Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

giovedì 10 maggio 2012

Van Maanen

VAN MAANEN - Shine Demo 08
Selfproduced

Distribuzione italiana: no
Genere: Prog
Support: mCD - 2008



Ecco qua un demo di elevata fattura, altamente professionale. Ancora una volta, è la fredda terra della Norvegia a regalarci l’ennesima perla di Prog Rock. I Van Maanen si formano nel 2005 in quel di Bergen, grazie all’incontro di Isak Hole, leader della band, con il batterista Jarle Pettersen. L’occasione è data da una rappresentazione (una delle tante) dell’opera Jesus Christ Superstar, i due strumentisti si incontrano e condividono la passione per il Prog Rock. Asmund Nesse al basso, Daniel Ovrebo al flauto e David Edvardens alle tastiere completano la band.
“Shine” è composto da tre brani, tutti abbastanza lunghi, circa nove minuti la media e la musica che ne scaturisce è nostalgica, ma nel senso più positivo del termine. Si riscontrano influenze Echolyn e The Flower Kings sin dall’iniziale “Hit Of The Year”, con un riff di pianoforte eccezionale, leggero e toccante. La voce di Pettersen è bellissima, potente quando serve e melodica al punto giusto, ossia nei passaggi più intimisti. I quasi undici minuti di “Let Me In” risaltano le qualità della band, ci presentano i Van Maanen in grande spolvero, una formazione gia coesa e che si ritrova alla perfezione, tanto da farmi pensare che il futuro è gia segnato, sicuramente gli addetti ai lavori li noteranno presto. Importante il lavoro del pianoforte di Edvardsen, specie nel frangente centrale del brano, dove duetta con il flauto. Emozioni da pelle d’oca consigliate vivamente a tutti coloro che amano il Prog più delicato e rilassante, un incrocio fra Van Der Graaf Generator e Genesis. La conclusiva title track “Shine” è un quadro a tinte pastello che riesce a catturare l’anima, malgrado sia formata da un semplice giro di note. Martellante nella sua delicatezza, non smette neppure un istante di accarezzare il nostro udito. In questo caso li sento molto vicini ai Landberk più enfatici, ma con un cantato decisamente più impegnato.
Chi ancora oggi vive di Progressive Rock, verrà colpito come me dall’inesauribile vena creativa di queste lande nordiche, musica che scalda il cuore, fatta da voce, piano e poco di più, quasi sottovoce per paura di disturbare. Sono dunque certo che sentiremo parlare molto presto di questi bravi Van Maanen, intanto se siete curiosi di ascoltarli, contattateli al loro sito.
   http:// www.myspace.com/vanmaanenworld

 MS

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