Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

sabato 28 novembre 2020

Eye 2 Eye

EYE 2 EYE – Nowhere Highway
Progressive Promotion Records
Distribuzione: G.T. Music
Genere: Neo Prog
Supporto: cd – 2020




La Francia ha avuto molte band importanti in ambito Rock Progressivo, la storia ci lascia i Magma, gli Ange, i Minimum Vital, Mona Lisa, Pulsar ma moltissime altre anche negli anni a venire, quindi non soltanto nei ’70, ’80 e ‘90. Il Neo Prog francese è altrettanto fiorente ed interessante, gruppi come Drama, Saens, Aside Beside, Skeem e Nemo solo per fare alcuni nomi, ne sono la prova. Fra i più conosciuti ci sono anche gli Eye 2 Eye, quintetto composto oggi da Jack Daly (voce), Bruno Pegues (chitarra), Philippe Benabes (tastiere), Etienne Damin (basso, chitarra) e Didier Pegues (batteria). La loro musica è un incrocio fra il Prog sinfonico, con la psichedelia legata ai Pink Floyd.
“Nowhere Highway” è il quinto album in studio, ne sono già passati di anni dal buon debutto del 2006 intitolato “One In Every Crowd”. Oggi l’album è un concept dove il titolo principale (che si tramanda di brano in brano suddiviso in più parti) è “Ghost”.
“Ghost pt.1”  però è contenuto nel precedente album “The Light Bearer” edito nel 2017, quindi in “Nowhere Highway” si comincia direttamente con “Behind The Vail (Ghosts Pt.2)”. Il concept narra la storia di un artista il quale per trovare la sua vena creativa la ricerca purtroppo nel Whisky, ma bicchiere dopo bicchiere entra in coma. Qui giunge nell’”Autostrada del nulla” (Nowhere Higway) dove appunto inizia la lotta con i propri fantasmi per cercare di uscirne fuori per ritrovare la vena artistica sopita.
Nel viaggio sonoro si coadiuvano special guest quali Michel Cerroni (voce narrante e cori), Claudine Istri (cori), Marie Pascale Vironneau (violino) e Terry Lalet (flauto).
L’inizio psichedelico fa intendere attraverso la rumoristica che l’artista apre bottiglie per poi perdersi nei fumi dell’alcool, “Behind The Veil (Ghosts Pt.2)” può far venire alla memoria l’inizio di “Metropolis pt.3: Scenes From A Memory” dei Dream Theater, per aprirsi susseguentemente ad una parte strumentale prettamente Neo Prog, mellotron annesso. La chitarra elettrica ricopre nella fase terminale il ruolo di protagonista.
“The Hidden Muse (Ghosts Pt.3)” mostra la duttilità della voce di Daly, capace di adattarsi a qualsiasi tipo di situazione. Peccato soltanto per la batteria elettronica che a mio gusto personale in certi contesti proprio non ci entra. La parte strumentale centrale si fa perdonare tutto. Con “The Choice (Ghosts Pt.4)” si passa alla prima suite suddivisa in sei capitoli. Molta enfasi iniziale con influenze Clive Nolan, sia per le tastiere che per certi episodi sonori che si possono riscontrare durante l’ascolto di band come Arena o Shadowland. Teatralità, musica cinematografica e in qualche momento anche “Marillioniana” periodo Fish. Il Neo Prog necessita di questo come il pane e lo sa alternare a frangenti pacati con chitarre alla Gilmour, in parole povere gli Eye 2 Eye hanno capito bene la storia del genere, lo amano e lo rappresentano più che degnamente. Della suite apprezzo anche il solo di violino che si alterna alla chitarra elettrica, reminiscenze High Tide che però non credo i nostri amici abbiano richiamato volutamente perché gli stili non combaciano.
In “Moons Ago (Ghosts Pt.5)” tornano certi arpeggi alla Marillion, canzone piacevole e bene eseguita, a dimostrazione della preparazione dei componenti. Una tiratina d’orecchi alla qualità sonora di tutto l’album che ha un suono non proprio nitido ma leggermente offuscato nell’insieme, se la cosa è voluta va anche bene, ma non riscontra il mio ideale di suono. Il classico “De Gustibus” ma per onore di cronaca devo dirlo. Chiude il concept la suite “Nowhere Highway (Ghosts Pt.6)” con venti minuti spaccati di ottima musica bene orchestrata e bilanciata nei crescendo e calando. In questo caso sono gli IQ ad essere chiamati in causa, qui palesati in maniera convinta. Tante le belle emozioni.
Gli Eye 2 Eye hanno realizzato un gran bel disco, Neo Prog con i fiocchi, esempio di professionalità e capacità, ma occhio a certe sfumature perchè spesso fanno la differenza. MS
 
 

Nessun commento:

Posta un commento