica che mette in vetrina le qualità balistiche di Calciolari. Fra i momenti che ho maggiormente apprezzato ci sono quelli di “Riddle From The Stars”, anche The Flower Kings style nei movimenti meno elettrici e quelli della conclusiva “There Is No End”, speranzosa e più solare del concept.
Ho sempre apprezzato la musica dei Dark Ages e anche questa volta ho provato a essere il più obbiettivo possibile. Credetemi se vi dico che non riesco a trovare grandi difetti a questo concept anche perché gli arrangiamenti sono notevoli, buona anche la qualità sonora e la varietà delle soluzioni melodiche che fanno di “Between Us” un album da gustare tutto d’un fiato. Inutile girarci attorno, l’esperienza paga sempre, non serve fare i fenomeni con il pc, serve gavetta nel campo, le idee si mettono in luce soprattutto così, vivendo la musica attraverso la propria pelle. Chi vuole intendere… MS







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