Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

domenica 21 marzo 2021

Celeste

CELESTE – Il Principe Del Regno Perduto
Mellow Records
Genere: Progressive Rock
Supporto: cd – 2020




La storia del Progressive Italiano è ricca di sorprese e di rarità. Esistono piccole gemme nascoste dalla scarsa distribuzione, gruppi che riproducono musica di matrice prettamente inglese arricchita dalle sonorità  mediterranee innate nelle nostre capacità compositive. Un gruppo che negli anni ’70 si fa notare per un gran disco si chiama Celeste ed è di Sanremo, capitanato da Ciro Perrino (tastiere e compositore), il disco in questione è “Celeste [Aka: Principe Di Un Giorno]” mentre corre l’anno 1976. La musica proposta è soavemente Folk, un Prog pacato, gentile, ponderato che colpisce per purezza cristallina. Malgrado tutto, il nostro famoso senso di esterofilia fa si che il gruppo non decolli, anche perché se andiamo a considerare il 1976 sta accompagnando verso la fine il genere in questione. L’arrivo del Punk, della Discomusic e della New Wave fanno scempio del Prog da li a breve termine. Eppure nel tempo il Prog Italiano riesce a fare sempre capolino con dignità, ad esempio negli anni ’90 i Celeste escono con due dischi, “Celeste II” (1991 – Mellow Records) e “I Suoni In Una Sfera (OST)” (1992 – Mellow Records) entrambi davvero interessanti e testimoni di quel suono che li ha caratterizzati. Ma la vera sorpresa, lasciatemi anche aggiungere “la migliore sorpresa”, arriva nel recente 2019 con l’inatteso ritorno e secondo capitolo del principe “Il Risveglio Del Principe” (Mellow Records). Passa poco più di un anno ed ecco Ciro Perrino circondarsi nuovamente di ottimi artisti per registrare il terzo capitolo della storia: “Il Principe Del Regno Perduto”.
Sette tracce ad iniziare dal canto della sirena di “Baie Distanti”, ed il mare fa sentire il suo odore di iodio. Ovviamente le tastiere sono le protagoniste in tutte le proprie forme, dal piano al Mellotron, Eminent, Elka Rhapsody, Farfisa, Hammond organ, Minimoog, ARP 2600, ARP Odyssey, Solina,  etc. etc. Con lui suonano  Francesco Bertone (basso), Enzo Cioffi (batteria), Sergio Caputo (violino), Marco Moro (fluato, sax), e Mauro Vero (chitarre), in più ci sono anche numerose special guest, Marco Canepa (piano), Paolo Maffi (sax), Anna Marra (voce), Edmondo Romano (sax, clarinetto, whistle), Alessandro Serri (voce, chitarra) e Ciro Carlo Antonio Perrino (voce narrante).
Musica semplice, attenta alle melodie e di facile memorizzazione questa dei Celeste, anche nella lunga suite “L'Ultimo Viaggio Del Principe” dove sonorità Orme si incrociano con quelle dei Reale Accademia Di Musica (per chi dovesse conoscerli). Più o meno la strategia dei giochi si aggirano attorno a questi approcci sonori, delicati e d’effetto.
L’odore degli anni ’70 si sprigiona da questi venticinque minuti di musica, dove colori a pastello disegnano nella nostra mente quadri narranti le vicissitudini del principe. Una mini opera che da sola vale il prezzo dell’intero disco. Splendido l’assolo di violino di Sergio Caputo, qui la pelle diventa d’oca.
“(II) Ceruleo Sogno” accoglie l’ascoltatore avvolgendolo di suoni elettronici come in un velo psichedelico ricco di colori scintillanti, questi svaniscono con l’ingresso degli arpeggi di chitarra e dei fiati. Qui si va oltre il Prog, si travalica nella classica melodia italiana, orgoglio per quello che ci rappresenta nel mondo, poi quel Mellotron…
“Viola, Arancio e Topazio” prosegue l’incedere bucolico grazie anche al flauto e al sax, mentre la più breve “ Il Passaggio Di Un Gigante Gentile” lascia adito a riferimenti storici sul genere. “Tornerai Tramonto” non esula da quanto descritto nella recensione sino ad ora, solo un applauso per l’uso riflessivo del pianoforte, così la conclusiva “Nora” mette la parola fine a questo nuovo piccolo gioiello che non deve assolutamente mancare nella discografia sia di un nostalgico che di un nuovo fans del Prog! MS




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