Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

domenica 15 settembre 2019

Vaniggio


VANIGGIO  - Solo Un Sogno
Music Force / Egea Music
Genere: Rock
Supporto: cd – 2019


Ivan Griggio è il nome che si cela dietro al moniker Vaniggio, bassista e cantante che nasce e vive in Svizzera dal 1972.
Studia il basso assieme al maestro Massimo Scoca e già nella metà degli anni ’90 rientra a far parte di diversi gruppi musicali del ticinese. La storia di Vaniggio è già importante in ambito Rock, si toglie anche ottime soddisfazioni aprendo concerti a gruppi come Marillion, Ligabue, Elio E Le Storie Tese, solo per fare dei nomi. La sua vita artistica è colma di collaborazioni come con il cantautore Gionata, o l’industrial Metal band Matamachete o con il bassista George Merk (figlio di Rita Pavone e Teddy Reno) nel 2013. Si dedica anche allo studio della batteria, mentre più recentemente pubblica il singolo “Nuova Luce” (feat. DJ Costa) che gli frutta una rotazione in Svizzera su Rete 3 RSI e Radio 3i.
Oggi lo troviamo a collaborare con il produttore Cristiano Arcioni, e già nel 2018 esce il singolo “ A Volte Basta”, che apre anche l’album di debutto in analisi “Solo Un Sogno”.
Il disco è suddiviso in nove tracce e l’incisione risulta pulita, dove ogni singolo strumento è ben rintracciabile e netto.
La voce Rock di Vaniggio bene si incastona nel contesto dei brani, dove la musica è un viatico di sensazioni e percezioni. Storie private, di amori più o meno andati o in divenire, constatazioni e riflessioni, favole e conclusioni, tutto questo in testi interessanti che ben si sposano con la causa Rock.
Il singolo “A Volte Basta” è cadenzato, il suono del basso è importante, ottimo propellente per una base ritmica funzionale sotto diversi aspetti. Qualche punto di unione con certi primi Litfiba e Vasco Rossi sono tangibili. L’artista si circonda di musicisti del calibro di Roberto Panzeri (batteria), Cristiano Arcioni (hammond e piano), Diego Belluschi (chitarra elettrica) e Roberto Invernizzi (chitarra acustica).
“Amoreuncazzo” ha un andamento più blando ma pur sempre ruvido, e realizza certe realtà di cuore. La facilità con cui Vaniggio rende tutto molto orecchiabile è tangibile. L’Hammond per chi vi scrive è uno strumento importante e quantomeno artiglio di un genere che mai scende a compromessi come il Rock.
Un arpeggio apre “Ogni Vestito”, ed è un altro tassello che ben si incastona nel puzzle “Solo Un Sogno”. Ritornelli semplici di auspicio per una buona riuscita live. Ancora più incisiva “Dai Un Nome Alle Cose” dove fa capolino il Rock degli anni ’70.
Non manca la semi-ballata dal sapore intenso, dove le emozioni trapelano nude e il maestro Vasco Rossi sopra a ciò spesso ci ha costruito una carriera, sto parlando della title track “Solo Un Sogno”.
Come struttura ed esecuzione molto mi è piaciuta “Mai Come Sembra”, anima Rock rozza e gentile allo stesso tempo. Un inedito Vaniggio in un Rock’n Blues acustico con “Una Carezza Non Vuol Dire Amore”, altro pezzo molto importante per la riuscita totale dell’album per poi passare a “Favola”, cadenzata ed intelligente. L’ascolto si conclude con “Stessi Sbagli”, dove si conferma tutto l’essere dell’artista.
Un debutto importante, da ascoltare in ogni occasione, in macchina, in casa, mentre si fa jogging, un disco per tutte le occasioni, da cantare e vivere, come lo è il Rock. MS

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