Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

giovedì 18 agosto 2011

Crollo titoli Fiat

Crollano le borse europee, Milano -6%; chiusura shock per Fiat: -12%

Bruciati 298 miliardi, oltre 20 a Piazza Affari. Parigi e Francoforte perdono il 5%

18 agosto, 18:23 (Ansa.it)

MILANO- Nuovo crollo per Piazza Affari che ha replicato oggi, assieme alle consorelle europee, la pessima prestazione di 8 giorni fa. Il Ftse Mib ha ceduto il 6,15% a 14,970 punti, tra scambi vivaci per il periodo, per 2,39 miliardi di euro di controvalore. Mercoledi' scorso, invece, l'indice delle blue chip aveva ceduto in chiusura il 6,6%, tra scambi eccezionali non solo per il mese di agosto, per 4,43 miliardi di euro di controvalore. Il listino di riferimento si e' colorato tutto di rosso, risparmiando solo Bulgari, che con un calo dello 0,16% e' stata la vera maglia rosa delle blue chip. Per il resto si sono evidenziate Fiat (-11,88%) tra scambi fiume per oltre 50 milioni di pezzi pari al 4,5% del capitale. Forte tensione anche su Fiat Industrial (-13,31%) ed Exor (-9,08%) a monte della catena di controllo. Per il Lingotto e' stata una giornata nera dopo i dati sulle vendite in Brasile, mercato in cui il gruppo gioca un ruolo di primo piano, mentre Goldman Sachs ha ribassato le stime sulle vendite di auto nel 2012 in Europa, che potrebbero scendere fino al 7%. Tempesta di vendite anche su Intesa Sanpaolo (-9,26%), insieme con Banco Popolare (-7,69%) e Unicredit (-7,41%), in una seduta difficile per tutte le banche in Europa, dopo la rivelazione del Wall Street Journal circa un'indagine della Fed sulle filiali Usa delle principali banche europee, legata ai timori sui debiti sovrani del Vecchio Continente. Ancora sotto scacco l'energia, che da due giorni sconta la tassa sulle societa' del settore prevista dalla manovra del Governo. Enel ha ceduto il 5,39% ed Eni il 4,83% e Snam Rete Gas il 3,52%. E' andata meglio invece a Terna (-1,86%) e A2a (-1,69%). In campo assicurativo tensione su Fonsai (-12,36%), mentre Generali se l'e' cavata con un -4,83%. Unipol ha ceduto il 6,97% e Milano Assicurazioni il 6,52%. Nel disastro di oggi non sono mancati i rialzi tra i titoli a minor capitalizzazione. E' salita infatti As Roma (+1,05%) nel giorno del perfezionamento della cessione della societa'. Bene Bialetti (+3,42%) e la Lazio (+5,39%), mentre Arkimedica e' salita addirittura del 13,27%.
La Borsa di Londra ha chiuso gli scambi con un crollo, cedendo il 4,49%. La Borsa di Francoforte ha chiuso in forte caduta, con l'indice Dax che cede il 5,82%, a 5.602,80 punti. La Borsa di Parigi ha chiuso in forte caduta, con l'indice Cac 40 che ha perso 5,48%, a 3.076,04 punti.
EUROPA BRUCIA 298 MILIARDI - Le principali borse europee hanno bruciato nella seduta di oggi 298,6 miliardi di euro di capitalizzazione. Il valore totale delle societa' del Vecchio Continente quotate in borsa scende cosi' da 6.260 a 5.961,4 miliardi di euro.
MALE WALL STREET - La Borsa di Wall Street estende le perdite dopo la serie di dati macroeconomici Usa. Il Dow Jones cede oltre 400 punti con un ribasso del 4,03% mentre il Nasdaq scivola del 4,85%.

UE; VAN ROMPUY, NON IN VISTA NUOVA RECESSIONE - "Non c'é una recessione in vista". E' quanto affermato il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy in visita a Oslo secondo cui comunque "ci vorrà del tempo per ristabilire la fiducia".

