Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

domenica 3 aprile 2022

Sintesi Del Viaggio Di Es

SINTESI DEL VIAGGIO DI ES - Gli Alberi Di Stavropol
I Dischi Della Locanda Del Vento – Lizard Records
Distribuzione: BTF, GT Music, Pick Up, MaRaCash, Syn-Phonic
Genere: Progressive Rock
Supporto: cd – 2022




Se ancora oggi ascoltiamo Progressive Rock Italiano, questo lo dobbiamo anche a tutte le band che si sono prodigate dagli anni ’80 in poi, ossia quando il genere non è andato più di moda. Facile fare musica quando si segue una tendenza di successo, provate a farlo quando questa tendenza non è più in auge. Si è come dei salmoni controcorrente. Si sa che alla fine se una cosa è veramente valida, emerge, magari a fatica e nel tempo, ma emerge. Questo è quello che è accaduto negli anni ’90 al Progressive Rock Italiano, è ritornato grazie a gruppi che hanno insistito negli anni ’80 come i Nuova Era, Mo.Do, Aurora Lunare, Arcansiel, Goad, Ezra Winston, Edith, Sithonia e moltissime altre ancora. Ed è proprio sui Sithonia che mi soffermo, Valerio Roda (basso e autore di testi e musica) e Marco Giovannini (voce) sono i componenti storici che danno vita a Bologna nel 2014 al progetto Sintesi Del Viaggio Di Es. Nel 2017 debuttano con “Il Sole Alle Spalle”, album acustico e Folk in perfetto equilibrio con il Rock, grazie ad esso si fanno conoscere in tutto l’ambiente lasciando da subito una buonissima impressione che è confermata (e questo già lo anticipo) da questo nuovo lavoro intitolato “Gli Alberi Di Stavropol”. Il gruppo è completato da Sauro Musi (chitarra), Maurizio Pezzoli (tastiere), Eleonora Montenegro (flauto traverso) e Nicola Alberghini (batteria). Durante il percorso sonoro si avvalgono della partecipazione di alcuni special guest fra i quali incontriamo con piacere Barbara Rubin al violino nel brano “Andria” e Maria Grazia Ponziani con l’organetto diatonico in “Grazie Per Gli Anni E Per I Giorni”.
La fotografia della copertina è per opera di Andrej Loginov mente le fotografie della band contenute nel bell’artwork, sono di Marco Capozzi.
Il flauto dona alla musica Rock un fascino del tutto particolare, personalmente mi colpisce molto, ritengo sia un evidenziatore di passaggi gentili per l’anima, questo lo riscontro per l’ennesima volta nell’iniziale “Come Le Foglie (Parte 1). Il cantautorato si sposa con la musica Prog in maniera elegante, un poco come hanno saputo fare certe Orme solo per citare un nome popolare. Ed è il caso di “Gli Alberi Di Stavropol”.
“Regina In Lacrime” racconta la storia di una regina che descrive un mondo che non esiste più, la musica bene accompagna la narrazione, sono immagini per la mente. Il tono sale con “L’Età Dell’Oro” dove anche la chitarra elettrica fa la voce grande. La band qui mostra le proprie capacità balistiche. Ma è in “Adria” che l’enfasi sale, il violino di Barbara (già nota al mondo Prog per le sue piacevoli realizzazioni) coccola l’ascoltatore facendogli ascoltare spontaneamente a occhi chiusi l’evolversi delle melodie. Ritornano gli alberi di Stavropol in “Una Nuova Passeggiata”, bel connubio fra chitarra elettrica e mellotron e quando entra il flauto non posso fare a meno di ricordare altri passaggi Prog di band svedesi, probabilmente anche per un certo velo di malinconia che avvolge il tutto. Un'altra coccola giunge da “Come Le Foglie (Parte 2)”, più precisamente dalla chitarra di Sauro Musi. Con un ritmo cadenzato inizia “Strade Di Fango”, la musica sottolinea con energia il narrato degli eventi a Stavropol, città della Russia sud-occidentale occupata dall'Armata Rossa il 29 gennaio 1920 e occupata dall'esercito della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale. Ma il brano che ho maggiormente apprezzato di più in senso generale è “Grazie Per Gli Anni E Per I Giorni” e non perché sia uno strumentale, ma proprio per la scelta delle melodie e delle soluzioni adoperate nella composizione che si avvicina di più al mondo puro del Progressive Rock, quello storico. A finire c’è la suite “Il Viaggio Di Es”, altra cattedra per le capacità dei Sintesi Del Viaggio Di Es.
In conclusione si può dire che il Progressive Rock Italiano nel 2022 può dormire ancora sonni tranquilli, esso è supportato ancora sia da band storiche che da nuove leve, in questo caso abbiamo i piedi in due staffe il che raddoppia la sicurezza… E il piacere. MS






Nessun commento:

Posta un commento