Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

giovedì 13 novembre 2014

The Sticky Fingers Ltd

THE STICKY FINGERS LTD – The Sticky Fingers Ltd
Logic(il)logic Records / Andromeda Dischi
Genere: Hard Rock
Supporto: cd – 2014


L’Hard Rock è un genere immortale, nel tempo non si sposta di una virgola e resta fedele a se stesso, prerogativa solo delle cose che funzionano. Non ha in Italia un seguito elevatissimo, non è un fuoco, tuttavia in esso la brace è sempre accesa.
Non è la prima volta che mi ritrovo a parlare di un debutto italiano dedito a questo genere adrenalinico, lo faccio comunque sempre con estremo piacere in quanto l’energia proposta da questa musica ha un qualcosa di estremamente puro.
In questo caso arriviamo a Vignola di Modena, dove i The Sticky Fingers Ltd si formano nel 1996 da un idea del chitarrista Lorenzo Mocali. Con lui suonano Inch alla chitarra, Jaypee al basso e Flash alla batteria.
“The Sticky Fingers Ltd.” è formato da dieci canzoni, a partire da “(Do You Feel My) Sticky Fingers”. Con lui si apre un mondo noto, riferimenti agli anni ’70, quando il Blues Hard Rock regala emozioni notevoli. Buono il solo di chitarra e  via libera al pezzo successivo in stile Lynyrd Skynyrd dal titolo “Sweet Delight”, canzone ruffiana e spassosissima, difficile se non impossibile restare immobili all’ascolto, il piede parte da se. Il discorso è analogo anche per altre canzoni, fra le quali la bellissima “Jailhouse Tonight”. La band dimostra  amalgama, l’esperienza annosa è palese, così sanno dove andare a parare e come spezzare l’ascolto, il terzo brano ”Rain Keeps Fallin’” infatti rallenta il ritmo divenendo più cadenzato.
Torna la chitarra Rock sudista con “In The Night”, ancora più spassosa “You’re Wrong” dove la polvere della strada si alza all’ascolto.
I The Sticky Fingers Ltd. sono duri ma in maniera ponderata, ogni brano denota la capacità di controllo della tecnica e dell’insieme, il tutto a favore della buona e semplice melodia, “Serial Killer” è li a dimostrarlo. Notevole anche la  conclusiva “It Ain’t Over”, chitarre e voci.
Disco perfetto per nostalgici del genere, ma anche per chi vuole respirare Rock incontaminato e soprattutto è consigliato a chi ascolta band come Humble Pie, Cream, Faces e Beatles…scusate se è poco. (MS)



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