Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

lunedì 26 settembre 2011

Brunetta contro Maroni

Stop certificati antimafia, scontro Brunetta-Maroni

Ministro PA: 'Semplificazione aiuta crescita' ma la proposta non piace al titolare degli Interni

26 settembre, 17:45 (Ansa.it)


'Una delle vitamine per la crescita e' la semplificazione. Perche' famiglie e imprese devono fornire certificati alla pubblica amministrazione che li ha gia' in casa? Basta certificato antimafia. Basta pacchi di certificati per partecipare ai concorsi. Ci sono tante riforme che non costa niente ma che producono crescita''. Lo ha detto il ministro della Pa, Renato Brunetta a margine della presentazione del nuovo logo della Pubblica Amministrazione (La lettera P e la A sovrapposte sul simbolo della chiocciola di internet, iscritte in un tasto di pc, ideato da Giancarlo Fanti di Bologna, cui e' andato un premio di 10 mila dollari)
''Vendere, vendere, vendere'' questa la risposta che il ministro della P.A., Renato Brunetta, ha dato ai giornalisti che gli chiedevano quali fossero le 'vitamine' per la crescita. ''E' necessario - ha spiegato Brunetta - vendere tutto quello che non serve e il capitale che non rende e gli asset pubblici non strategici. Si potrebbero dismettere le public utilities di gas, acqua e spazzatura. Serve inoltre semplificare e comunicare la semplificazione. Bisogna diminuire i certificati e gli adempimenti inutili per le famiglie e le imprese'.
MARONI: 'CERTIFICAZIONE ANTIMAFIA INDISPENSABILE' - "La certificazione antimafia non può essere modificata perché è uno strumento indispensabile per combattere la criminalità organizzata e, in particolare per contrastare le infiltrazioni malavitose negli appalti pubblici". Lo dichiara il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, commentando la proposta del ministro Brunetta. Il governo, del resto, ricorda Maroni, "ha appena approvato il Codice delle leggi antimafia che ha riscritto la normativa sulla certificazione antimafia per renderla più efficace e rapida, venendo incontro anche alle richieste del mondo delle imprese".
NO A DIMISSIONI TREMONTI, E' UN BUON MINISTRO - ''Tremonti non deve dimettersi perche' un buon ministro, ha risolto molti problemi in questi anni e tanti ne dovra' ancora risolvere. Le dimissioni di un ministro non servono, i mercati e la gente aspettano i fatti''. Lo ha dichiarato il ministro della P.A., Renato Brunetta. ''La cabina di regia sara' guidata dal presidente del Consiglio e i ministri che in maniera collegiale lo affiancheranno, a partire da Tremonti''. ''Le dimissioni del ministro Romano non sono all'ordine del giorno, e' solo l'opposizione che si diverte a impallinare ma le e' andata male e le andra' sempre male. La fiducia a Romano di mercoledi' sara' la risposta migliore'', ha proseguito Renato Brunetta. ''Quello dell'opposizione Brunetta - e' un gioco al massacro che non fa bene all'Italia ma anche masochismo, dovrebbero fare delle riflessioni perche' e' un atteggiamento che non rende nemmeno a livello elettorale''
 


PORTAVOCE BRUNETTA;ANTIMAFIA, ACQUISIZIONE UFFICIO  - ''Nei rapporti con la P.A., i certificati saranno completamente eliminati e sostituiti sempre dalle autocertificazioni, mentre le certificazioni rilasciate dalla P.A. resteranno valide solo nei rapporti tra privati''. Lo precisa in una nota Vittorio Pezzuto, portavoce del ministro Brunetta spiegando che non scompare la certificazione antimafia che potra' essere acquisita d'ufficio. Questa mattina il ministro Brunetta ha ricordato come presso il tavolo Semplificazione di Palazzo Vidoni, da lui istituito in vista delle prossime iniziative di governo a favore della crescita, ''sia in corso di avanzata elaborazione una proposta normativa che, attraverso una serie di modifiche 'chirurgiche' al Testo unico sulla documentazione amministrativa del 2000, fara' compiere un notevole salto di qualita' nella regolamentazione dei rapporti della Pubblica Amministrazione con cittadini e imprese''. Il ministero per la Pubblica amministrazione spiega che ''sui certificati da produrre ai soggetti privati sara' apposta, a pena di nullita', la dicitura: 'Il presente certificato non puo' essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi'. Alle amministrazioni e ai gestori di pubblici servizi verra' quindi lasciata solo la scelta fra acquisire d'ufficio le informazioni, i dati e documenti oppure accettare le autocertificazioni dei cittadini e delle imprese''. Il ministro Brunetta ha precisato che ''questo varra' innanzitutto per il Durc (Documento Unico di Regolarita' Contributiva) e per le certificazioni antimafia: nulla sara' piu' richiesto al cittadino e si dovra' procedere sempre all'acquisizione d'ufficio''. ''Preso dal sacro fuoco della banalita' politica, il Partito Democratico - commenta il portavoce di Brunetta - non ha invece perso un solo minuto a riflettere su questa importante proposta di semplificazione, preferendo chiosare il tutto con l'abusato slogan 'Meno legalita' per tutti'. La certezza dei dati non diminuira' ma verra' semmai rafforzata: invece di chiedere al singolo imprenditore di fare il fattorino tra le amministrazioni, saranno infatti quest'ultime a procurarsi direttamente presso gli uffici competenti la documentazione richiesta''

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