ENRICO
BEVILACQUA – Brooklyn
Music
Force
Genere:
Jazz
Supporto: cd – 2016
Il
bassista di Atessa (Chieti) Enrico Bevilacqua, è considerato da molti uno dei
migliori groover italiani. Anche lui come capita a molti artisti, sin dalla
giovane età si appassiona allo strumento, fino giungere a diciannove anni
all’esordio con il chitarrista calabrese Franco Vinci. A ventidue anni
collabora con il cantante Giò Di Tonno, girando teatri e piazze d’Italia.
Negli
anni la lista delle sue collaborazioni è davvero sterminata e il tutto trova
frutto nel 2017 grazie all’incontro con la Music Force, la quale da voce al suo
primo album Jazz/Funk solista dal titolo “Brooklyn”.
Nel
disco si avvale della collaborazione di grandi musicisti, a partire da Patches
Stewart alla tromba, Keith Anderson al sax, Poogie Bell alla batteria, Stefano
Sastro alle tastiere, Roberto Di Virgilio alla chitarra, Rosario Jermano alle
percussioni, Natascia Bonacci alla voce, MS AJ alla voce, Omar Hakim ed Eric
Harland ai loop.
Groove
ce n’è sin dall’iniziale title track “Brooklyn”, carta d’identità per il basso
di Bevilacqua, caldo e non “saccente”, garbato e preciso in tecnica e
corposità. La musica è la protagonista, il tiro c’è, il Jazz è fra lo standard
e la Fusion. Sax e tromba dialogano fra di loro in un confronto di pentagramma
free mentre il basso sembra godere di questa situazione ed essere giudice di
questo fantastico dialogo. Coralità aprono “Summer Sunrise” ed il sole entra
nella nostra testa. Il ritmo coccola e fa ciondolare all’ascolto in maniera
incontrollata. Tanta classe e delicatezza in questa musica.
Sale
il ritmo in “Can’t Hide Love”, la voce maschile è supportata dalle coralità
femminili in questo brano dove ancora una volta la tromba detta il sentiero,
così il basso. Orecchiabile e intensa.
Segue
“Caravan”, una cover importante di un classico dove il suono del basso si fa più protagonista.
Qui Natascia Bonacci mette a nudo il suo essere di vocalist Jazz, interpretando
il brano in maniera matura e non invasiva. Tutta la musica di “Brooklyn” è
comunque gentile e generosa nelle
melodie. “Beauty And The Beast” si lancia nella chitarra elettrica in stile
Santana, fra piano e basso, per chi vi scrive uno dei momenti più belli
dell’intero disco che si chiude con “Bad News”, altro esempio di Groove
profondo ed autentico.
Serve
molto poco per andare dritto all’obbiettivo, solo un artista intelligente sa
come muoversi, la sostanza e l’esperienza contano e Enrico Bevilacqua
indubbiamente lo sa. MS
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