Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

mercoledì 3 aprile 2013

Echolyn

ECHOLYN - Mei
Velveteen Records
Genere: Progressive Rock
Supporto: cd - 2002



Ricordo ancora con immenso piacere l'emozione che ebbi quando ascoltai per la prima volta questo gruppo Americano e soprattutto quando fui deliziato da quel capolavoro datato 1995 dal titolo ' As The World '! Certamente il disco Progressive più bello di quell'anno musicale.
Ne è passata da allora d’acqua sotto i ponti , compreso lo split del combo. I componenti si sono impegnati in altri progetti separati negli anni successivi , ricordo i buoni Finneus gauge del tastierista Chris Buzby e gli assolutamente abominevoli sennonché simil-Grunge Still composti addirittura dai tre quarti degli Echolyn , Brett Kull ( chitarra e voce ), Ray Weston ( basso ) e Paul Ramsey ( batteria ). Uno schiaffo per le mie orecchie... Grazie a Dio i nostri si riuniscono e tornano più ispirati che mai a navigare quei mari a noi tanto cari.
Per chi non li avesse mai ascoltati posso dire che il loro sound è molto personale anche se si denotano influenze di Gentle Giant e Yes ma effettivamente nulla di marcato. Tecnica molto elevata e mai fine a se stessa, a tratti logorroica ma sempre supportata da un notevole songwriting che risulta essere la carta vincente di questi americani. 
Cosa dire di 'Mei '?  Concept che si articola in cinquanta minuti di un solo brano, sfida presuntuosa e certamente anticommerciale. Finalmente gli Echolyn tornano a suonare per se stessi e non per il Dio danaro. Apre il cd il fantastico refrain che fa da ossatura al lungo brano con piano e voce in una melodia molto ma molto bella. Questa sarà in qualche modo lo scheletro del lavoro che si impreziosisce strada facendo di flauti e violini in un mix di Rock, Jazz e Hard Rock. Logicamente si ascoltano numerosi cambi di tempo altrimenti il tutto sarebbe una mattonata! Ma è proprio qui il forte di questi ragazzi, non insistere troppo su certe soluzioni e cercare di rendere il discorso molto fluido. Il risultato è ottimo, passano questi cinquanta minuti e quasi non me ne accorgo, la mia attenzione viene rapita e non mi distraggo un attimo. 
Ad alcuni non basterà un ascolto per apprezzare questo disco, per altri invece potrà essere un colpo di fulmine nei confronti di un gruppo che come gli Spock's Beard e pochi altri hanno saputo stupire in quegli anni. Comunque sia, tutti d'accordo nel dire che gli Echolyn hanno segnato un percorso importante in questo genere. (MS)


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