USA, RENDIMENTO TITOLI STATO PRIMA VOLTA SOTTO 2% - Il rendimento dei Treasury americani a 10 anni è sceso per la prima volta sotto il 2%.

USA, INFLAZIONE A LUGLIO +0,5%, SOPRA STIME
- Negli Stati Uniti l'inflazione ha segnato a luglio un rialzo mensile dello 0,5% dopo il -0,2% di giugno. Il dato è superiore alle attese degli economisti che avevano stimato un +0,2%. L'indice 'core' (al netto delle componenti alimentare ed energia) è salito dello 0,2%, in linea con le previsioni. Negli Stati Uniti le richieste di sussidio di disoccupazione la settimana scorsa sono aumentate di 9.000 unità a 408.000 unità. Gli economisti avevano stimato un incremento a 400.000 unità.

ORO: NUOVO RECORD A NEW YORK A 1.829,40 DOLLARI L'ONCIA - Ennesimo record storico dell'oro al mercato di New York. Il metallo prezioso con consegna a dicembre è volato a 1.829,40 dollari l'oncia.

CRISI: WSJ, FED METTE SOTTO OSSERVAZIONE BANCHE EUROPEE
- La Federal Reserve avrebbe messo sotto osservazione le filiali delle principali banche europee negli Usa. Lo rivela il Wall Street Journal, spiegando come la banca centrale statunitense guidata da Ben Bernanke sia preoccupata dal livello di finanziamento di tali istituti. Il prestigioso quotidiano di Wall Street afferma come nelle ultime settimane, con l'aggravarsi della crisi del debito in Europa, si siano susseguiti gli incontri tra i vertici della Fed e quelli delle filiali bancarie europee, nonché con i vertici delle autorità nazionali di vigilanza di molti Paesi del Vecchio Continente.

CRISI: FED CONFERMA, RIPRESA USA PIU' LENTA DEL PREVISTO - Il presidente della Fed di New York, William Dudley, ha ribadito come la ripresa dell'economia degli Stati Uniti nel 2011 sia più lenta del previsto, anche a causa delle condizioni dei mercati finanziari che restano molto instabili. Per questo le previsioni per i prossimi mesi sono state riviste al ribasso. "Nel corso del 2011 - afferma Dudley - la crescita è stata un po' più lenta delle attese. E se all'inizio dell'anno l'occupazione sembrava riprendersi, negli ultimi mesi le condizioni del mercato del lavoro si sono deteriorate nuovamente, con il tasso di disoccupazione che è a poco a poco aumentato. I consumi delle famiglie - sottolinea ancora Dudley - si sono poi ulteriormente appiattiti e il settore immobiliare appare ancora depresso". Dudely avverte quindi che senza il necessario impegno e la necessaria assunzione di responsabilità da parte di tutti, dal settore finanziario alla politica, il rischio è quello di raggiungere un punto di non ritorno alla situazione pre-crisi.

ASIA DEBOLE, STABILE FOSTER'S DOPO OFFERTA SABMILLER
- Borse asiatiche generalmente negative di oltre un punto percentuale: i mercati dell'area scontano la forza dello yen, che frena le esportazioni giapponesi, e i segnali di rallentamento della crescita cinese. Tokyo è così una delle piazze finanziarie più deboli della giornata, con un calo finale dell'1,25%. Sul listino nipponico, scendono in particolare titoli come l'automobilistico Mazda, che cede il 5,65%, Toshiba (-4,45%) e Nissan, in calo finale del 3,67%. Forte invece Pioneer, in rialzo del 4,18%. Male anche le Borse cinesi, che generalmente si muovono in controtendenza, così come Seul, in ribasso finale di quasi due punti percentuali. Tengono Singapore e Bangkok, mentre si muove chiaramente in positivo la sola Giakarta. Sulla Borsa australiana, dove sono quotati diversi titoli che possono anticipare l'avvio dei loro settori in Europa, molto male i gruppi dei media e si muovono quasi tutti in negativo quelli delle materie prime. Bene gli alimentari, anche se il marchio degli alcolici Foster's cresce solo dello 0,81% dopo l'Opa ostile del concorrente SabMiller. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse di Asia e Pacifico: - Tokyo -1,25% - Hong Kong -0,58% (seduta in corso) - Shanghai -1,37% (seduta in corso) - Taiwan -1,64% - Seul -1,70% - Sidney -1,22% - Singapore +0,35% (seduta in corso) - Mumbai -1,31% (seduta in corso) - Kuala Lumpur -0,19% - Bangkok +0,52% - Giakarta +1,19% (seduta in corso).

HONG KONG E SHANGHAI PERDONO IN CHIUSURA OLTRE 1% - Chiudono in calo le cinesi, con Hong Kong e Shanghai che superano l'1% di perdite. L'indice Hang Seng della borsa di Hong Kong ha terminato le contrattazioni bruciando 272,76 punti, pari a -1,34% rispetto alla chiusura precedente, finendo a 20.016,27 punti. La giornata, cominciata con l'indice a -0,14%, ha visto le contrattazioni arrivare anche in territorio positivo dopo poche ore, per poi cominciare a scendere fino al calo definitivo. Negativa anche Shanghai, che ha chiuso in flessione dell'1,61% a 2.559,47 punti.
OLANDA SI SCHIERA CONTRO PROPOSTA TOBIN TAX - Il governo olandese si schiera contro la proposta franco-tedesca e della Commissione Ue di una tassa sulle transazioni finanziarie (Tobin tax). In un discorso al Parlamento riportato dalla Bloomberg, il ministro delle finanze Jan Kees de Jager rileva di "essere contro le tasse europee in ogni caso" e che una tassa simile dovrebbe essere introdotta a livello globale. In caso contrario "la distorsione sarebbe grande perché tutti potrebbero facilmente dirottare le transazioni su di un'altra giurisdizione".

GB AVVERTE, DISCUTIAMO SU TOBIN TAX SOLO SE MONDIALE - Londra avverte che sarà pronta a confrontarsi sull'ipotesi di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie, cosiddetta Tobin Tax, lanciata ieri dal presidente francese Nicolas Sarkozy e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, solo se sarà un'imposizione valida per ogni Paese. "Il governo continuerà le discussioni con i partner internazionali sulla tassazione delle transazioni finanziarie", ha spiegato un portavoce del ministero britannico all'Afp. "Ma qualsiasi tassa - ha aggiunto - sulle transazioni finanziarie deve essere applicata a livello mondiale, altrimenti chi è interessato alle transazioni semplicemente si sposterà verso i Paesi che non l'applicano".

SARKOZY-MERKEL: STOP FONDI UE A CHI NON RIDUCE DEBITO - Francia e Germania propongono che ''in futuro, i pagamenti provenienti dai fondi strutturali e di coesione'' dell'Unione Europea siano ''sospesi nei Paesi della zona euro che non si conformeranno alle raccomandazioni sulle procedure di riduzione dei deficit eccessivi''. Lo scrivono il presidente Nicolas Sarkozy e la cancelliera Angela Merkel nella missiva indirizzata al presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy.

BRUXELLES: IPOTESI TASSA TRANSAZIONI PRIMA G20 NOVEMBRE - L'Unione europea mettera' a punto delle proposte su una tassa per le transazioni finanziarie a livello europeo prima del vertice del G20 di novembre. ''La Commissione andra' avanti con una proposta legislativa per la tassazione sulle transazioni finanziarie in autunno'', ha detto il portavoce della Commissione europea a Bruxelles, Cristina Arigho, secondo quando riporta l'agenzia Bloomberg.

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