Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

sabato 9 luglio 2022

Laura Catrani

LAURA CATRANI – Vox In Bestia
Stradivarius
Genere: lirico per sola voce
Supporto: cd – 2022




La natura ci ha dotato di uno strumento musicale che portiamo sempre con noi, molto spesso non lo adoperiamo bene e lo maltrattiamo, altre volte lo sfruttiamo davvero al meglio, esso si chiama voce. Chi ha saputo concentrarsi negli anni attraverso lo studio su di essa, la voce dona emozioni forti perché malleabile e adattabile a ogni tipologia d’interpretazione.
“Il Teatro Della Voce” è un workshop annuale presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dove Laura Catrani ne è la titolare.
Diplomata a pieni voti in Canto e in Musica Vocale da Camera presso il conservatorio Giuseppe Verdi, lo studio della voce porta la Catrani a esibirsi in location importanti quali La Scala o il Teatro Regio di Torino solo per fare due nomi. Nel 2010 il primo concerto per sola voce si chiama “Vox In Femmina” mentre con “Vox In Bestia” la cantante debutta su Radio 3 diventando finalista al Prix Europa come migliore programma musicale radiofonico europeo. L’artista si adopera in una multipla esibizione durante le performance, alternando vocalità d’effetto a mimica da attrice.
Quest’opera musicale del 2021 propone come tema centrale “Gli Animali Della Divina Commedia” su musica di Fabrizio De Rossi Re, Matteo Franceschini e Alessandro Solbiati. De Rossi scrive l’Inferno, Franceschini il Purgatorio e Solbiati il Paradiso. Per ogni canto una fiera. Molto ricca l’edizione cartonata del disco con un libretto davvero colmo di spiegazioni, dettagli, foto, dipinti, un vero e proprio compagno di viaggio durante l’ascolto. Tutto questo sia scritto in italiano che in lingua inglese.
Inferno, Purgatorio e Paradiso, questo è l’ordine degli ascolti. “Vox In Bestia – Inferno” è suddivisa in cinque canti, “Tre Fiere”, “Vermi Vespe, Mosche”, “Storni, Gru E Colombe”, “Cerbero” e “Cagne Nere”.
Ed è il soprano a essere dunque protagonista, ma anche la libera interpretazione che accomuna la bellezza dell’innesto musica/poesia. Le attitudini teatrali di Laura sono evidenti sin dall’iniziale “Tre Fiere”, nulla è al caso, si evince all’ascolto il vero e proprio studio alle spalle. L’Inferno è un viaggio grottesco fra le figure animali in cui si ha la sensazione di vederli muoversi, vivere e agire. Grida, sussurri, vocalizzi, tutto risulta operare in un veloce spostamento. Alcuni animali non sono neppure degni dell’inferno, piccole metafore di vita che fanno pensare. Uccelli palesano la propria lussuriosa attrazione fisica e il piacersi, qui il sommo poeta dispensa parole graffianti mentre la voce dell’artista trova terreno fertile per sfoderare le proprie potenzialità.
Il Purgatorio inizia con una scena di guerriglia, la classica fra il bene e il male, dove angeli combattono contro serpenti, “Astor Celestiali”, cioè falchi del paradiso. Lo scendere in campo contro animali porta gli angeli a scendere allo stesso livello delle bestie. Qui “Canto Ottavo – Astor” introduce al viaggio nella terra di mezzo. Letture e acuti si alternano alla ricerca fonetica che lascia l’ascoltatore sempre con l’attenzione alta.
Il Paradiso invece inizia con “L’Aquila”, animale dalle magiche capacità di guardare il sole e di volare in alto. Il sole è preso come fonte di vita e l’aquila non si brucia gli occhi.  La voce in questo caso è idilliaca, perfetta narratrice degli eventi.
Fare un disco esclusivamente canoro non è da tutti, sfruttare al massimo le potenzialità del nostro naturale strumento non è decisamente consuetudine. Serve impegno, ricerca e studio, quelli che a Laura Catrani non mancano. Personalmente ho provato molto spesso la sensazione di stupore ed è lei che fa girare il mondo dell’arte, quando questa fiaccola si spegnerà, sarà la fine della mente e del genere umano che la ospita, Laura fortunatamente è un’artista che soffia sulla brace per non fare spegnere questo fuoco e ci dona  speranza. MS






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