NIGHT
PLEASURE HOTEL – Portraits
Art
Of Melody Music & Burning Minds Music Group
Genere: AOR
Supporto: cd – 2024
Se
si vuole essere pignoli, il cosiddetto AOR (Album Oriented Radio altresì Album
Oriented Rock oppure Adult Oriented Rock) non è un vero e proprio genere, bensì
un format in cui i brani passati nelle stazioni radio, superano la norma di
quelli comunemente emessi per minutaggio. In realtà l’AOR si è saputo
ritagliare un posto di nicchia fra gli estimatori di un certo tipo di Hard Rock
melodico, quello più orecchiabile e volendo anche pomposo. Alcuni esempi di
band del genere possono essere i Toto, i Survivor, i Boston, Journey,
Whitesnake, Europe, ma la lista lo avrete intuito dopo questi nomi, è davvero
lunga. Anche in Italia sappiamo onorare questo stile per citare due artisti
nomino i Firehouse e il chitarrista Alex Masi, ma di tanto in tanto fuoriescono
anche gradevoli sorprese, come nel caso del debutto della band ferrarese Night
Pleasure Hotel.
Si
formano dieci anni fa con il nome Alex Mari & The Lovers, fra cover di
gruppi come Queen, Toto, Police, AC/DC, e la volontà di scrivere presto
materiale proprio. Come in tante storie musicali analoghe, agli inizi c’è discontinuità
nella line up, e i Night Pleasure Hotel trovano stabilità ben presto in
formazione trio, Alex Mari (Michele Luppi Band, Barock Project, Ophiura, più
apparizioni come corista in studio con i Rhapsody Of Fire) alla voce, Gianluca
Pisana alla batteria e cori, e Sebastiano Barbirato alla chitarra e cori. Una
volta cambiato il nome, il trio si mette all’opera per realizzare questo
debutto intitolato “Portraits”, scrivendo dodici nuovi brani di proprio pugno.
Le intenzioni sono davvero serie, e ne esce un prodotto altamente
professionale, sia per qualità compositiva, sia esecutiva, sia grafica, in
quanto il libretto che accompagna il cd è particolarmente curato per mano di
Antonella Aeglos Art Astori, mentre le note introduttive sono scritte da
Samuele Mannini (Melodicrock.it). Lunga persino la lista degli special guest: Michele
Luppi (Whitesnake), Luca Zabbini (Barock Project, PFM), Paolo Caridi
(Ellefson-Soto, Reb Beach, Geoff Tate, Krell), Gianluca Tagliavini (PFM),
Roberto Galli (Michele Luppi's Heaven, Danger Zone, Wheels Of Fire) e Iarin Munari
(Red Canzian, Roberto Vecchioni, Paolo Vallesi). Da sottolineare anche il buon
lavoro del mix e mastering da parte di Roberto Priori (Danger Zone, Wheels Of
Fire, Raintimes, StreetLore).
Colpisce
immediatamente la freschezza del sound con “Niko”, Fra le note s’intuisce
immediatamente la cultura degli strumentisti riguardo questo stile, derivativo
in questo caso dalle band Survivor (Bickler era), Foreigner, Prism e Toto su
tutte. L’utilizzo delle coralità donano all’insieme ampiezza ed enfasi. I
cinque minuti di “Just This Once” sono adoperati anche come singolo apripista
dell’album, un pezzo gradevole che dispensa adrenalina oltre che felicità,
questo è l’AOR. Il pianoforte apre la ballata “We Say Goodbye” formata da note
probabilmente già assimilate in molte altre occasioni, ma pur sempre toccanti.
La prova vocale di Alex Mari in generale è di alta qualità. Ricercata nei particolari,
è “Walking Through The Horizon”, altra ballata in crescendo sonoro con tanto di
assolo di chitarra. “You And I” ritorna con il riff tagliente, così sale il
ritmo e la storia anni ’80 che l’ha preceduto negli intenti. Una piccola gemma
s’intitola “Sweet Melodies Of Rain” mentre “Shivers” è una vetrina per le
capacità balistiche dei componenti, precisi esecutori senza minime sbavature.
Emozionante l’intro pianistico di “What I Feel”, a seguire il fuoco di “Julia”
pezzo tipicamente in stile Toto, e più di un brivido scorre sulla pelle. Con “Suddenly”
non cala minimamente la qualità compositiva, anzi, in certi momenti si vola in
alto e con classe. Gradevoli coralità gospel sopraggiungono grazie a “For You”
e qui personalmente penso ai Queen. La canzone più lunga con i sei minuti e
mezzo è la conclusiva “Quella Sera”, una bonus track cantata in italiano che stende
al suolo.
L’AOR
italiano ha un nome da sottolineare con il pennarello rosso, quello dei Night
Pleasure Hotel, perché qui non si scherza per nulla, “Portraits” elargisce a
piene mani emozioni forti, da ascoltare a volume alto per goderne a pieno
l’enfasi precedentemente decantata. MS
Versione Inglese: