Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

sabato 19 novembre 2022

Emanuele D'Alfonso

EMANUELE D’ALFONSO – Musica Sei
Music Force / Egea Music
Genere: Cantautore
Supporto: cd – 2022




Mettere a nudo la propria anima e darla in pasto al pubblico non è semplice, specialmente se si ha un carattere timido. Un cantautore è spesso fragile, lo diceva anche De Andrè che non è stato di certo un principiante nel settore. I sentimenti sono personali e andando a toccare certe corde si emoziona sia chi interpreta sia chi ascolta. Si ha paura di andare incontro a critiche, così ci si sente vulnerabili, questo è inevitabile, ma la musica oltre che arte è una salutare valvola di sfogo.
C’è chi passa la vita a suonare con gli amici, chi ne intraprende carriera e chi è con i piedi su due staffe, Emanuele D’Alfonso esordisce per Music Force con un disco che lo rappresenta a pieno, una vita passata a suonare dal vivo e un capolino in studio. Elemento della band I Ruvidi, il teatino si adopera nel mondo musicale sin dal 1994, e soltanto oggi decide di mettersi in gioco e lo fa con un esordio particolare composto di tre situazioni differenti, le cover, due inediti e la parte live. Le cover sono protagoniste indiscusse di “Musica Sei”, qui il cantautore mostra quali sono stati i brani significativi che l’hanno accompagnato nell’arco della vita, quelli che sono entrati dentro e hanno lasciato un segno indelebile. I due inediti sono “Musica Sei”, il brano d’apertura, e “Bambina Mia”, due canzoni che potremmo definire sicuramente d’amore. Si accompagna per l’esibizione in studio con Andrea Fontana (batteria), Max Gelsi (basso), Marco “mambo” Boem (piano e tastiere), Ivan Geronazzo (chitarra elettrica) e Massimo Bonanno (chitarra acustica).
Per il resto la protagonista di questo viaggio è la chitarra acustica. Non nascondo che un debutto fatto principalmente di cover mi riporta indietro negli anni, quando grandissime band esordivano nella stessa maniera, un nome su tutte i Beatles.
“Musica Sei” che apre il disco racconta cosa riesce a combinare in noi la musica, o per meglio dire un disco, un brano Rock cadenzato semplice ma coinvolgente, grazie anche a un gradevole ritornello. Iniziano le cover con “Così Celeste” di Zucchero, rispettosa dell’originale e sentita da parte di D’Alfonso. Solare “Rotolando Verso Sud” dei Negrita, il cantautore qui si trova particolarmente a suo agio. Segue un brano davvero difficile per interpretazione perché Tiziano Ferro ha una voce e un’impostazione davvero particolare oltre che caratteristica, sto parlando di “Sere Nere” un grande classico. Ho apprezzato il fatto che D’Alfonso non cerchi di ricopiare il cantante di Latina, restando prevalentemente se stesso.
“Bambina Mia” è come ho avuto già modo di dire, un pezzo inedito e dentro c’è cantato tutto l’amore per la propria figlia, una ballata toccante e ariosa. Molti di noi sicuramente si potranno rispecchiare in questa canzone. Uno sguardo anche nel Rock di Grignani e il pezzo non può essere che “Destinazione Paradiso”, intensità e melodia a braccetto.
Le registrazioni live iniziano con il tributo al grandissimo indimenticato cantautore napoletano Pino Daniele. D’Alfonso imbraccia la sua chitarra e parte con una bellissima versione sentita di “Je So’ Pazzo”. L’asticella della difficoltà sale con “Caruso” di Lucio Dalla, queste sono canzoni che sembrano apparentemente semplici, ma che in realtà non lo sono, anche perché la metrica di Dalla è difficile da eseguire, a parte il ritornello che sappiamo bene essere decisamente popolare. Non manca neppure il classicone italico “Nel Blu Dipinto Di Blu” di Domenico Modugno, qui il cantautore si diverte e va a ruota libera mettendo molta farina del proprio sacco. Ritorna il Rock, che va di moda oggi, quello dei Måneskin con “Torna A Casa”, il tutto sempre e solo con la chitarra acustica. E a proposito di chitarra viene preso in analisi anche Alex Britti con “Oggi Sono Io” e a terminare l’album c’è “Generale” di Francesco De Gregori. Come avete avuto modo di  vedere i gusti di D’Alfonso sono variegati e non banali, così da far risultare l’ascolto davvero scorrevole. L’artista dice “Musica Sei”, io ci aggiungo la parola “vita”. Buon ascolto. MS






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