Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

martedì 1 novembre 2022

Aliante

ALIANTE - Destinazioni Oblique
Mellow Records
Genere: Rock Progressivo Italiano
Supporto: file/cd – 2022




Terza prova in studio per il gruppo Aliante, questa volta per la Mellow Records. Chi ha ascoltato i lavori precedenti, avrà avuto modo di immergersi in queste tipiche sonorità progressive italiane, quelle che non ti tradiscono mai, e proprio come il nome della band suggerisce, fanno volare la fantasia dell’ascoltatore. Musica prettamente strumentale questa proposta in “Destinazioni Oblique”, non è mai fine a se stessa, ossia non ha un solo stile che predomina, ma la formazione mostra un lato culturale dei propri ascolti e gusti davvero esteso. In alcune circostanze possono essere avvicinati alle nostrane Orme, non a caso aprono loro anche il concerto nel 2018 alla Stazione della Birra a Roma, ma è davvero riduttivo relegarli in una specifica posizione.
La band muta, il tastierista Enrico Filippi lascia per il polistrumentista Michele Lenzi (tastiere, fagotto, flauto e chitarra acustica) e quindi a oggi la formazione è la seguente: Davide Capitanio (chitarre elettriche, acustiche ed effetti), Michele Lenzi (tastiere, fagotto, flauto e chitarra acustica).
Alfonso Capasso (basso), Jacopo Giusti (batteria), con la giunta degli special guest Serena Andreini (voce narrante) e Marianna Vuocolo (violino).
La preparazione tecnica dei singoli musicisti è davvero buona, ma la carta vincente di questo disco è nuovamente la facile melodia, quella che ti accalappia dal primo ascolto, e questo non accade solamente a chi è amante del genere, bensì anche a un ascoltatore qualunque aperto alla musica. Dieci canzoni disponibili a ogni innesto sia sonoro sia stilistico fanno si che il tutto scorra al meglio, senza nessuna fase di stanca.
Essendo Rock Progressivo Italiano, con cotanta grafica di copertina, si può presagire un inevitabile balzo negli anni ’70, ebbene ci sono questi collegamenti temporali, ma con l’aumentare degli ascolti ci si rende conto che “Destinazioni Oblique” è qualcosa di differente. I brani, ancora una volta nascono dalle idee dei singoli componenti, e si muovono fra melodie, momenti psichedelici, chitarre e ottimi arrangiamenti.
“Il Mondo Di Fronte” è un classico pezzo Aliante, fatto di pianoforte centellinato ma ecco la chitarra elettrica a subentrare per un sound energico mix fra Orme e Goblin per intenderci. Accoglie l’ascolto il flauto di Lenzi in “Frammenti Di Un Giorno”, altro brano che durante il proseguimento cambia ritmo e dona energia positiva. Le tastiere hanno un ruolo molto importante per la causa Aliante, non sono solo d’accompagnamento ma spesso disegnano vere e proprie linee melodiche. Bello l’assolo di chitarra che sarà sicuramente la gioia di chi ascolta i Pink Floyd e dintorni.
“Home Trip” è come suggerisce il titolo un viaggio dentro casa, le linee di basso ben dialogano con il fagotto, un percorso sonoro introspettivo dove dietro ad ogni angolo coglie una sorpresa. La title track “Destinazione Oblique” è un connubio perfetto e rispettoso fra passato e presente. Serena Andreini narra sopra la chitarra acustica un cammino da affrontare, mentre la musica svolge da bussola. “Cartimandua” sfoggia tutte le caratteristiche del sound Aliante, e non manca di certo la rilassata solarità tipica di noi italiani. “Coda Marea” è infarcita dai suoni del violino di Marianna Vuocolo e fra tutte le canzoni ascoltate probabilmente è la più ricercata con uno sguardo verso il futuro piuttosto che alle spalle. “L’Ultimo Riflesso” è un lento di classe, brano fra i miei preferiti dell’intero album. Ritorna la chitarra elettrica ne “La Salita”, così i cambi di tempo e di soluzioni in un pezzo tipicamente Prog (e ancora Goblin). Un viaggio più folclorico si affronta in “Tra Cielo E Terra” e a concludere “I Pomeriggi Di Armida” altra vetrina per le capacità compositive e tecniche della band. Il disco è già terminato? “Il cammino incomincia, il viaggio è già finito.” come diceva l’indimenticato Pier Paolo Pasolini. E dire che ha una durata di settantasei minuti! MS





 

3 commenti:

  1. Gran bel disco e ottima recensione, come sempre !

    RispondiElimina
  2. Grazie! Beh, si, la semplicità paga spesso e volentieri. Gli Aliante oggi sono una realtà conclamata del Rock Progressivo Italiano.

    RispondiElimina