Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

martedì 23 ottobre 2012

Willow

WILLOW - Perdita del Tempo
Progetto Sottosuono

Genere: Hard Rock Fiabesco
Support: CD - 2007




Da lecco un debutto discografico, un quartetto dal nome Willow. La prima cosa che balza all’orecchio è la buona preparazione tecnica dei componenti e l’inevitabile accostamento stilistico con i Fiaba, la mitica band nostrana dedita ad un Metal fiabesco con un cantato impostato, quello che non emulano i leccesi. La voce di Massimiliano Anfuso è bella, ma non operistica. Comunque il paragone non rende giustizia ai Willow, perché in realtà le influenze sono tante e soprattutto vanno a pescare nel nostrano calderone Rock, a partire dai Litfiba per passare a tanti altri complessi che andrò in seguito a nominare, ma c’è anche una sufficiente dose di personalità.
Le tastiere di Fabrizio Minichini sono un buon tappeto per tutte le canzoni, sorrette dalla buona ritmica di Giovanni Galimberti al basso e da Filippo Vainegri alla batteria. Sorprende il fatto che questo sia un debutto, il gruppo è affiatato e ha un buon senso per la melodia che molto spesso sfiora il cantautoriale. Certamente non mancano le pecche, si ripercorrono a volte suoni troppo stereotipati oppure che si lasciano trasportare dall’onda del momento, come ad esempio in “La Fata Della Forza”, dove inevitabilmente scorgiamo i Negramaro. Davvero bella “Resistente”, variegata ed intelligentemente dosata di gustosa armonia. “Brutti sogni” ha un buon solo di chitarra, si presta molto alle sonorità dei connazionali Le Vibrazioni, un ibrido davvero curioso fra Hard Rock, Prog e Pop. Più ricercata “Brucia La Strega” nella stesura del refrain, mentre il ritornello è di matrice Fiaba. “Senza Me” mi colpisce per il chitarrismo delicato, mentre “Incompleto” chiude in bellezza un disco che naviga a metà fra ricerca e scontatezza.
I Willow si presentano a noi con i piedi su due staffe, il che ci può anche stare, ma per esperienza so che può essere anche molto pericoloso. Ostico per chi ama il pop ed altrettanto dicasi per chiama l’Hard Rock. Ricordiamo comunque che questo è un esordio, per cui la sufficienza è più che meritata e poi diamo tempo al tempo. Ora non ci resta che attendere i futuri passi. Cosa decideranno di fare i bravi Willow? Noi siamo qui. MS

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