Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

sabato 23 ottobre 2021

Collettivo Casuale

COLLETTIVO CASUALE – Aria
Music Force  - Egea Music
Genere: Rock – Cantautore
Supporto: cd – 2021
 


Musica è innanzi tutto condivisione, le emozioni che un artista vuole trasmettere passano attraverso di essa. Non è raro che alcuni musicisti si incontrano per caso e poi trovare un buon feeling. Questo è ciò che è accaduto anche a Konrad, Diana Rossi e Piero Filoni. Durante il tour estivo di Konrad per la presentazione dell’ultimo album “Luce” (Music Force – 2019) avviene l’incontro e l’intesa da cui nasce questo progetto nominato Collettivo Casuale.
Konrad ho già avuto modo di presentarlo in una mia recensione (https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2019/06/konrad.html)
ed è un cantautore poliedrico con alle spalle collaborazioni importanti come quella realizzata con Mauro Pagani, quando il chitarrista faceva ancora parte della band Radiolondra.
Piero Filoni studia violino al conservatorio di Milano sin dalla tenera età di sei anni! A dodici si trasferisce a Kuwait City dove si approccia alla chitarra e alla tromba. Il suo girovagare nel suonare per strada lo riporta in Europa e l’amore per il cantautorato è totale. Incide tre album, “Via”, “Il Film” e “Antozoologia”. Forse qualcuno di voi lo ricorderà nel reality game “Pekino Express” dove ha gareggiato assieme a Paola Barale.
Diana Rossi vive di energia pura suggeritagli dall’arte, fra colori, sperimentazione e canto. Organizza diversi laboratori ed eventi artistici, coinvolgendo il pubblico per risvegliare in loro capacità creative e percettive. Studia la voce ed è al momento coinvolta in spettacoli musico culturali.
L’incontro fra questi tre artisti porta alla realizzazione di “Aria”, album cantato sia in lingua italiana che in inglese e composto da dieci tracce. Tre caratteri differenti innestati fra di loro portano ad un percorso sonoro davvero policromo. E allora iniziamo proprio dalla canzone “Aria” e dagli  arpeggi di chitarre, questi ci introducono in un mondo sonoro che ha radici profonde e lontane, infilzate negli anni ’70. Bello il gioco di voce e contro voce fra Konrad e Rossi, così l’assolo di chitarra elettrica che fa del titolo della canzone un  nomen omen. Più allegra “Nessun Reso Previsto”, orecchiabile nell’incedere e nel ritornello, tanta storia italiana fra le note.
Una capatina nel Rock in stile Matia Bazar in “L’Io Egemone”, bene arrangiata con gli effetti vocal phone, e sottolineo anche il bel ritornello cantato da Rossi. Americana “My Little Thing”, altro bagno negli anni ’70 tra il Folk ed il Rock. Poteva mancare il Country? Direi proprio di no, cade a fagiolo “Giuly”. Toccante la ballata “Going Away” che per molti tratti mi ricorda il migliore James Blunt.
“Fabrizio” dal quale brano è tratto anche il video, è vicino al mondo di Fiorella Mannoia, tanto per fare intendere il contesto sonoro. Confesso che all’ascolto ti fa stare bene. Segue “Trema La Pioggia”, altro lento adatto alle caratteristiche vocali di Diana Rossi. Si respira aria di West America in “Strada Di Luce”, canzone da cantare tutti assieme la sera accovacciati avanti ad un bel falò. Il disco si conclude in maniera eterea con “Un po’ Di Sole Ancora”.
Collettivo Casuale, divertente alchimia artistica da ascoltare. Pochi aggettivi da aggiungere, è semplicemente un disco bello. MS




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