Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

sabato 11 giugno 2022

Alice & Peter

ALICE & PETER – L’Amore E’ Una Grazia
PMS Studio - BMRG edizioni
Genere: Poesia / Pop / Jazz
Supporto: Libro, cd – 2022


   



Non basta mai parlare d’amore! Sembrerà banale, lo so, ma oggi più che mai abbiamo bisogno di parlarne, cercare di capire l’altro, smetterla di ringhiarci contro tutte le difficoltà aberranti che la vita quotidiana ci rovescia addosso. L’amore è tanto ed è tutto nella vita, l’esistenza gira attorno ad esso e può essere di molteplici tipi: c’è l’amore nei confronti di una persona, di un caro, di un parente, di un animale, un oggetto, un lavoro e così via.
C’è bisogno e non vogliamo ammetterlo, quasi oggi ci facesse paura. L’amore spesso è inconsciamente associato alla fragilità, si ha paura di mettere a nudo la propria anima e il sentimento, oltre che l’angoscia di un eventuale rifiuto da parte della persona coinvolta. Il mondo dell’arte ne è stracolmo di odi, canzoni, quadri, fotografie, film e quindi si potrebbe pensare a un tema inflazionato. No, mi ripeto ma è necessario, l’amore fa girare il mondo.
Ora vi parlo qui di uno sforzo creativo rilevante, realizzato da un artista che il mondo della musica e della poesia oramai conosce da decenni, il cantante Gianni Venturi (Banda Venturi, Altare Thotemico, Moloch e altri progetti solisti). Per chi invece non lo conoscesse, dico che il bolognese ama sperimentare con la voce, cimentandosi in canto armonico, diplofonie oltre che in canti sciamanici. Arguto e attento osservatore della società moderna, trascrive i propri pensieri e rabbie in molteplici testi, poi interpretati nei relativi progetti. Questa volta si getta anima e corpo nella poesia d’amore, “L’Amore E’ Una Grazia” è il risultato raccolto in un libro che accompagna il cd ispirato a esso. La band occasionalmente organizzata per l’evento, porta il nome di Alice & Peter. Con lui suonano tre musicisti di sesso femminile, migliore sensibilità non poteva palesarsi, poiché la donna è il fulcro della vita e dell’amore. Direi che è una perfetta armonia. Margherita Parenti è una batterista laureata con 110 e lode presso il Conservatorio di Mantova e che partecipa a numerosi contesti Jazz. Chiara Brighenti anche lei proviene dal Jazz e suona il basso e il contrabbasso, mentre Marika Pontegavelli è una pianista e cantante Jazz che ha collaborato anche al disco degli Altare Thotemico “Selfie Ergo Sum” (2020 - Ma.Ra. Cash Records).
Galeotto fu il brano “Luci Spente Sul Palco", nato in una serata malinconica di prove in studio, dove Venturi decanta la poesia e Marika Pontegavelli comincia a seguire con il piano. A loro si aggiungono Margherita e Chiara e tutto prende magicamente forma. Il brano malinconico racconta della fine di un tango e delle braccia di una donna in cerca d'amore e attenzione, che danza e si abbraccia da sola. La fine del tango come la fine dell’amore. Del singolo viene estratto il video per opera del regista Eugenio Squarcia.
Dieci lodi delicate fra pop e Jazz, a iniziare dalla breve “Per Te Che Sei Grazia”, brano aperto da una tromba, “Fiori di grazia per te che sei grazia”. Si possono cantare poesie? Non è una domanda poi così scontata in quanto sono due potenti mezzi di comunicazione, Venturi si adopera nello scopo con vigore, come solo lui ci ha dimostrato negli anni, ascoltate “Cuore Cemento” per entrare nel concetto. Il suono del contrabbasso sciolina calde atmosfere per un’ode intitolata “Amiamoci Di Più” ed entriamo a pieno titolo nel Jazz.
Amore è anche sofferenza e l’interpretazione spesso raggiunge connotati dolorosi. Tuttavia non mancano frangenti maggiormente ritmati come nel caso di “Sinfonia Del Colore”. Venturi ha cantato nel passato versi del maestro Roberto Roversi (anche Lucio Dalla) e l’impronta sembra rimasta scalfita nel cuore del vocalist. Momenti più riflessivi colgono l’ascolto in “Saudade”, composto di ricordi e nostalgie. Le dita volano leggere sui tasti d’avorio e una fievole luce illumina la musica di Alice & Peter. “Il Tango Di Buenos Aires” è il sunto di ogni concetto espresso sino ad ora.  C’è ricerca nella musica, spesso le note si sostituiscono alle parole, di per se impresa difficile eppure riescono, l’intro di “Prima Tu O Io?” è esplicativo. Circolare l’armonia di “Ti Amo Ne Sono Certo”, mentre “Luci Spente Sul Palco” potrebbe risiedere nella discografia del maestro Paolo Conte. A chiudere “Ritratto Di Vecchio Allo Specchio”, ritmata, ruffiana con un testo a tratti anche ironico.
In questo lavoro Alice & Peter mettono in pasto al pubblico la loro fragilità amorosa, i sentimenti in cui anche moltissimi di noi possono rispecchiarsi, quindi hanno avuto il coraggio di essere umani e questo è un atto semplicemente splendido. Attenzione però, non vorrei che passasse il concetto di musica melensa tantomeno mielosa, qui non siamo al cospetto della classica formula canzone e quindi distanti da certi inflazionati stilemi.
Credetemi, per un mondo malato d’interessi e gelido nei rapporti, l’amore è l’unica cura e questo libro/disco è un inno all'esistenza oltre che alla caparbietà. MS




 

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